È morto Rufus, il randagio mascotte di Molfetta (VIDEO)

Se ne è andato Rufus, il randagio più amato di Molfetta, in provincia di Bari, che viveva libero e coccolato da tutti

È stato per anni il cane più famoso di Molfetta, in Puglia. Rufus era un cane libero, socievole e mansueto, che tutti gli abitanti della cittadina pugliese conoscevano e amavano.

Impossibile voler male a quel simpatico randagio, che aveva scelto di vivere libero: la sua casa erano le vie e le piazze della cittadina pugliese e la sua famiglia tutti i suoi abitanti, abituati a vederlo scorrazzare per le strade e abbeverarsi nelle fontane.

cane mascotte di Molfetta in piazza

Ormai anziano, la salute compromessa da seri problemi ai polmoni, se ne è andato serenamente, fra le braccia dei volontari della sezione cittadina dell‘ENPA, gli stessi che hanno annunciato la sua scomparsa nella pagina Facebook a lui dedicata.

L’ENPA , la Lega del Cane e l’Amministrazione del Comune di Molfetta, hanno ricordato in maniera tenera e originale il caro Rufus: a lui sono stati dedicati degli enormi manifesti, composti da collage delle infinite foto che tutti gli scattavano quando lo vedevano.

randagio mascotte di Molfetta, foto a cuore

“Ciao, Rufus”, si legge ovunque per le strade di Molfetta. Tutti sono d’accordo nel pensare che questo adorabile randagio sia stato un cittadino modello, fedele amico di tutti gli abitanti del posto, custode di amore puro e sincero….quello che solo i cani stanno dare, incondizionatamente.

Rufus era un cane autentico e speciale, al quale nessuno poteva negare una carezza. I cittadini di Molfetta non dimenticheranno questa tenera creatura che sicuramente ora starà correndo felice sul ponte dell’arcobaleno, giocando con tanti altri cagnolini che se ne sono andati prima di lui e che rimarranno per sempre nel cuore di chi li ha amati.

“Nei vostri scatti c’è tutto l’amore che avete avuto per me. Grazie”. Questo il messaggio lasciato dallo stesso Rufus nella sua pagina Facebook, dove le tante persone che lo hanno amato lo piangono, commosse, ricordando la sua immensa bontà e il suo tenero sguardo.

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