Tubercolosi nel cane: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

La tubercolosi nel cane è piuttosto rara ma non va presa mai sotto gamba perché è una malattia estremamente contagiosa, anche per l'uomo

La tubercolosi nel cane è piuttosto rara in Italia ma si tratta di una malattia altamente contagiosa ed è giusto conoscerla a fondo.

Appartiene al gruppo delle cosiddette zoonosi, vale a dire tutte quelle malattie che possono essere trasmesse da specie a specie, uomo incluso.

È provocata nello specifico da tre ceppi di batteri, il Mycobacterium Tuberculosis, Mycobacterium avium e Mycobacterium bovis, che colpiscono i polmoni e da lì si diffondono nell’organismo.

In genere i cani difficilmente contraggono la tubercolosi perché hanno delle difese efficienti che li proteggono e non manifestano alcun sintomo.

Tuttavia negli ultimi tempi questi Mycobacterium si stanno rafforzando e dimostrano di essere sempre più resistenti ai trattamenti tradizionali.

Che cos’è la tubercolosi

cane nero molto debole

La tubercolosi, spesso abbreviata con TBC, è una malattia infettiva e altamente contagiosa provocata dai batteri di tipo Mycobacterium.

In particolare il Mycobacterium tuberculosis o Bacillo di Koch, dal nome del biologo tedesco che lo scoprì, è quello che determina la zoonosi inversa della malattia: è l’uomo a trasmettere la tubercolosi nel cane.

Nella maggior parte dei casi la malattia interessa i polmoni ma può coinvolgere anche altre parti del corpo.

Le infezioni dovute al Mycobacterium bovis, invece, si trasmettono al cane quando beve latte crudo oppure si ciba di viscere e cadaveri di animali malati o ancora per via aerea e per contatto attraverso ferite e lesioni.

Il Mycobacterium avium, infine, non colpisce i cani con molta frequenza ma – come suggerisce il nome – può contagiare la tubercolosi nel cane per ingestione di uccelli malati o per il semplice contatto con le loro feci.

Generalmente i cani sono immuni alla tubercolosi, per cui anche se entra in contatto con questi batteri non sviluppa la malattia.

Il discorso cambia, però, quando abbiamo a che fare con cuccioli, cani che vivono in ambienti a rischio oppure esemplari immunodepressi e quindi con un sistema immunitario molto debole.

Come il cane contrae la tubercolosi

cane che guarda una mucca

La tubercolosi nel cane è piuttosto rara, o meglio un cane sano ha un sistema immunitario abbastanza forte da non manifestarne i sintomi.

Ciò ci deve mettere in guardia perché significa che, essendo una malattia zoonotica, può trasmetterla all’uomo anche quando sembra che non l’abbia contratta.

Al contempo il cane può contrarla in diversi modi prima di tutto quando entra a contatto con un uomo oppure con cani, gatti e altri animali infetti.

Una persona che ha la tubercolosi ma non si sta curando può trasmettere la malattia al cane tramite la saliva, uno starnuto o un colpo di tosse.

Possiamo essere un vero pericolo per la vita del nostro cane perché in molti soggetti la tubercolosi è latente e quindi certe persone non presentano sintomi anche se sono malate.

cane molto anziano

Addirittura alcuni soggetti sviluppano i sintomi della malattia a distanza di anni dal momento del contagio.

Anche le mucche possono trasmettere la tubercolosi nel cane così come molte specie di animali selvatici, specialmente i tassi.

Proprio per questo motivo nelle zone del mondo in cui c’è un’alta presenza di questi animali, come il Regno Unito, si cerca di controllare la proliferazione di questi animali per ridurre le occasioni di contagio.

Come abbiamo visto il cane può contrarre la malattia dalle mucche se ne ingerisce il latte oppure le carni o ancora se entra a contatto con le feci di un animale infetto.

Ma è molto più probabile che la contragga dall’uomo perché la malattia si trasmette anche per via aerea.

L’incidenza della malattia cresce nei cani che vivono in zone rurali soprattutto in quelli che più facilmente possono entrare a contatto con ambienti come fattorie, allevamenti e caseifici.

Sintomi della tubercolosi nel cane

cane molto debole

I sintomi della tubercolosi nel cane non compaiono subito dopo il contagio e in genere si manifestano a distanza di mesi o perfino settimane.

Purtroppo si tratta di sintomi abbastanza comuni in altre patologie meno gravi e non è facile che la prima diagnosi sia corretta.

Il cane presenta principalmente una tosse cronica che con il progredire della malattia provoca vomito e rigurgito dei fluidi che si accumulano nei polmoni.

In generale il cane appare molto indebolito e si rifiuta di fare movimento, oltre al fatto che non mangia e inizia a perdere velocemente peso.

Una pericolosa conseguenza della tubercolosi nei cani è l’abbassamento delle difese immunitarie.

Significa quindi che Fido non riesce a guarire anche da una semplice ferita ed è maggiormente esposto a infezioni virali e batteriche.

Per un padroncino è praticamente impossibile effettuare una diagnosi perché sono tutti sintomi riconducibili ad altre patologie.

Se il cane ha la tosse potremmo pensare a una forma di influenza, se non mangia le cause potrebbero essere altre mille.

Perciò è importante portare il cane immediatamente dal veterinario per fare tutti gli accertamenti del caso.

Oltre a questi sintomi possono insorgere infiammazioni dei gangli linfatici e granulomi (piccoli noduli) sulla pelle della testa, del collo o delle zampe che possono ulcerarsi.

Ma le lesioni più gravi sono quelle che non vediamo, che colpiscono i polmoni e li danneggiano irrimediabilmente.

È il motivo per cui in condizioni gravi il malato di tubercolosi tossisce sangue, proprio quello che proviene dalla lacerazione dei tessuti polmonari.

Tubercolosi nel cane: cura e prevenzione

cane ricoverato in ambulatorio veterinario

Quando il cane entra a contatto con un animale o una persona infetti è necessario contattare il veterinario ma soprattutto segnalare il contagio alla ASL di riferimento.

La tubercolosi rende il cane estremamente contagioso e per questo l’animale va isolato per non entrare a contatto con nessuno.

In Italia c’è un sistema di notifica dei casi, controllato dal Ministero della Salute e parte integrante del sistema di monitoraggio europeo, che serve proprio a segnalare i casi di contagio e vale sia per le persone che per gli animali.

È di fondamentale importanza per prevenirne la diffusione, se consideriamo che si tratta di una malattia trasmissibile praticamente a ogni specie vivente.

La segnalazione va fatta anche quando c’è solo il sospetto che il cane possa essere entrato a contatto con un animale o una persona infetti.

Per diagnosticare la tubercolosi nel cane il veterinario può effettuare una coltura batterica o analizzare un campione di tessuto.

La conferma della malattia, purtroppo, vuol dire essenzialmente una cosa: il cane deve essere abbattuto.

Ancora non esiste un vaccino per la tubercolosi nel cane e, anche se rispondesse all’isolamento e alle terapie, potrebbe comunque continuare ad avere l’infezione ed essere un rischio per persone e altri animali.

La prevenzione è l’unica e sola via per cercare di evitare e ridurre il rischio di contagio.

Evitiamo di dare al cane latte, carne o viscere di animali a crudo: quando ripetiamo che vanno cotti è essenzialmente per questo motivo!

Il latte deve essere bollito o pastorizzato mentre dobbiamo cuocere la carne in padella, al forno, al vapore o anche bollita.

E soprattutto evitiamo i prodotti scadenti e, se vogliamo dare formaggi e carne al cane, optiamo per prodotti con provenienza certificata.

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