Le leggi sui cani in spiaggia cambiano in base alla regione di riferimento, e a volte c’è un po’ di confusione in merito. Cerchiamo allora di fare un po’ di ordine, insieme al supporto delle linee guida di Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente).
Quando si adotta un cane è per sempre. E dobbiamo pensare a lui anche quando programmiamo le vacanze estive. Basta seguire qualche semplice regola e non farsi cogliere impreparati, per fare in modo che le ferie siano indimenticabili, per noi e per Fido.
Facciamo un po’ di ordine
Normative, regole: le leggi sui cani in spiaggia sono tante e cambiano in base alla regione di destinazione. Spesso ci sono dei contrasti, quindi non è detto che una valida in Sicilia lo sia anche in Emilia Romagna.
Una cosa è certa però: la spiaggia è interdetta a Fido solo in caso di divieti esposti in maniera evidente. L’Aidaa ha stilato una sorta di manuale guida per aiutare gli amanti dei pelosi a quattro zampe a trovare risposte alle loro domande, e per far sì che non debbano lasciarli per forza in pensione.
A tal proposito potrebbe essere interessante approfondire le regole per un viaggio sul traghetto.
La babele di divieti
È così che la definisce l’Associazione italiana difesa animali e ambiente. Le leggi sui cani in spiaggia sono tantissime, si contano circa 3 mila ordinanze emesse da comuni, province, regioni e capitanerie di porto.
Poi ci sono le leggi regionali e i regolamenti dei singoli stabilimenti.
Ecco che rimanere aggiornati può diventare complicato. Ma niente paura: passare una vacanza serena e divertente, insieme al nostro amico a quattro zampe, il suo frisbee, e le docce improvvise (a noi) appena uscito dall’acqua non è impossibile.
Divieti chiari
Funziona un po’ come per l’autovelox: per essere validi i divieti devono essere ben visibili e chiari. Già questa è una grande notizia.
Le leggi sui cani in spiaggia dicono che, se Fido è accompagnato dal proprio padrone, non può essere cacciato da una spiaggia pubblica o dalla battigia, a meno che non sia segnalato esplicitamente. Oltretutto i divieti vanno divulgati, mezzo pubblicità, con frequenza: così da non cogliere impreparato il proprietario, autoctono o straniero poco importa.
Le forze dell’ordine hanno un ruolo
Le leggi sui cani in spiaggia non lasciano dubbi: solo le Forze dell’ordine – e in particolare Capitaneria di Porto e Vigili Urbani – possono chiedere l’allontanamento di un piccolo amico a quattro zampe dalle aree balneari.
Questo, però, “non prima di avere informato della presenza dell’ordinanza di divieto”, dice l’Aidaa. Non basta la comunicazione verbale: devono mostrarla, sottolineando il numero di ordinanza e la scadenza. Infatti molte di esse citano divieti solo parziali, limitazioni orarie o riferite a singoli giorni della settimana. Il rifiuto “è passibile del reato di omissione di atti di ufficio”, conclude.
E se mi fanno la multa?
In caso di multa, è necessario che vengano scritte sempre sul verbale le motivazioni che hanno portato i proprietari dei cani a rimanere in spiaggia.
Mancanza di cartelli di divieto o di indicazione del numero di ordinanza e data di divieto dietro i cartelli, e interventi poco corretti di chi è preposto al controllo della spiaggia: in casi come questi la sanzione potrebbe essere illegittima, ed è possibile fare ricorso davanti al giudice di pace.
Diritti, ma anche doveri
Adesso che sappiamo tutto quello che ci serve per far sì che non ci sia abuso di ufficio e che i gestori – spesso fantasiosi – dei lidi non facciano i prepotenti, vediamo anche cosa siamo chiamati a fare noi per fare andare liscia la nostra vacanza, quella di Fido e di tutti (animali inclusi) gli altri villeggianti. Le leggi sui cani in spiaggia parlano chiaro:
- Il nostro fedele amico deve stare al guinzaglio;
- Se fa dei bisogni devono essere raccolti obbligatoriamente;
- Non liberarlo in presenza di bambini, di altri soggetti a rischio o di altri cani;
- Evitare di farlo stare troppo sotto il sole.
Non sono tante le regole da seguire e, con un po’ di precisione, ci sarà spazio per tutti sulla battigia: parola delle leggi sui cani in spiaggia e di Aidaa.