Nessuno pensava che questo cane, randagio e con la testa deforme, avesse possibilità di salvarsi

Quando lo videro per la prima volta pensarono fosse spacciato e, invece, ha lottato ed è sopravvissuto

Queste brevi righe che vi sto scrivendo trattano di una storia davvero particolare e, amici miei, davvero molto commovente. Io ho le lacrime agli occhi mentre vi dico che, aimè, questo cane randagio era solo un cucciolo quando lo trovarono ma già soffriva terribilmente. Si spera sempre che un pelosetto, sebbene sia in strada, possa essere almeno in buona salute ma, cari lettori, questo è un binomio che mai si avvera.

Ecco che, quindi, i volontari di tutto il mondo si trovano spesso a far fronte a situazioni come queste. Nelle quali ci sono cani che soffrono, che stanno male, malati e che non hanno nessuno che possa prendersi cura di loro. Andiamo in particolare a leggere la storia di questo cane che aveva la testa deforme tanto da aggiudicarsi il soprannome di “testa di zucca“!

un cane malato in strada

Questo dolcissimo cane randagio si aggirava per le strade della sua città, quando lo videro la prima volta delle persone. Queste stesse decisero di chiamare i volontari del rifugio vicino, se quel pelosetto aveva bisogno di aiuto qualcuno doveva pur darglielo. Altrimenti sarebbe finito davvero male date le sue condizioni: il suo muso era davvero enorme e gonfio come se avesse una grande reazione allergica. Inoltre, già ad un primo sguardo si capiva soffrisse di scabbia e dermatite, tanto che in alcune zone del corpo non aveva più il pelo.

Gus malato

I volontari lo portarono presto in una clinica veterinaria dove infermieri e medici iniziarono tutte le procedure mediche per potergli salvare la vita. Le terapie facevano effetto e rimase nella struttura per ben 1 mese, lo chiamarono infine Gus. Le ferite miglioravano e il suo muso si sgonfiava grazie alle terapie, una volontaria decise di portarlo in casa sua e accoglierlo a braccia aperte. Finalmente Gus si sentiva a casa e poteva far uscire fuori il meglio di sè.

Ora è felice e tutto grazie a chi ha osato per prendersi cura di lui.

Articoli correlati