Senzatetto non si fa curare per non abbandonare il cane, Ionel è morto

Ionel è morto lasciando solo il suo Aron. Il senzatetto era diventato famoso a Roma: doveva farsi curare, ma per non lasciare il suo Husky aveva rinunciato alle cure. Gli amici non si abbandonano mai

Aveva commosso tutti la storia di Ionel. Il senzatetto non si fa curare per non abbandonare il suo cane. L’uomo non aveva una fissa dimora e viveva in strada, dormendo dove riusciva. Non era però solo. Lui condivideva quella vita difficile, come può esserlo quello di un clochard, insieme ad Aron, il suo Husky, dal quale non si separava mai. Oggi apprendiamo, purtroppo, che Ionel è morto.

Aron felice con Ionel

Ionel era un senzatetto di origini romene di 45 anni. Viveva da qualche tempo in una roulotte a Ostia Nuova, anche se spesso aveva dormito in strada, sotto la tettoia all’ingresso di un supermercato in via delle Azzorre.

Ionel non era mai solo. Accanto a lui c’era sempre Aron, il suo inseparabile Husky. Nello scorso mese di luglio la stampa locale e nazionale si era interessata alla sua storia. Aveva rifiutato il necessario ricovero in ospedale. Perché non voleva lasciare il suo cane al canile della Muratella.

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Le sue condizioni di salute, però, si sono presto aggravate. Ionel è morto lo scorso 14 febbraio, nel pronto soccorso dell’ospedale Grassi. La Croce Rossa, che gli portava cibo e vestiti nella roulotte dove viveva, lo ha trovato privo di sensi.

Era già stato recentemente ricoverato in ospedale per 5 giorni. I medici lo avevano dimesso perché stava meglio. Non era riuscito a riprendere Aron perché il canile era chiuso. Sarebbe tornato il giorno dopo. Poi si è sentito male improvvisamente. Ed è morto poche ore dopo.

Senzatetto dorme per terra con il cane

Nilda Lacerna Dela Cruz della Cri ha annunciato la sua scomparsa. Il direttore sanitario della Asl veterinaria Rm3 dottore Giuseppe Cariola ha aggiunto che il cane di 4-5 anni si trova alla Muratella. Vive lì dal 6 febbraio e la struttura ha saputo della sua morte solo dai giornali. Ora sperano che il fratello lo possa adottare.

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