I cani possono entrare nei musei?

I cani possono entrare nei musei? È una domanda che molti proprietari si pongono prima di partire. L’albergo è stato scelto, le valigie sono state fatte, l’auto è pronta; ma non dimentichiamoci del nostro amico a quattro zampe: abbiamo verificato che sia benaccetto ovunque?

Fido è un animale abitudinario: nuova casa e nuovi orari non sempre sono graditi, per non parlare dell’alimentazione, soprattutto se è abituato ai prodotti confezionati. Questo non significa rinunciare al tanto agognato relax, basta solo un po’ di organizzazione.

E rispetto ai siti di interesse culturale come i musei, non esiste nessuna legge nazionale che neghi la possibilità di accesso al nostro amico a quattro zampe. si tratta di una buona notizia solo in parte, perché trattandosi di un luogo privato aperto al pubblico il gestore può imporre un divieto, attenendosi però sempre alla legge locale vigente in materi.

Indice

I cani possono entrare nei musei, la legge
A decidere è il proprietario del museo
I cani possono entrare nei musei: i luoghi aperti al pubblico
I musei in Italia in cui il cane può entrare

I cani possono entrare nei musei, la legge

È sempre più alto il numero di persone che in Italia e all’estero si pongono questa domanda: i cani possono entrare nei musei? Che sia una vacanza nata per svago o meno, sempre più proprietari scelgono di non rinunciare alla compagnia del proprio quattro zampe.

Durante un viaggio per le meravigliose regioni italiane, famose e apprezzate in tutto il mondo per la storia e l’arte che racchiudono (per non parlare del buon cibo), una capatina in un museo è quasi d’obbligo. E come fare con Fido, considerando anche il fatto che si tratta di luoghi che custodiscono elementi di un valore notevole?

La risposta non può essere immediata. Questo perché, anche se non c’è alcuna norma a livello nazionale che metta dei paletti precisi, l’eventuale divieto (visto che si sta parlando di un luogo privato, seppur aperto al pubblico) può essere stabilito da proprietario dello stabile o dal gestore del luogo di interesse culturale.

A decidere è il proprietario del museo

La risposta è, quindi, “dipende”. Le sole leggi, che in maniera molto generica trattano l’argomento tanto a cuore ai proprietari di Fido e Bau, sono rappresentate da un regolamento della polizia veterinaria che risale a quasi settant’anni fa. Si tratta infatti del DPR n. 320 dell’8 febbraio del 1954.

Poi esiste anche una ordinanza del Ministero della Salute che risale al 2013, che me integra e ne modifica i dettami. Secondo quest’ultimo, infatti, come accade anche per i cani negli esercizi pubblici, c’è l’obbligo di far tenere al cane la museruola.

Secondo le analisi delle normative vigenti, non esiste alcun divieto nazionale che impedisca ai nostri amici a quattro zampe di entrare nei musei. Rispettando le semplici regole che vedono l’uso del guinzaglio e l’eventuale utilizzo della museruola, tutto sulla carta è concesso, tutta via nella pratica la situazione è un po’ più complicata di così.

I cani possono entrare nei musei: i luoghi aperti al pubblico

I cani possono entrare nei musei? Come abbiamo già accennato, anche se a livello teorico non esista un divieto per quanto riguarda l’accesso in Italia, è opportuno informarsi per tempo con le singole strutture per capire quali sono le direttive in materia scelte dalla direzione.

Fondamentale, però è fare una distinzione fra i luoghi pubblici e quelli aperti al pubblico. I primi sono quelli dove può entrare chiunque liberamente. Non sono previste limitazioni, per esempio, nelle piazze, nelle vie. I secondi, invece, sono luoghi privati nei quali è possibile accedere solo rispettando determinate regole od orari. E i musei fanno parte di questa ultima categoria.

Ecco perché il titolare o il gestore hanno voce in capitolo sulle regole vigenti al loro interno, anche se si tratta di norme legate ai nostri amici a quattro zampe. Tuttavia, hanno delle limitazioni imposte dalla normativa comunale.

Infatti, l’amministrazione locale può predisporre la libertà di accesso degli animali in tutti i luoghi aperti al pubblico, salva diversa volontà del gestore, il quale però è obbligato a esporre un cartello ben visibile di divieto all’accesso. Funziona così anche rispetto alle leggi sui cani in spiaggia.

I musei in Italia in cui il cane può entrare

I cani possono entrare nei musei, ma non in tutti. Ecco quelli che si sono dimostrati pet-friendly. I musei della Maremma, per esempio, hanno dato il via al progetto dal titolo “Musei a 4 zampe”. Si tratta di una serie di luoghi di interesse pubblico nei quali il nostro amico a quattro zampe non solo può entrare, ma viene invitato a farlo con estrema gioia.

Anche Istituzione Bologna Musei ha siglato un accordo e ha fatto di più rispetto al semplice accesso: ha creato un servizio ad hoc di dog-sitting , chiamato “Dogs & Museum”, che si può comodamente prenotare online, attraverso app o pc. I musei che hanno attivato il servizio sono:

• Il Museo Civico Archeologico;
• Le Collezioni Comunali d’Arte;
• Il Museo Civico Medievale;
• Il Museo Davia Bargellini,
• La Biblioteca della Musica;
• Il Museo civico del Risorgimento;
• Il Museo del Patrimonio Industriale;
• MAMbo – il Museo d’Arte Moderna di Bologna;
• Il Museo Morandi.

Anche Milano, capoluogo lombardo, strizza l’occhio ai nostri amici a quattro zampe. I cani posson o entrare nei musei: anzi, nel museo, l’Hangar Bicocca. La stessa scelta è stara fatta a Roma, nei seguenti luoghi:

• Il Museo di Roma – Palazzo Braschi;
• Il Museo Nazionale e area archeologica di Lucus Feroniae;
• Gli Scavi archeologici di Ostia, a Villa d’Este;
• La Necropoli Banditaccia Cerveteri.

In definitiva, non resta che guardare sul web prima di partire per le vacanze con il cane e accertarsi che il proprio itinerario non preveda zone interdette a Fido.

I cani possono entrare nei musei all’estero?

Per rispondere a questa domanda bisogna interpellare le nazioni in questione e comprendere sempre prima della partenza se la destinazione prescelta sia pet-friendly o meno.

Ogni Paese, infatti, ha le proprie regole, anche in termini di vaccini, ed è a quelle che bisogna sottostare se non si vuole che la propria vacanza venga rovinata.