Pescara: cane veglia il corpo della proprietaria senza vita per molte ore

Una brutta notizia arriva dalla cronaca della città di Pescara, con un cane che ha vegliato per molte ore il corpo della sua proprietaria senza vita.

C’è un motivo se i cani sono considerati i migliori amici dell’uomo. C’è un motivo se molto spesso vi raccontiamo vicende come questa.

Una ragazza che bacia il proprio cane

Vicende che, nonostante il tragico finale, nascondono un messaggio particolare. Il messaggio che i nostri amici a quattro zampe ci mostreranno fedeltà per sempre, in vita e, purtroppo, anche dopo la morte.

Perché come detto, molte altre volte vi abbiamo raccontato storie come questa. Come la storia di Charlie, il cane ridotto in fin di vita dopo aver vegliato il proprietario defunto.

Questa volta siamo a Pescara e la vittima è una donna di 35 anni, proprietaria del cane. Era la notte del 2 Settembre quando gli inquirenti hanno trovato il corpo senza vita della ragazza.

Cane baciato da una ragazza

Era in un parcheggio sotterraneo ormai in disuso vicino al centro commerciale Il Molino nella zona di Porta Nuova.

La vittima come detto è una ragazza di 35 anni che non aveva una fissa dimora. Viveva in quel parcheggio, faceva l’artista di strada e probabilmente quel cane era il suo unico amico.

Cane in spiaggia con una ragazza

Perché come spesso vi diciamo, ai nostri amici a quattro zampe non importa che tipo di vita si faccia. Non importa quanti soldi in banca ci siano nel nostro conto o se la nostra case sia una villa o, appunto, una macchina.

Loro ci amano per ciò che siamo, sempre e comunque. E il cane della vicenda di Pescara lo ha dimostrato ancora una volta.

Cane che lecca una ragazza

Non solo ha vegliato per molte ore il corpo della sua migliore amica ormai senza vita, ma quando gli inquirenti sono arrivati, non li ha lasciati avvicinare.

C’è voluto l’intervento di un esperto per convincere il cane a lasciar avvicinare i soccorsi. Purtroppo, la donna era morta già da molte ore. Non ci sono segni di violenza e per il momento gli inquirenti optano per una morte per cause naturali.

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