Perché i cani attaccano quando mangiano?

Non è raro vedere i cani che attaccano il padrone quando mangiano ma è un comportamento sbagliato che va corretto. Ecco come fare

Spesso i nostri amati amici a quattro zampe hanno comportamenti strani e per cui non riusciamo a trovare una spiegazione come quando, ad esempio, i cani attaccano quando mangiano, in un momento che dovrebbe essere piacevole e di assoluta tranquillità.

Quando parliamo di cani dobbiamo sempre partire da un unico presupposto: ogni comportamento o reazione ha una ragione, anzi talvolta anche più di una.

I cani non si comportano in modo aggressivo perché vogliono farci del male, non è nella loro natura attaccare gli esseri umani e quando succede è perché evidentemente c’è qualcosa nel nostro atteggiamento che li disturba.

Nel caso del cibo il discorso si amplia perché i nostri piccoli pelosi hanno un rapporto molto particolare con il momento del pasto, retaggio dei loro antenati lupi e della vita in branco.

Cerchiamo di capire, allora, perché i cani attaccano quando mangiano e cosa possiamo fare per correggere questo comportamento che a lungo andare potrebbe diventare molto pericoloso.

Perché i cani attaccano quando mangiano

cane che non fa avvicinare nessuno alla ciotola

I cani attaccano il padrone quando mangiano dimostrano di avere un comportamento molto aggressivo e preoccupante ed esistono delle ragioni ben precise di tale reazione.

Da una parte è un comportamento provocato da stimoli esterni che in qualche modo scatenano paura nei nostri amici a quattro zampe.

Significa che in quel momento i cani per qualche ragione si sentono minacciati e reagiscono di conseguenza per proteggersi.

Dall’altra parte spesso i comportamenti negativi dei nostri cani sono influenzati da quelli del padroncino o più in generale delle persone con cui interagiscono.

Tanto per fare un semplice esempio, quando sentiamo parlare di aggressioni di cani ai bambini non siamo di fronte a un comportamento scaturito da un’antipatia degli animali verso i nostri piccoli.

Piuttosto i cani reagiscono a certi movimenti e azioni che i bambini compiono in totale buona fede, semplicemente perché non conoscono ancora il modo giusto per trattare gli animali.

Ecco allora che gli tirano la coda oppure afferrano con forza il pelo e le orecchie, o ancora gli saltano addosso e gli mettono le dita sugli occhi o sul muso.

Sono tutte azioni che, per quanto innocenti, da ciascun cane vengono recepite con fastidio e lo portano a reagire negativamente, anche mordendo e facendo del male ai piccoli.

Come il nostro comportamento influenza quello dei cani

cane che vuole mangiare

Spesso se i cani attaccano i padroni quando mangiano è una questione di cattive abitudini del padroncino.

Anche qui possiamo fare un esempio molto semplice, probabilmente il più frequente: il cane mangia un osso e ringhia se qualcuno si avvicina.

In questo contesto dovremmo evitare di avvicinarlo e neanche sognarci di togliergli l’osso dalla bocca.

Molti padroncini fanno l’errore non solo di avvicinarsi al cane ma anche di puntare lo sguardo su di lui e rispondere con un atteggiamento di sfida.

È naturale che il cane così facendo associ una sensazione negativa al momento del pasto e dipende solo ed esclusivamente dal comportamento del suo padrone.

Ma anche dal fatto che questi non riesce a decifrare i segnali del suo comportamento e reagisce in maniera del tutto sbagliata.

Cani attaccano quando mangiano: una questione di “branco”

lupi antenati dei cani

I cani che attaccano quando mangiano spesso sono influenzati dall’antico retaggio del branco, quindi reagiscono con aggressività per una pura questione gerarchica.

Diciamo pure che in questo caso la gerarchia del branco porta Fido ad assumere un atteggiamento possessivo e quasi ossessivo nei confronti del cibo.

Il cane è un diretto discendente del lupo e, come tale, vivono in lui una serie di caratteristiche riconducibili agli antenati selvatici.

