Avvelenamento da mercurio nel cane, ecco cosa bisogna sapere

L'avvelenamento da mercurio nel cane è una condizione grave e pericolosa. Ecco cosa sapere e come comportarsi perr il bene di Fido

L’avvelenamento da mercurio nel cane per fortuna oggi è piuttosto raro, ma è importante conoscerne le cause e sapere come agire nel caso in cui si presentasse. Non è una patologia vera e propria, ma il risultato del contatto prolungato con prodotti e sostanze che contengono questo metallo pesante.

Oggi non è un tipo di intossicazione così diffuso mentre un tempo era molto più frequente, perché si usavano molti prodotti che contenevano mercurio. Può essere acuto o cronico, in ogni caso l’avvelenamento da mercurio nel cane si manifesta con dei sintomi ben precisi che, purtroppo, emergono quando già la sostanza si è accumulata nell’organismo. Proprio perché asintomatico è da considerare gravissimo: Fido può accumulare mercurio nell’organismo anche per anni prima di mostrare dei sintomi. E a quel punto gli organi sono già compromessi e possiamo fare ben poco.

Cane mangia mercurio: come è possibile?

cane bianco e piccolo

L’avvelenamento da mercurio nel cane non è così frequente ma è comunque una possibilità. Questo metallo è presente in natura in diverse forme e in ogni caso troppo mercurio nel corpo del cane può danneggiare le pareti interne del tubo digerente e della cavità addominale, provocando lesioni e infiammazioni. Può provocare anche lesioni del sistema nervoso centrale (midollo spinale e cervello) e dei reni.

Fido è un gran curiosone, lo sappiamo bene. Conosciamo la sua voglia di scoprire tutto ciò che lo circonda, ma purtroppo questo talvolta può metterlo nei guai. Molto spesso l’avvelenamento da mercurio nel cane si deve all’ingestione di oggetti che contengono questo metallo pesante. Si tratta di cose banali come lampadine fluorescenti, vernici al lattice, batterie a bottone. Anche il pesce contiene quantità elevate di mercurio, soprattutto il tonno e ancor di più quello in scatola, che dovremmo assolutamente evitare. Ci sono casi di avvelenamento da mercurio che hanno cause diverse. Tanto per fare un esempio, quello nel suolo, nelle acque contaminate o persino nei vapori della combustione di petrolio o gas. 

La buona notizia è che oggi il mercurio è molto più raro rispetto a prima. Vengono usati nella maggior parte dei casi materiali sostitutivi che non hanno lo stesso potenziale tossico per i cani (e per noi umani).

Sintomi di avvelenamento da mercurio nel cane

cane randagio di taglia grande

L’avvelenamento da mercurio nel cane è tanto grave per un motivo specifico: i sintomi nella maggior parte dei casi non si manifestano subito. A volte arrivano davvero molto tardi, perfino dopo anni, e a quel punto ormai l’organismo di Fido è compromesso e c’è ben poco da fare. È il motivo per cui si diagnostica principalmente in cani adulti che nel tempo hanno accumulato grandi quantità di mercurio nell’organismo, subendone silenziosamente i danni. I sintomi possono essere tanti e molti diversi tra loro, come:

  • Dolore addominale;
  • Comportamento anormale e masticazione compulsiva;
  • Ansia;
  • Cecità;
  • Convulsioni;
  • Danni ai reni;
  • Mancanza di coordinamento;
  • Perdita di sensibilità nelle zampe;
  • Nervosismo;
  • Tremori;
  • Vomito con tracce di sangue;
  • Diarrea acquosa e sanguinolenta.

Sono tutti sintomi riconducibili a diverse forme di avvelenamento. Il problema è che quando emergono e si aggravano vuol dire che il cane è in pericolo di vita.

