I cani riconoscono i passi del padrone?

Non è raro scoprire Fido aspettare davanti alla porta e notare le chiavi che girano nella toppa qualche minuto dopo. I cani riconoscono i passi del padrone?

L’udito di Fido è rinomato, ma i cani riconoscono i passi del padrone? Come si spiega l’attenzione selettiva in determinati contesti? Non è solo una questione di orecchio: il nostro amico a quattro zampe si serve di altre preziosissime capacità.

cane alla finestra

Può percepire suoni più lontani di noi, riconoscere le differenze nelle andature e sentire la nostra, specialmente quando torniamo a casa dopo una lunga giornata di lavoro per giocare con lui.

Questione di dna

I cani riconoscono i passi del padrone perché sentono la frequenza del suono due volte di più rispetto a noi bipedi, e quattro volte più lontani. Fido percepisce impronte, voci e altri segnali familiari molto prima di noi. Ecco perché il cane molecolare viene sfruttato nelle operazioni di ricerca e salvataggio: l’udito e l’olfatto di Fido sono come dei radar molto sofisticati.

È molto bravo a raccogliere piccoli indizi ambientali, legati al suo compagno di avventure bipede. Ad esempio, riconosce il tintinnio delle chiavi mentre le stiamo tirando fuori dalla tasca in prossimità del portone; o il rumore del motore dell’autobus che ci lascia alla fermata vicino casa. Sembra fantascienza, ma non lo è.

Apprendimento associativo

cane che ascolta

Questa capacità ha un nome ed è legata al modo in cui funziona la memoria del cane. Fido, infatti, è molto bravo a fare delle associazioni e il suono, in questo, è un prezioso alleato.
Quando ascolta i nostri passi, insieme ad altri dettagli di routine, l’associazione del suono, il tempo e il luogo innescano un linguaggio del corpo accogliente e il modello di apprendimento associativo.

Se inclina la testa, piagnucola, drizza le orecchie, aspetta vicino alla porta e annusa, vuol dire che stiamo tornando a casa, e lui lo sa. Si siede davanti all’ingresso, comincia a scodinzolare impaziente e ci salta addosso non appena siamo sulla traiettoria.

Mix di adattamento e convivenza con l’uomo

ragazza e cane che corrono

I cani riconoscono i passi del padrone perché condividono con l’uomo decenni, anni di evoluzione e adattamento. Hanno la stessa capacità di rotazione dell’orecchio dei lupi e percepiscono la direzione del suono.

Posseggono un udito eccellente, ma sono anche sintonizzati su ritmi circadiani. Fanno parte dei cambiamenti ambientali fisici e mentali che i nostri amici a quattro zampe possono percepire.

L’addestramento

cane guarda in pianerottolo

Gli esemplari predisposti a essere cani guida possono essere addestrati in modo tale da affinare attitudini innate. I labrador, per esempio, hanno una predisposizione particolare e riescono a sentire i pericoli da molto lontano. L’addestramento servirebbe a specializzarsi in suoni fuori dal comune; a riconoscere l’amico dal nemico e ad avvisare il proprio amico bipede dell’eventuale pericolo imminente.

Il cane con un udito allenato appositamente riesce a dare tranquillità alla persona sorda, per esempio, che invece non può o ha difficoltà a percepire i suoni che la circondano. La formazione coinvolge il potenziale proprietario e il cane, in modo tale da pensare a un allenamento su misura, mirato a soddisfare esigenze specifiche. È ovvio che un amico a quattro zampe, con le proprie capacità uditive, particolarmente sensibili, e la sua natura protettiva, sarebbe in grado di percepire i passi e discernere il movimento dei familiari o dei piedi amici.

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