Piffero, il cane che amava la libertà si è spento dopo essere stato adottato

La storia di questo cane è davvero molto triste. Piffero amava la libertà ed è morto poco essere stato è stato adottato

Questo cane di nome Piffero ha una storia davvero particolare ma che non ha un lieto fine. Lui amava vivere la sua vita in totale libertà. Non infastidiva nessuno, ma un giorno per lui le cose si sono messe male. È stato accalappiato per sbagli ed è finito in adozione.

Piffero viveva a Castellamare di Stabia, che si trova vicino Napoli. Era arrivato lì quando aveva circa 4 o 5 anni. Non ha più voluto lasciare la città. Amava stare lì ed essere libero di girovagare. L’associazione ADDA, Associazione per la Difesa dei Diritti degli Animali, da 32 anni si occupa di salvaguardare ed aiutare tutti i randagi della zona, e si è occupata anche di Piffero.

Questo cagnolino, si era stabilito sotto casa di una donna che le dava ogni giorno cibo e acqua. Anche l’associazione si occupava di lui. Tutti davano una mano per garantirgli sempre un pasto e cure in caso di necessità.

Rosaria, la donna che se ne prendeva cura ha detto: “Era un cane dolcissimo e tranquillissimo e non dava mai fastidio a nessuno. Anzi, non si allontanava mai troppo e in casa non ci voleva assolutamente stare”. La responsabile dell’Associazione aveva provveduto anche a castrare Piffero per la sua sicurezza.

Dopo l’intervento, hanno rilasciato il cane nel luogo che più amava. Ovvero, in città sotto la casa di Rosaria e libero di andare ovunque decidesse. Quando la donna rincasava la sera, Piffero la aspettava e appena apriva la portiera dell’auto lui saltava dentro e si accomodava sui sedili a schiacciare un pisolino.

Ha vissuto ben 10 anni in questo modo. Fino a quando il servizio pubblico sanitario l’ha prelevato. “Credevano avesse morso una bambina ma si erano sbagliati e non era stato lui. Fu quindi portato al canile convenzionato e dopo poco è stato adottato”, ha raccontato Rosaria.

Per oltre un anno, nessuno aveva più avuto notizie di Piffero. Rosaria sapeva che il cane non avrebbe mai sopportato di vivere dentro quattro mura. Aveva uno spirito libero. Tramite un post su Facebook, l’anno dopo l’ADDA ha scoperto la brutta notizia.

Piffero era stato adottato all’estero ed era morto soli tre giorni dopo dal suo arrivo. Nessuno è mai riuscito a scoprire la causa del decesso. Ogni anno, Rosaria, ama ricordare il suo amato cagnolino. Lui è diventato anche il simbolo di tutti quei cani che svaniscono dopo l’affido.

Ogni primo ottobre, Rosaria ama ricordare il suo amato Piffero attraverso post su Facebook. Nessuno lo dimenticherà mai. Era un cane dolcissimo ed affettuoso. Voleva soltanto vivere libero, non chiedeva nient’altro. Il suo ricordo resterà vivo nei cuori dei cittadini di Castellamare che hanno avuto il piacere di conoscerlo!

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