Quando è ora di dire addio: i momenti di dolore di chi accompagna il proprio cane sul Ponte dell’Arcobaleno

Essere vicini al piccolo in un momento tanto delicato è l'ultimo regalo che meritano i nostri compagni di viaggio

Dire addio al proprio cane può essere un’esperienza davvero dolorosa, addirittura traumatizzante. Non saremo mai pronti a dire loro addio. Perché sebbene la nostra sfera razionale ci mette in guardia, le emozioni rischiano di prendere il sopravvento. Fatichiamo a tenerle sotto controllo, sentendoci schiacciare dalla tristezza e dal dolore.

Ma, anche se difficile, bisogna esserci durante il processo di eutanasia. Lo raccomandano i veterinari, che ben sanno quanto sia importante per i quadrupedi avere le persone care accanto. Sentire i proprietari vicini li aiuta a raggiungere la sensazione di calma, prima di attraversare il Ponte dell’Arcobaleno.

Donna disperata per morte cane

Un tweet di Jessi Dietrich ha toccato la sensibilità del popolo della rete, con un post sul delicato argomento, diventato presto virale e capace di suscitare delle discussioni tra i proprietari di animali domestici. La donna ha condiviso su Twitter una discussione intrattenuta con un veterinario, dove gli si chiede quale sia la parte più complicata del suo lavoro.

Il dottore gli ha risposto che quasi il 90 per cento dei proprietari di animali domestici si rifiuta di essere presente, nel momento in cui vengono soppressi. Dunque, il cane o il gatto in questione trascorrono i loro ultimi istanti alla ricerca della presenza rassicurante dei loro padroni invano.

Donna col cuore spezzato per morte cane

Tra coloro che hanno risposto al post, ha preso parola pure l’ospedale veterinario Hillcrest situato a KwaZulu-Natal, in Sudafrica, che lo ha confermato in modo compassionevole. Sebbene sia difficile partecipare all’evento, è giusto dimostrare vicinanza al piccolo “bambino peloso”. Perché è sempre stato a fianco nella buona e nella cattiva sorte. Un premuroso membro della clinica ha implorato le famiglie adottive di essere presenti: non serve altro, eccetto la presenza fisica. Ciò aiuta il piccolo ad andarsene in pace con il resto del mondo.

Secondo la dottoressa australiana Lauren Bugeja è importante saper gestire le emozioni e non sottrarsi alle proprie responsabilità. Lei e la sua infermiera cercano di creare un’atmosfera rilassante, parlando dolcemente agli animali e offrendo il conforto del quale hanno l’esigenza.

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