Labradoodle mini e gigante: caratteristiche fisiche e differenze

È una questione di dimensioni e di cure. I cani di piccola taglia, infatti, necessitano di cure leggermente diverse da quelle dei cani giganti. Mettiamo a confronto il Labradoodle mini e il gigante per capire di cosa hanno bisogno e se noi siamo i proprietari ideali per soddisfare tutte le loro esigenze.

L’adozione, infatti, è un atto di amore ma anche di responsabilità nei confronti di un essere vivente che dipende in tutto e per tutto da te e che merita di essere accudito come si deve. Prima di farti trascinare dall’entusiasmo di acquistarlo, quindi, sii certo di avere tutte le risorse – sia economiche che emotive – per farlo sentire parte della famiglia a tutti gli effetti.

Indice

Labradoodle mini e gigante: due incroci a confronto

Il carattere di queste due razze

Labradoodle mini e gigante, problemi di salute

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Labradoodle mini e gigante: due incroci a confronto

Partiamo dall’elemento di distinzione. Sia il Labradoodle mini che quello gigante sono il risultato di un incrocio con il Labrador Retriever, ma nel primo caso quest’ultimo si è accoppiato con un Barboncino, nel secondo con un Barbone.

Le caratteristiche fisiche sono versatili, dato che non esiste un vero e proprio standard di razza (quantomeno in Europa). Le zampe hanno la stessa lunghezza e robustezza delle razze originarie. Sono muscolose e forti, ma proporzionate alla dimensione del corpo. Quest’ultimo è ben proporzionato e sviluppato, anche se ben nascosto dal mantello particolarmente spesso e riccio che questa razza – in tutti i casi – prende da Barbone o Barboncino.

Non esistono standard di razza nemmeno su peso e altezza del Labradoodle mini o gigante. Viste le razze da cui nasce l’incrocio, si tratta comunque di un cane di piccola taglia nel primo caso e media o grossa taglia nel secondo. Molto dipende quale sia la razza predominante: se il Labrador o il Poodle. Lo stess discorso va le per il peso.

La testa è ben proporzionata rispetto al corpo. Il muso è tipico del Barbone/Barboncino. Le orecchie sono un mix fra le due razze: la forma è quella del Labrador, ma il pelo che le ricopre non può non far pensare al Poodle. Nel complesso, grazie alla sua fisicità, appare dolce e tenero. Non è un caso che venga soprannominato “orsacchiotto”. La coda è lunga e tende a essere leggermente arrotolata verso l’alto.

Il mantello è spesso e più o meno riccio, nonostante non presenti una muta intensa come nella maggior parte dei cani. Può essere sia lungo che corto, morbido o ispido. La sua struttura è fitta e trattiene anche i peli morti. Anche le caratteristiche cromatiche sono riconducibili alle razze di origine. Seppur non ci siano standard nemmeno da questo punto di vista, i colori possibili sono: nero, marrone, crema e grigio

I cuccioli di Labradoodle mini e gigante

I cuccioli di Labradoodle mini e gigante mostrano il proprio temperamento sin dalle prime settimane di vita. Fondamentale, per esaltare le naturali caratteristiche comportamentali di questo cane o arginare le instabilità degli esemplari frutto di un allevamento selettivo scorretto, è sottoporli a una corretta socializzazione.

Come per tutti i cuccioli, da non sottovalutare (tantomeno saltare) è la prima visita dal veterinario e la pianificazione dei vaccini. Solo così potremo rendere il cane pronto a uscire per le proprie passeggiate quotidiane senza incorrere in inutili rischi di salute. Il sistema immunitario del cane ancora piccolo, infatti, deve finire di svilupparsi ed è particolarmente delicato.

Il carattere di queste due razze

Il temperamento del Labrador Retriever è meraviglioso. Si tratta di amici a quattro zampe estremamente empatici, leali e fedeli. Non a caso fanno parte delle razze che vengono addestrate per la caneterapia. A fare la differenza, invece possono essere il Barboncino o il Barbone.

