Lhasa Apso: tutte le curiosità su questo cane piccolo ma resistente

Avete mai sentito parlare del Lhasa Apso? Originario del Tibet, pensate che i monaci lo consideravano una creatura importantissima!

Il Lhasa Apso è un cagnolino piccolo ma resistente, con un bellissimo mantello e dalle origini antiche. Proviene infatti dalle montagne tibetane, dove era molto apprezzato dai monaci con i quali viveva in tutta serenità.

Questo ci fa già comprendere come sia il suo carattere che da una parte è docile e mansueto, ma dall’altra nasconde un animo da vero guerriero. Nonostante le dimensioni è, infatti, un quattro zampe coraggioso e molto protettivo nei confronti della casa e della famiglia!

Curiosi di conoscere meglio il Lhasa Apso? Scopriamo di più su questo fedele compagno di vita, sulle cure di cui ha bisogno. Tutto per il suo benessere!

Indice

Lhasa Apso, un cagnolino piccolo ma resistente

cagnolino a pelo lungo

Come anticipato, il Lhasa Apso è un cagnolino di piccola taglia e anche per tale ragione molto apprezzato dalle famiglie e da chi in generale vive in appartamento. Non ha bisogno di grandi spazi per essere felice ma comunque non disdegna i momenti di gioco all’aria aperta, essenziali per dar libero sfogo alle sue energie.

Non lasciatevi ingannare dall’aspetto piccino e grazioso, perché il Lhasa Apso nasconde un corpicino forte e resistente sotto il suo lungo mantello, ha zampe robuste e in generale caratteristiche che gli consentono di sopportare bene anche le basse temperature.

Un musetto buffo e simpatico, con un pelo lungo anche sul muso che gli conferisce quell’aria “baffuta” che tanto piace agli appassionati di questa razza. Sono solo alcune delle caratteristiche più amate del Lhasa Apso, un cagnolino tutto da scoprire!

Carattere e temperamento del Lhasa Apso

cagnolino su una panchina

Ma se l’aspetto è adorabile, il carattere e il temperamento non sono da meno. Il Lhasa Apso è tendenzialmente un cagnolino calmo e placido, che vive serenamente in casa insieme alla famiglia, anche con i bambini (non troppo piccoli). Adora giocare e fare lunghe passeggiate, ma non disdegna i momenti dedicati al relax sul divano insieme al padroncino.

Attenzione però, perché questo cagnolino possiede anche un altro lato del carattere di cui tenere conto. Si dice che sia un cagnolino molto simile ai gatti in tal senso, perché ama le coccole ma non in modo eccessivo, perché è territoriale e guarda con sospetto la presenza di estranei in casa e anche perché, come se non bastasse, riesce a essere piuttosto indipendente. Ama la compagnia certo, ma senza essere invadente e allo stesso modo non vuole che le persone siano invadenti con lui.

Come prendersi cura di un Lhasa Apso

cagnolini al parco

Prendersi cura di un Lhasa Apso non è difficile, basta conoscere le basi e le sue esigenze specifiche. Pensiamo ad esempio alla predisposizione alla displasia dell’anca (tipica anche dei cani di taglia grande), problema articolare a cui prestare attenzione evitando che faccia salti o movimenti eccessivi. Ci sono anche problemi ereditari legati al metabolismo e ai reni principalmente, tutte cose che dipendono dalla razza in sé

In generale consideriamo sempre che una routine regolare di visite dal veterinario sin da cucciolo è essenziale se vogliamo tenere sotto controllo la salute. Al minimo sospetto di un sintomo o un problema, rivolgiamoci immediatamente a un bravo professionista! Con le giuste cure, anche per quanto concerne l’alimentazione e lo stile di vita, questo cagnolino può vivere mediamente fino a 15-17 anni, perciò è piuttosto longevo.

Toelettatura e cura del pelo

cane col pelo lungo

Se di cure parliamo, non possiamo dimenticare quelle relative al mantello! Nel caso del Lhasa Apso, ricordiamo che si tratta di un cagnolino a pelo lungo, liscio e pesante, che si allunga anche sul muso e all’altezza degli occhi conferendogli la tipica aria “baffuta” che tanto piace agli estimatori della razza.

Ecco perché sin da cucciolo va abituato alle normali operazioni di toelettatura, perché gli occorrono spazzolature regolari e frequenti per mantenere il mantello in salute. Specialmente da adulto, il Lhasa Apso ha il pelo molto lungo perciò dobbiamo pettinarlo e spazzolarlo ogni giorno, così da eliminare ogni accenno di grovigli che nel tempo possono diventare un problema.

Se non sapete da dove cominciare, rivolgetevi all’allevatore o a un toelettatore professionista, in modo da carpire ogni segreto della toelettatura, scegliendo gli strumenti più adatti. Tra questi, ad esempio, può tornare utile una crema o un balsamo per ammorbidire il mantello in fase di spazzolatura, che sia ovviamente adatta ai cani (mai usare prodotti per il consumo umano!). Tornano utili anche i bagnetti almeno una volta al mese, ma chiedete consiglio a un professionista per conoscere le giuste tempistiche e i prodotti adatti al cagnolino.

Curiosità sul Lhasa Apso

cane che gioca con la pallina

Basta leggere il suo nome per lasciarsi incuriosire da questo adorabile cagnolino! Considerate che la razza canina proviene dal Tibet ed esisteva già nel V secolo a.C.. Da sempre è considerato un cane importante per i monaci tibetani, quasi “spirituale”, una creatura da proteggere e che al contempo protegge la comunità. La tradizione vuole persino che sia la reincarnazione del Dalai Lama stesso. Mica poco!

Altre curiosità sul Lhasa Apso? Il nome deriva dalla lingua tibetana e significa “cane barbuto di Lhasa”. Secondo un’altra traduzione, invece, potrebbe far riferimento alla parola rapso con la quale si indica la capra tibetana, forse per l’aspetto simile del mantello. Si dice che derivi dall’incrocio tra il Tibetan Terrier e altre razze canine, in ogni caso il cagnolino per come lo conosciamo oggi con lo standard indicato dalla FCI è giunto in Occidente in epoca relativamente vicina (si parla degli anni ’30 del secolo scorso.

Ultime curiosità: questo è un cagnolino che abbaia molto (e anche forte) e inoltre russa sempre quando dorme!

Lhasa Apso, molte persone ci hanno chiesto anche:

Quanto costa un cucciolo di Lhasa Apso?

Per un cucciolo di questa razza canina possiamo spendere intorno ai 1.200 euro ma, come sempre, la cifra dipende anche dal tipo di esemplare (se è da riproduzione o da esposizione). Rivolgetevi sempre ad allevatori professionisti consultando il sito dell’ENCI.

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