Gli hanno tolto i denti, in modo che non potesse difendersi. Così questo cane si stava lasciando morire

La crudeltà dell'uomo avevano tolto al Fido ogni voglia di vivere

I dipendenti di Reggie’s Friends hanno assistito a una scena che non dimenticheranno mai. Ricevuta la segnalazione di un cane emaciato e trasandato sulla poltrona di una vecchia stazione di servizio, si sono recati sul luogo indicato, constatandone quanto fosse vero. Anzi, la situazione era, se possibile, ancora peggiore rispetto alle previsioni. Senza perdersi d’animo, gli hanno dato tutta l’assistenza necessaria e pure un nome, Aniken. Dopo un primo controllo, si sono resi conto che non si trattava di un semplice Fido malnutrito, reduce da una vita da trovatello.

Cane randagio

Sotto c’era qualcosa di ancora più grave. Era pieno di ferite infette lungo il corpo e così lo hanno subito portato da un veterinario. Per affrontare una situazione del genere, serviva la competenza di un professionista del campo. Desideravano capire cosa gli avessero fatto e, soprattutto, se c’erano delle chance di salvarlo. Fino ad allora se ne sarebbero stati con il fiato sospeso, preoccupati di ricevere delle diagnosi tragiche.

Cane sofferente

Prima di emettere la sentenza, i dottori hanno sottoposto il cane a una visita accurata. Bisognava verificarne in maniera approfondita lo stato di salute e sono giunti a un referto spaventoso: era un’esca per cani, ovvero utilizzato nell’addestramento degli esemplari da combattimento. Lo segnalava l’assenza di denti, rimossi affinché non avesse modo di reagire e il muso era ricoperto di ferite, ricucite a mano. Chiunque lo avesse lasciato in quelle condizioni era una persona spregevole, privo di qualsiasi umanità.

Cane con la sua salvatrice

La scoperta ha scosso l’animo sia dei volontaria sia degli operatori del pronto soccorso, che hanno tenuto Aniken sotto osservazioni per alcuni giorni. Durante il soggiorno, un’infermiera ha avuto un dolcissimo pensiero nei suoi confronti: un peluche di elefante. All’inizio il piccolo non sembrava manco capire di cosa si trattasse: il gioco gli era sempre stato estraneo, vittima di continui soprusi dei precedenti proprietari. Comunque, man mano ha cominciato ad apprezzarlo e a divertirsi. Oggi è ospite di una casa famiglia con altri due simili, dove finalmente lo accudiscono con amore. Speriamo di cuore che lo attendano altre bellissime notizie.

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