Cane abbandonato in una gabbia sul marciapiede: soffriva di una malformazione congenita

Il cane è stato abbandonato su un marciapiede, chiuso dentro una gabbia. Era emaciato e visibilmente sofferente. Forse lo hanno lasciato lì perché soffriva di una malformazione congenita

Questa è la triste storia di un povero cane abbandonato in una gabbia sul marciapiede. Forse lo hanno lasciato lì perché soffriva di una malformazione congenita. E forse non si sono mai presi cura di lui, visto com’era magro, emaciato, bisognoso di cure urgenti. Per fortuna le prime persone che lo hanno visto lì, hanno subito chiamato alcuni volontari che hanno iniziato a dargli tutto ciò di cui aveva bisogno. Primo tra tutti l’amore.

Cane in gabbia sul marciapiede

Lo hanno trovato chiuso in gabbia, emaciato, completamente abbandonato a se stesso, su un marciapiede di una strada secondaria di San Francisco, in California. Dentro la gabbia aveva le sue palline da tennis e un vecchio lenzuolo molto sporco. Nessuno ha visto chi ha lasciato lì il cane e nessuno sa per quanto tempo è rimasto in quel luogo o ha vissuto in quella gabbia. Era completamente sporco dei suoi bisogni, era affamato, malato e stanco. Ma ha dimostrato subito di avere un carattere amichevole. Cercava di attirare l’attenzione di tutti i passanti in auto, così da essere finalmente salvato.

Quando finalmente una persona si è fermata, ha capito subito che aveva bisogno urgente di aiuto. Alcuni passanti hanno portato al cane cibo e acqua, cercando di passare tra le sbarre di quella che era diventata la sua prigione. E hanno aspettato con lui i soccorsi. I volontari della Rocket Dog Rescue non hanno tardato ad arrivare. Prima hanno liberato il cane dalla gabbia e poi lo hanno trasferito al rifugio per un bagno caldo, un buon pasto e le visite dei medici veterinari. Il cane si è subito affezionato a una delle volontarie, da cui non si è più separato per tutte le cure. Hanno anche scelto un nome: Olive.

Cane nero di grossa taglia

Nessuno sa chi abbia potuto lasciare il cane abbandonato in una gabbia sul marciapiede di quella strada secondaria di San Francisco. Ma tutti sanno che ben presto si rimetterà, grazie al duro lavoro dei volontari. E sicuramente troverà una casa per sempre.

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