Alimentazione cane: guida completa

Una guida completa all'alimentazione del cane, utile per orientarvi nella scelta della dieta più adatta al vostro amico a quattro zampe.

Quando si tratta di alimentazione del cane le cose da sapere sono tante, e affidarsi a una guida pratica e completa può far comodo a molte persone; questo vale per chi non ha mai avuto un cucciolo in vita sua e vuole partire col piede giusto, ma anche per quei “veterani” che magari cercano qualche conferma in più. Ecco allora per voi questo articolo, che contiene tutto quello che dovete sapere su come garantire al vostro cane un’alimentazione sana.

L’importanza dell’alimentazione

cane seduto per terra accanto a una ciotola contenente un uovo

L’alimentazione è l’aspetto della vita del cane che più di ogni altro influenza la durata e la qualità della sua vita. È proprio attraverso la dieta giusta, infatti, che il suo organismo trae dal cibo le sostanze nutritive di cui necessita e da cui ricava energia e benessere.

Ma energia e benessere non sono le uniche cose che può ricavare dal cibo: uno squilibrio in eccesso o in difetto, come anche l’introduzione di alimenti nocivi, può provocargli dei disturbi anche gravi e a lungo termine. Per evitare questo genere di rischi è quindi necessario che il suo padrone sia il più possibile consapevole di cosa sia meglio per lui.

Cosa mangiano i cani?

Quale padrone non si è mai posto questa domanda? E la risposta è in effetti alquanto complessa: ci sono svariati tipi di diete in circolazione, ognuna con i suoi pro e i suoi contro; sta a voi scegliere quale faccia al caso di Fido in base a una serie di fattori che illustreremo qui.

Innanzitutto è bene ricordare che ogni cane è un individuo a sé, e un regime alimentare perfetto per uno di loro potrebbe rivelarsi del tutto inadatto al vostro, anche se presenta dei tratti apparentemente simili. È per questo, dunque, che ogni decisione importante che riguardi la sua dieta dovrebbe essere presa dopo esservi consultati con il vostro veterinario che, in base alle caratteristiche del vostro cane (incluse eventuali intolleranze alimentari o allergie) saprà guidarvi nella scelta.

Pur essendo stati addomesticati dall’uomo svariate migliaia di anni fa, i cani discendono dai lupi, e con loro hanno ancora qualche tratto in comune: sono infatti degli animali prevalentemente carnivori, e anche se è possibile aggiungere verdure e carboidrati ai loro pasti, devono essere le proteine animali – assunte principalmente tramite carne, ma anche pesce o uova – a farla da padrone, costituendo da sole una parte corposa del suo fabbisogno.

Anche l’importanza di grassi e oli non è da sottovalutare: oltre a fornire più energia rispetto a proteine e carboidrati, contribuiscono allo svolgimento di molte funzioni fondamentali per l’organismo (salute di pelle e pelo, coagulazione del sangue, sviluppo del cervello).

Attenzione però: non tutti i grassi gli fanno bene, e se alcuni tipi sono attivamente pericolosi (come i grassi saturi e idrogenati, che a lungo andare possono provocare malattie cardiache e un eccesso di colesterolo nel sangue), gli altri vanno comunque assunti con moderazione.

Queste dunque le principali fonti di energia per il nostro cucciolo, che però non può vivere di sola carne e per restare in salute ha bisogno anche di un giusto apporto di minerali e vitamine, come anche di una corretta e costante idratazione. Vediamo allora come possono essere combinati insieme tutti questi elementi per non far mancare nulla al nostro Fido.

Tipi di cibo

un cane di grossa taglia si appresta a mangiare

Come anticipato poc’anzi, le diete a disposizione per il nostro amico a quattro zampe sono tante e piuttosto variegate, ma possono essere ricondotte a 3 tipologie principali. Esaminiamole insieme.

Cibo industriale

Si tratta del cibo per cani che potete acquistare nei supermercati e nei negozi di articoli per animali. È particolarmente popolare per via della sua convenienza: è costituito infatti da una serie di prodotti accuratamente bilanciati in modo tale da fornire all’animale le sostanze nutritive di cui ha bisogno giorno dopo giorno.

Proprio per una questione di corretto bilanciamento, lo stesso prodotto viene spesso suddiviso in sottotipi diversi a seconda dell’età e del livello di attività di Fido, e ogni confezione contiene dei misurini e delle tabelle di razionamento utilissimi per regolarsi con le porzioni.

Sempre all’interno di questo filone possiamo distinguere cibo secco e cibo umido. Il cibo secco è costituito da croccantini o crocchette e, non richiedendo alcun tipo di preparazione, è di gran lunga il più popolare e utilizzato in Italia, nonché il più conveniente economicamente.