Il Labradoodle mini è un vero vulcano, brillante e intelligente, giocoso e turbolento. Ecco perché è importante che segua i corsi di addestramento per cuccioli. Questi cani è fondamentale che seguano una corretta socializzazione, così che possano mettere a frutto le loro qualità nel modo migliore e arginare invece i propri ‘difetti’. Più pacato è il gigante, anche se ha comunque bisogno di essere addestrato e di incanalare le proprie energie in eccesso. Entrambi fanno parte delle razze di cani adatte ai bambini.

Tuttavia i Labradoodle mini potrebbero ereditare dai Barboncini la diffidenza nei confronti di coloro che non conoscono ed essere protettivi se ci sono altri esemplari di cani (o gatti nelle vicinanze). Tutto può essere facilmente arginato con l’ausilio di un etologo esperto e un corso mirato.

Labradoodle mini e gigante, problemi di salute

I Labradoodle mini o giganti godono di una salute più o meno buona a seconda di chi siano i loro genitori. Se hanno un pedigree è più facile risalire a eventuali predisposizioni, altrimenti non è possibile determinarlo. Fondamentale è uno screening preliminare, prima dell’accoppiamento. Così si possono evitare displasia dell’anca e del gomito, l’atrofia progressiva della retina e problemi alle articolazioni.

Il mantello che richiama quello del Barbone o del barboncino, non particolarmente soggetto alla normale muta, può determinare problemi dermatologici. Il muso, più stretto rispetto a quello del Labrador, può avere una fisionomia che provoca una malocclusione mandibolare (con conseguenti problemi ai denti).
Quello che fa la differenza è la dimensione del loro stomaco e l’alimentazione che devono seguire.

Nel caso del mini, lo stomaco è più piccolino e, per una corretta digestione, è meglio sottoporre a Fido pasti più frequenti ma non troppo abbondanti. Nel caso del gigante la digestione è più semplice, ma bisogna fare attenzione alla torsione gastrica: una predisposizione che accomuna tutti i cani di taglia grande.

Le razioni giornaliere del cibo devono essere tenute sotto controllo. Il Labradoodle, esattamente come il Labrador, tende all’obesità. Fondamentale, quindi, è associare a una dieta sana e bilanciata una corretta attività fisica.

I pasti devono anche essere commisurati all’età e allo stile di vita del cane, l’importante è che contengano tutti i nutrienti necessari allo sviluppo e al mantenimento e che siano preparati con ingredienti di ottima qualità e sempre freschi. Anche la qualità del cibo per cani acquistato in negozio fa la differenza: deve essere di una marca ottima e adatto a cani di taglia medio-grande.

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Quando si tratta del benessere del nostro amico a quattro zampe, la paura di commettere degli errori è costante. Se si è un proprietario responsabile, le domande sono all’ordine del giorno e trovarne risposta non è solo un dovere ma anche un diritto.

Come gestire la toelettatura?

Il pelo del Labradoodle, mini e gigante, può variare a seconda della razza dominante. Tuttavia necessita di una cura attenta e approfondita. Il manto è folto e spesso, va spazzolato un giorno sì e un giorno no così da evitare la formazione di eventuali nodi.

Questa è una pratica quasi sempre sufficiente per la pulizia del pelo, se però è necessario fare un bagno è importante usare uno shampoo pensato appositamente per i cani. Inoltre è importante monitorare orecchie, bocca e zampe. Sono le zone dove lo sporco si insidia più facilmente e che vanno trattate all’occorrenza. In questo modo si evitano fastidiosi e pericolose infiammazioni.

Labradoodle mini e gigante, quanto costano?

Il prezzo di un esemplare cucciolo di questa razza è medio-alto. Si muove in un range che va dagli 800 ai 2000 euro. L’oscillazione dipende dai genitori dei cuccioli e dal loro pedrigree. Dipende anche da quanto accurato sia stato l’allevamento selettivo del cane e dallo stato di salute del singolo cane. Fondamentale, vista anche la spesa che può essere sostenuta, è affidarsi a un allevamento riconosciuto e certificato.

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