Nel branco il primo a mangiare è sempre il capobranco, quindi il lupo più grosso e forte che è visto dagli altri membri come il leader a cui far riferimento.

Il capobranco mangia per primo perché a lui sono riservate le parti migliori della preda, come gli organi, e questo comportamento non fa altro che sottolineare la sua dominanza nei confronti degli altri lupi.

Quando lui finisce il suo pasto tutti gli altri membri del branco si fiondano insieme sulla preda, o meglio su quel che ne rimane.

In pratica ne mangiano gli avanzi e il momento del pasto diventa una vera e propria lotta per la sopravvivenza.

Non possono sapere con esattezza quando potranno mangiare di nuovo e per questo cercano di accaparrarsi più cibo possibile. È solo per non morire di fame!

Questo comportamento è istintivo nei lupi ma lo è anche nei cani che attaccano il padrone quando mangiano.

Dipende dal fatto che in quel momento vedono il padrone come una minaccia e temono istintivamente che questi gli voglia portare via il cibo.

Segni di aggressività e possessività nei cani

cane che ringhia

I cani che attaccano quando mangiano diventano aggressivi anche nei confronti del proprio padroncino e lanciano dei segnali ben precisi che ci devono far capire che non è assolutamente il momento giusto per avvicinarci.

Ci sono quelli che mostrano i denti e iniziano a ringhiare, quelli che iniziano a fissare il padrone con la testa bassa e irrigidiscono il corpo.

E poi, nei casi più gravi e pericolosi, questi segnali si traducono in un vero e proprio attacco in cui si protraggono in avanti per azzannare la mano della persona che hanno davanti.

Cani che attaccano quando mangiano: cosa fare

Per risolvere questo spiacevole problema dobbiamo ripristinare l’ordine gerarchico all’interno del branco-famiglia.

I cani sono animali dominanti e come tali tendono istintivamente a prendere il sopravvento sugli altri membri della famiglia.

Perciò dobbiamo esser noi a imporci come “capobranco”, dimostrando di essere dominanti nel nostro ambiente domestico.

I cani devono imparare, insomma, che in casa comandiamo noi e non viceversa e che devono rispettarci in quanto padroni ma devono anche rispettare gli altri membri della famiglia e non vederli come minacce.

Ciò presuppone un altro punto fondamentale: non dobbiamo essere aggressivi né porci con un atteggiamento di sfida nei confronti del nostro cane.

Questo non fa altro che scatenare la sua reazione negativa e se vogliamo insegnargli qualcosa dobbiamo sempre servirci del rinforzo positivo.

Cerchiamo, dunque, di fargli associare all’esperienza del pasto una sensazione positiva e non una negativa dalla quale debba difendersi.

Educare i cani sin da cuccioli

cane davanti alla ciotola del cibo

L’educazione del nostro cane dovrebbe iniziare sin da quando è cucciolo e anche il momento del pasto deve avere delle regole ben precise.

Sarebbe meglio che il piccolo assistesse alla preparazione della pappa insegnandogli a stare buono e seduto in attesa di avere la sua porzione.

La pappa va data sempre nelle giuste quantità e dobbiamo fare in modo che Fido non mangi mai troppo velocemente. Se accade ciò è meglio dividere i pasti in razioni più piccole.

Il cucciolo deve imparare a non fiondarsi nella ciotola mentre la teniamo ancora in mano, deve restare seduto e aspettare il nostro comando per avvicinarsi al cibo.

Spesso i cani attaccano quando mangiano se ci sono in casa altri animali, cosa che li potrebbe mettere a disagio e farli sentire “in pericolo” di restare digiuni.

Ecco perché è importante che i cani che convivono nella stessa casa mangino in stanze separate ma tutti nello stesso momento. In questo modo non scateneremo alcuna rivalità.

Un altro piccolo consiglio riguarda la fine del pasto. Anziché lasciare la ciotola per terra è meglio toglierla una volta che il cucciolo ha finito la sua pappa.

In più possiamo abituarlo alla nostra presenza mentre mangia standogli accanto e dandogli ogni tanto un piccolo premio direttamente nella ciotola.

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