Leggermente più costoso ma quasi altrettanto popolare è poi il cibo umido, meno concentrato di quello secco e che quindi va assunto in maggiori quantità per soddisfare un fabbisogno nutrizionale equivalente a quest’ultimo.

Sia il cibo secco che quello umido possono essere combinati tra loro o con del cibo casalingo, in particolare se appartengono alla sottocategoria dei cibi complementari: questi infatti contengono, da soli, solo una parte delle sostanze nutritive di cui il cane necessita e vanno quindi integrati con altri alimenti per poter svolgere appieno la loro funzione.

Cibo casalingo

Molte persone non hanno voglia di affidarsi a dei prodotti preconfezionati, che nonostante la loro praticità non sono sempre affidabili al 100%. L’alternativa è allora costituita dal cibo fatto in casa che però, è bene ricordarlo, non corrisponde necessariamente alle pietanze di cui ci cibiamo noi.

Se croccantini e scatolette sono già bilanciati, il cibo domestico fornisce il suo apporto di sostanze nutritive in proporzioni completamente diverse, che vanno adattate alle esigenze di ogni singolo cane. In linea di massima possiamo dire che un pasto fatto in casa per Fido dovrebbe contenere carne per il 50% e verdure/carboidrati per il restante 50%.

Cibo crudo e dieta BARF

una ciotola di carne cruda e una ciotola di croccantini

La dieta BARF (Bones And Raw Food o Biologically Appropriate Raw Food) si basa tutta sul consumo di ossi e alimenti crudi, a volte acquistabili anche nei negozi per animali in confezioni surgelate già porzionate. Questa opzione è considerata la più “autentica” e rispettosa delle origini del cane in quanto predatore e discendente del lupo, che effettivamente allo stato naturale si ciberebbe esclusivamente di cibi crudi.

Se questa soluzione presenta degli innegabili benefici, come una maggior energia e un miglior aspetto di pelle, manto e denti, esistono anche degli svantaggi che non la rendono ideale per qualunque esemplare: tra questi ricordiamo il rischio di soffocamento o rottura dei denti (per via del consumo di ossi, anche tritati o schiacciati) e la possibilità di contrarre delle malattie anche pericolose.

Età diverse, esigenze diverse

cane guarda il padrone che gli serve il cibo

Per determinare non solo il tipo di cibo giusto, ma anche la quantità giusta da dare al vostro cane, è necessario tenere conto di diversi fattori come razza, taglia, peso, stato di salute, livello di sedentarietà ed età. Quest’ultimo aspetto necessita di un’analisi particolarmente approfondita.

Dai 2 ai 4 mesi d’età i cani sono ancora cuccioli; si tratta anche dell’età in cui la maggior parte di loro viene accolta in una nuova casa, e poiché si tratta di un periodo particolarmente delicato è il caso di non apportare troppe modifiche alla loro dieta.

La soluzione più semplice consiste nel ricorrere a dei croccantini di alta qualità specifici per cuccioli, che forniranno loro tutto ciò di cui hanno bisogno per la loro crescita, e seguire le indicazioni riportate sulla confezione per regolarvi con le porzioni.

Si sconsiglia invece la dieta BARF per questa fascia di età, poiché dei cagnolini così piccoli non dispongono di un sistema immunitario sufficientemente resistente per assumere in sicurezza del cibo ad alto contenuto di batteri.

Dai 4 mesi alla maturità sentitevi liberi di introdurre nuovi alimenti nella routine dell’animale, o anche di cambiare dieta. Se lo fate, osservatelo attentamente per riconoscere eventuali segni di malessere, che potrebbero indicare la presenza di intolleranze o allergie… o semplicemente che il nuovo cibo non gli va tanto a genio.

I cani vengono considerati adulti a partire dai 12 mesi di età se sono di taglia piccola o media, mentre i cani di taglia grande impiegano fino a 18-24 mesi a raggiungere la maturità completa. Consultate il veterinario per capire quando e quanto lentamente passare dal cibo per cuccioli o cani in crescita a quello per cani adulti.

Un discorso a sé meritano poi i cani anziani, per i quali è più importante che mai osservare il suo stato di salute: l’avanzare dell’età provoca infatti in moltissimi esemplari l’insorgere di patologie croniche il cui andamento può essere influenzato (positivamente o meno) dalla dieta che seguono. Potrebbe essere il caso di ridurre le quantità di cibo aumentando nuovamente il numero dei pasti, oppure di ribilanciare la dieta aggiungendo fibre, proteine o altre sostanze nutritive.

