Perugia: diciannove cani scappano con la loro umana dall’Ucraina

Tantissimi pelosi ucraini ogni giorno cerca di fuggire dalla guerra e lo stesso è valso per questi dolcissimi diciannove cani

Il mondo è sconvolto per tutto quello che sta accadendo in Ucraina e sono tantissimi i pelosi che cercano la salvezza con i propri umani. Diciannove cani hanno trovato la salvezza grazie alla sua umana; insieme alla loro proprietaria sono arrivati a Perugia dalla città di Zaporižžja in Ucraina.

Diciannove cani tra cui cinque mastini adulti, tre cuccioli, dieci Golden Retriever e un flat sono scappati con la loro proprietaria circa due settimane dalla loro città natale. La donna di nome Liuba, quando era convinta di aver superato ogni difficoltà, si è ritrovata a non poter superare il confine per via della sua mole di pelosi. La donna avrebbe potuto superare il confine e trovare la salvezza da sola, lasciando indietro i suoi pelosi. Liuba però ha deciso di non andare avanti e per diversi giorni il rifugio di Barbos ha dato ospitalità a lei e ai suoi cani. Studentessa ucraina percorre 20 km a piedi per salvare il suo cane.

L’Enpa, venendo a conoscenza di tale situazione, ha deciso di intervenire e ha allertato le autorità italiane. Fortunatamente un veicolo italiano è entrato dentro il territorio ucraino e ha portato in Italia Liuba e i suoi diciannove cani. “Per superare la frontiera nella notte, percorrere i sei chilometri che separano la dogana dal rifugio, caricare i cani e i pochi beni personali di Liuba e uscire dall’Ucraina sono servite oltre sei ore”. I veterinari hanno visitato tutti i pelosi che fortunatamente sono tutti in ottime condizioni di salute, anche se sono stanchi e provati dal lungo e difficile viaggio. Il cagnolone Nerone dice no alla guerra tra Russia e Ucraina.

Carla Rocchi, presidente Nazionale Enpa ha fatto la seguente dichiarazione: “Una storia di guerra; questa di Liuba e dei suoi cani ma anche una storia di grande coraggio. Esemplare questa donna che pur di non lasciare i suoi cani aveva in un primo momento scelto di non varcare la frontiera; dopo aver già percorso oltre 1.300 chilometri tra pericoli e bombardamenti”. Cagnolino sopravvive alle esplosioni e viene adottato dalla polizia Ucraina.

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