Trovare i cani scomparsi: il nuovo algoritmo di riconoscimento canino

Parliamo di un argomento che troppo spesso preoccupa tutti i proprietari canini: trovare i cani scomparsi.

Sempre più spesso, infatti, vi raccontiamo storie di cani che perdono la via di casa, lasciando di proprietari in preda all’angoscia. Come la storia di Lady, il cane cieco e sordo scomparso che è tornato a casa dopo 5 anni.

Cane che guarda in alto

Purtroppo, potrebbe capitare ad ognuno di noi di perdere il proprio migliore amico a quattro zampe. Vuoi per una fuga improvvisa per seguire una preda o per un grosso spavento, non è poi così raro perdere il proprio animale domestico.

Proprio per questo, vi abbiamo già parlato di come trovare un cane smarrito e come procedere. A prescindere da quelle che sono le normali pratiche e procedure, sappiate che da oggi, in alcune parti del mondo, sarà molto più facile trovare i cani scomparsi.

Cane che cammina in un sentiero

Tutto questo grazie ad una start up chiamata Megvii, tutta made in Cina. Grazie agli studi e agli sviluppi degli scienziati che lavorano in questa azienda, è stato prodotto un particolare algoritmo di riconoscimento canino.

In poche parole, si tratta di mettere in pratica quello che è l’ambito del riconoscimento facciale anche per i nostri amici a quattro zampe. Si tratta, in fin dei conti, di un settore di tecnologia che, se pur per certi casi un po’ inquietante, rappresenta un po’ il nostro futuro.

Cane che aspetta il treno

Sono sempre di più, infatti, le grandi aziende di telefonia che utilizzano il riconoscimento facciale per sbloccare un telefono e per prevenire sempre di più i furti.

Perché, quindi, non utilizzarlo anche per registrare e riconoscere i nostri amici a quattro zampe? L’idea di questa start up si basa proprio su questo principio. Riconoscere i cani tramite il riconoscimento facciale.

Naso di un cane

Solo che, nel caso dei nostri amici a quattro zampe, si tratta del solo naso. L’idea è semplicissima. Ogni proprietario deve registrare il proprio amico a quattro zampe in una grandissima banca dati. Si può utilizzare fotografie del suo muso (in particolare il naso) da diverse angolazione.

Quando un cane viene ritrovato si può risalire alla sua identità (nel caso che il cane sia registrato nella banca dati) utilizzando proprio il confronto del suo naso con quello dei cani registrati.

Insomma, anche se per il momento si tratta ancora di una’idea in via di sviluppo, ben lontana dal nostro paese, la speranza è che si riesca a fare ogni giorno qualcosa di più per trovare i cani scomparsi.

 

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