Il suo muso era rotto e intorno a lui era tutto sporco e puzzolente: il cane aspettava solo che arrivasse la sua ora – Video

L'ignobile atto del genitore umano gli aveva "rubato" di ogni fiducia in sé stesso

Rassegnato al suo destino funesto, un cane di An An aspettava solo che arrivasse la sua ora. Aveva il muso rotto, il corpo sporco e puzzolente, così come l’ambiente in cui dove lo avevano abbandonato. È possibile essere tanto spietati verso essere tanti dolci e innocenti?

Cane randagio in cattive condizioi

Fortunatamente, la società è composta ancora da brave persone. Un gruppo di soccorritori ha raggiunto il luogo indicato per salvare l’animale da un destino inglorioso. Raccolto a sé, lo hanno portato in una clinica veterinaria, dove ha ricevuto le cure mediche di cui aveva necessità. La clip mostra il lungo e il difficile processo di riabilitazione di An An, che, a causa del muso rotto, ha subito un intervento chirurgico lunghissimo, durato complessivamente due ore.

Cane in pessime condizioni

Nonostante le ferite e il dolore, An An ha combattuto in modo coriaceo contro avversità della vita, fino ad allora crudele nei suoi confronti. Come, talvolta, capita, proprio quando aveva toccato il punto più basso, sono intervenuti degli angeli custodi, interessati al suo benessere. Senza chiedere nulla in cambio, hanno cercato di sovvertire le previsioni negative. An An ha collaborato con l’équipe medica nel corso del trattamento. Un cieco atto di fede ripagato nei risultati: con il passare del tempo ha, infatti, riacquisito il vigore perduto. Da solo e sperduto, il fedele amico a quattro zampe è svoltato grazie l’atto di compassione: in cambio, ha permesso di conoscerne il suo fantastico mondo interiore.

Da vicende del genere è evidente la forza dell’amore. Che consente di superare degli enormi ostacoli, trasmettendo una carica di energia impossibile da esprimere a parole. Giorno dopo giorno, il gonfiore è venuto meno, i chiodi d’acciaio sono stati rimossi e, infine, ha ripreso a mangiare regolarmente.

Scontato un mese e mezzo presso la struttura, era finalmente pronto a tornare a casa con un nuovo genitore umano. Senza dimenticare mai quanto il personale sanitario ha fatto per lui, ha lasciato il centro, intenzionato a scrivere un capitolo inedito del personale racconto di rinascita.

Articoli correlati