Cane ucraino eroe di guerra: Vask’ha torna in trincea su tre zampe

Vask'ha è per tutti un cane eroe, che in guerra in Ucraina ha fatto la differenza. Operativo da tempo sul campo, quando è stato colpito a una zampa è riuscito a tornare miracolosamente in trincea

Oggi vogliamo raccontarti la storia di Vask’ha, il cane ucraino eroe di guerra. In prima linea insieme ai soldati di Kiev, che da quasi un anno difendono il loro paese dall’invasione dell’esercito russo di Mosca, Vask’ha si trovava sul campo durante un’operazione, quando è rimasto gravemente ferito a una zampa. Ma lui non ha perso le speranze e, zoppicando su tre zampe, ha fatto ritorno in trincea mettendosi in salvo.

Cane nero con zampa amputata

Vask’ha si trovava sul campo quando è rimasto impigliato in un reticolato vicino alla linea nemica. Quando si è reso conto che sarebbe morto se fosse rimasto lì fermo in attesa di soccorso, pare si sia morsicato via l’arto ferito, amputandoselo da solo.

Sergiy Koshman, fondatore e direttore dell’Aspen Institute Kyiv ed ex membro del gabinetto presidenziale ucraino, racconta, non senza una piccola vena propagandistica, la storia di un coraggioso cane soldato. E il suo atto eroico di “doloroso ma provvidenziale autolesionismo“.

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Il cane, nonostante fosse gravemente ferito e non potesse più usare una zampa, è riuscito comunque a reggersi sulle altre tre. Facendo ritorno in trincea dai suoi compagni.

In seguito, un centro veterinario polacco ha visitato il cane, ritenendo opportuno tenerlo in osservazione per qualche tempo. Dovrà ricevere le cure necessarie per ristabilirsi prima di tornare sul campo a combattere insieme agli altri soldati ucraini sempre in prima linea.

Cane nero visitato dal veterinario

Dal fronte i soldati “umani” raccontato che i colleghi a quattro zampe sono un prezioso aiuto. Tanti i cani in trincea, soprattutto randagi che, come il cane ucraino eroe di guerra, fanno la loro parte.

Quando sentono qualcosa di strano, magari l’avvicinarsi del nemico cominciano ad abbaiare e ci avvertono del possibile pericolo. Non c’è bisogno di essere particolarmente aggressivi o mordaci, il loro compito è la guardia. Capiscono in anticipo e, soprattutto di notte, vedono meglio di noi.

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