La Pitbull che sta per essere soppressa ripensa alla famiglia che l’ha abbandonata attraverso il suo unico ricordo

La sua famiglia la abbandona come una vecchia scarpa ma lei non si dimentica di loro

Amici miei e cari lettori, oggi sono qui per raccontarvi una storia che mi ha letteralmente spezzato il cuore e per ragionare insieme su cosa significhi adottare un cane. I piccoli pelosetti, una volta entrati nelle nostre vite, ci fanno sentire meglio, non è forse così? Eppure, molto spesso, questi stessi amici a quattro zampe finiscono in strada per i motivi più assurdi. Per loro noi siamo tutto il loro mondo e non facciamo altro che deluderli. O, almeno, molte persone lo fanno. Adottare un cane significa dargli una famiglia, una casa, cibo, acqua ma anche tantissimo affetto, gioia, serenità e tranquillità. Sì, è una responsabilità non da poco. Andiamo a vedere cosa è successo a questa dolcissima cagnolina di razza Pitbull.

Un cane di razza Pitbull con il suo peluche

Questa dolcissima Pitbull si chiama Layla e viveva a New York insieme alla sua famiglia adottiva quando, di punto in bianco i suoi genitori decisero di lasciarla di fronte al rifugio Rescue Dogs Rock NYC. Jackie O’Sullivan, la co-fondatrice di questo rifugio vide per prima il biglietto incastrato nel collare della piccola Layla.

APPROFONDIMENTO: Tutto quello che sappiamo sulla razza Pitbull

Le parole recitavano: “Abbiamo cinque figli e altri due cani, e non possiamo prenderci cura di tutti loro perché abbiamo troppi animali.” Di certo questa ragione non è chiara a Layla, che dal giorno alla notte si è vista sbattuta fuori casa a suo avviso ingiustamente.

Una cagnolina di nome Layla

Lei non capisce cose come i soldi, come l’abbandono, sa solo che la sua familgia non è più lì per lei. E non ne vede il motivo, ora è con persone che non conosce e che deve imparare a vedere come nuovi componenti della sua vita. A Layla manca la sua famiglia e non fa altro che ricordarla anche nelle piccole cose.

Un cane di razza Pitbull di nome Layla

“Portava il suo peluche per strada o in giardino, senza mai lasciarlo indietro”, ha raccontato su Facebook una delle soccorritrici, Julie Carner. “Oggi, quel peluche è tutto ciò che ha”. E, soprattutto, è tutto ciò che le ricorda la sua famiglia e i suoi dolcissimi fratellini umani, con i quali giocava tutto il giorno.

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