Numero e orari dei pasti

cane bianco e nero con davanti una ciotola di croccantini

Una volta stabilite le quantità giornaliere di cibo potrete dividerlo in diversi pasti da distribuire nel corso della giornata. Il numero dipende da voi ma ricordate che i cuccioli hanno bisogno di essere nutriti più spesso degli adulti e in modo regolare. Man mano che crescono potete diminuire gradualmente il numero dei pasti, aumentando le quantità in proporzione alla crescita.

In ogni caso, tanti piccoli pasti sono di solito preferibili rispetto a un unico grande pasto: questa soluzione rischia infatti di far riempire troppo e troppo velocemente l’animale ed è associata da molti studiosi all’insorgenza di dilatazione gastrica o torsione dello stomaco, disturbo digestivo potenzialmente fatale.

Poiché una delle cause di questa patologia è anche l’eccessivo movimento dopo mangiato, cercate di farlo mangiare dopo che ha svolto dell’attività fisica (come una passeggiata) anziché prima: un po’ come se fosse un lupo che si gode la sua preda dopo una lunga e faticosa sessione di caccia!

Cambi di dieta

I cani sono animali abitudinari, e il loro apparato digerente ha bisogno di tempo per abituarsi del tutto a una nuova dieta. Per questa ragione, qualora voleste modificarla, vi invitiamo a farlo nel modo più graduale possibile per evitare cambi troppo bruschi.

Una buona idea consiste generalmente nel cominciare con pasti contenenti gran parte del vecchio cibo e solo una minima parte del nuovo, testando la reazione di Fido per un paio di giorni; quando si sarà adattato si potrà proseguire con una proporzione man mano più equa tra cibo vecchio e nuovo e aumentare progressivamente la quantità di quest’ultimo.

Se il cambio di dieta avviene tra alimenti con ingredienti o preparazioni simili la transizione potrebbe avvenire più facilmente, ma raccomandiamo comunque cautela e pazienza, soprattutto se il vostro cane ha lo stomaco particolarmente delicato.

Snack ed eccezioni

un cane si abbevera da una ciotola di metallo

Non c’è niente di male se di tanto in tanto date uno snack al vostro cucciolo, magari per premiare il suo comportamento o festeggiare un’occasione speciale. È però importante evitare di esagerare, perché l’apporto calorico di un singolo snack può essere eccessivo e dannoso per la sua salute, rivelandosi insomma tutt’altro che un premio.

Scegliete sempre gli snack a basso contenuto di zuccheri e carboidrati e limitatene il numero, ribilanciando eventualmente l’intera dieta se vi accorgete di avergliene dati troppi. Se sono troppo grandi, rompeteli in pezzi più piccoli da distribuire più facilmente.

Una buona opzione in questo senso è rappresentata da frutta e verdura, che oltre a contenere poche calorie fa attivamente bene all’animale: anche dei semplici pezzetti di mela o carota possono rappresentare per lui degli spuntini golosi quanto quelli industriali, e probabilmente più salutari.

Cibi da evitare

un carlino nero fissa una torta posta su un tavolo

Come abbiamo accennato all’inizio, sapere cosa non dare al vostro cane è importante quanto sapere cosa dargli e questo vale in particolare se decidete di fargli fare una dieta casalinga. Il minimo che possiate fare è informarvi ad esempio su quali siano le verdure e i frutti tossici per lui.

Eccovi qualche altro alimento da cui farlo stare alla larga:

  • Cioccolato: nonostante i cani ne amino il profumo, esso è tossico per loro.
  • Dolciumi di ogni altro tipo: gli zuccheri in eccesso fanno male ai cani, che tra l’altro non sono in grado di percepire il sapore dolce.
  • Aglio e cipolla: le cipolle in particolare sono altamente tossiche, arrivando fino a provocare anemia.
  • Agrumi: frutti come limoni, arance e pompelmi possono causare vomito, diarrea e nel peggiore dei casi anche danni al sistema nervoso centrale.
  • Latte e lattosio: alcuni cani sono intolleranti al lattosio e hanno problemi di digestione come vomito o diarrea se ne assumono.
  • Impasti crudi contenenti lievito: se è vero che un pezzetto di pane difficilmente farà male a Fido, gli impasti crudi sono assolutamente da evitare. La lievitazione può sprigionare infatti del gas nel suo apparato digerente, che può subire anche danni seri.
  • Cibi grassi: disturbi come la pancreatite sono associati all’assunzione di cibi particolarmente grassi, che sono quindi da evitare.
  • Cibi salati: nonostante il sale sia un elemento importante per la dieta del cucciolo, nel caso di cani con problemi ai reni o al fegato bisogna tenere sotto controllo il suo consumo.

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