Che succede se Fido ingerisce mercurio

cucciolo di colore nero

L’ingestione di mercurio provoca danni a lungo termine. L’avvelenamento, perciò, si traduce nella comparsa di alcune patologie che purtroppo sono irreversibili. Prima di tutto parliamo delle infezioni delle vie urinarie, perché il mercurio si accumula nei reni in quantità tali da non riuscire a smaltirli. Si solidificano e calcificano fino a formare calcoli renali talmente piccoli che è impossibile visualizzarli perfino nelle ecografie. I calcoli diventano visibili dopo qualche tempo, quando si ingrossano e impediscono ai reni di funzionare bene, ma prima provocano infezioni come la cistite. Fido ha visibilmente difficoltà nel fare pipì e in più ne fa poca e con tracce di sangue.

I reni sono organi estremamente delicati e le infezioni del tratto urinario, peggiorando possono portare a insufficienza renale. A questo punto i reni hanno smesso definitivamente di funzionare e per Micio iniziano i problemi veri e propri. Quando il cane ha l’insufficienza renale beve tantissima acqua, di conseguenza inizia anche a fare più pipì ma al contempo i reni non filtrano le tossine dall’organismo e queste si accumulano. Così Fido vomita spesso, ha la nausea ed è inappetente e perde peso a vista d’occhio. Con il progredire della malattia può manifestare anche altri sintomi quali ulcere nella bocca, pallore delle mucose, anemia, alitosi, aumento della pressione arteriosa. L’avvelenamento da mercurio può anche influire sull’insorgere di disturbi della tiroide nel cane, principalmente ipotiroidismo.

Cosa fare in caso di avvelenamento da mercurio

cane bianco di taglia grande

Se sospettiamo che il cane sia stato esposto al mercurio dobbiamo immediatamente informare il veterinario. Il medico prima di tutto fa un esame fisico completo, controllando i riflessi del cane e tutti i parametri vitali (temperatura corporea, frequenza respiratoria, pressione sanguigna e polso). Successivamente esegue degli esami specifici come analisi delle urine, emocromo completo e analisi chimica del sangue, emogasanalisi e colture fecali. Quando possibile può anche eseguire una biopsia renale per ottenere un piccolo campione di tessuto da esaminare al microscopio. Di solito vengono eseguite anche radiografie, TAC, risonanza magnetica e ultrasuoni dell’addome e del cervello per vedere fino a che punto è arrivato il danno. Se il veterinario sospetta danni al sistema nervoso centrale, esegue anche un elettroencefalogramma.

Per verificare se vi sia o meno un accumulo di mercurio nell’organismo di Fido, inoltre, il veterinario può servirsi di un esame chiamato mineralogramma. Per eseguirlo preleva un piccolo campione di pelo dal cane e lo analizza con uno strumento che si chiama spettrofotometro, così verifica la quantità di minerali in essi contenuti. Se dall’esame si attesta che il cane ha elevati livelli di mercurio nell’organismo, il veterinario può procedere con il trattamento. La cura non è per l’avvelenamento in sé, piuttosto volta ad eliminare le patologie che ha provocato nel cane. In questa situazione si devono eliminare assolutamente tutte le possibili fonti di mercurio, cominciando dall’alimentazione del cane.

Si può curare l’avvelenamento da mercurio nel cane?

Purtroppo la diagnosi di avvelenamento da mercurio nel gatto non è affatto una buona notizia. A questo punto il metallo pesante ha danneggiato in modo irreversibile i reni e anche il sistema nervoso di Fido e per questo non possiamo fare nulla. Il veterinario può provare una sorta di terapia di supporto, somministrando al cane del carbone attivo per assorbire il mercurio presente nell’organismo. Tornano utili anche vitamina E e  selenio oppure un trattamento chelante, che però non ha alcun effetto se i reni sono ormai del tutto compromessi. Non esiste una cura vera e propria per un avvelenamento grave come quello da mercurio e in molti casi purtroppo è fatale per i quattrozampe. Quel che possiamo fare è cercare di prevenirlo garantendo al nostro cane un’alimentazione sana ed evitando di metterlo a contatto con prodotti che contengano grandi quantità di questo metallo.

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