Le guardie venatorie avvertono: «Non toccate i piccoli Bambi, neanche se sembrano abbandonati»

Anche quest'anno, torna l'avvertimento delle guardie venatorie: ecco perché non bisogna toccare i piccoli Bambi

Anche quest’anno le guardie venatorie hanno lanciato l’allarme per i piccoli Bambi, che troppo spesso non ritrovano le loro mamme per colpa dell’intervento umano.

Per una volta si tratta di un atteggiamento dell’uomo volto alla salvaguardia degli animali che, in modo del tutto inconsapevole, prova a salvare i cuccioli di cervo, provocando però l’effetto contrario.

Quasi nessuno lo sa, ma toccare un cerbiatto che sembra indifeso, significa segnare il suo destino. Se la mamma si è allontanata, al suo ritorno non riconoscerà più il piccoletto come suo figlio per colpa proprio dell’odore dell’uomo.

Primo piano di Bambi

Proprio per questo, le guardie venatorie anche quest’anno hanno diffuso il loro appello, avvisando tutti i cittadini che non bisogna mai toccare i piccoli bambi. Neanche se sembrano abbandonati e soli.

In natura infatti è del tutto normale per una mamma lasciare solo il cucciolo in modo temporaneo. Molto spesso ci imbattiamo in cuccioli che sembrano abbandonati perché non reagiscono alla presenza dell’uomo. Niente di più sbagliato: si tratta infatti di un comportamento istintivo che mette i piccoli al sicuro dai predatori.

Piccolo cerbiatto che osserva

Insomma, non scambiamo un cucciolo da solo per un cucciolo abbandonato; non bisogna toccare i piccoletto o il rischio è che poi vengano davvero abbandonati dalla loro mamma che, di fronte al nostro odore, non riconosce più il figlio. Queste le parole di Salvatore Salerno, coordinatore regionale delle guardie di Federcaccia:

In caso di contato, la madre che si è allontanata solo temporaneamente sente l’odore dell’uomo, non riconosce più il piccolo e lo abbandona. Un comportamento che ci può sembrare incomprensibile, ma che è in realtà un adattamento, premiato dalla natura, alla presenza di predatori.

La regola è quindi di non toccarli mai e di contattare il Corpo Forestale Regionale.

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