Cane che ringhia: perché lo fa, come interpretarlo e cosa fare

Il cane ringhia contro di voi o altri cani? Non capite perché lo fa, né come calmarlo? Ecco le risposte a tutte le vostre domande

Osservare un cane che ringhia non è qualcosa di tanto eclatante. Insomma, sarà capitato a tutti di ritrovarsi davanti a un cucciolo o un adulto che mostra i denti, come ad apparire “minaccioso”.

Quel che spesso dimentichiamo è che il ringhio fa parte di un linguaggio più complesso ed è uno strumento che i quattro zampe utilizzano per comunicare qualcosa di ben preciso. Paura, disagio, ma non solo.

Cerchiamo di analizzare nel dettaglio la situazione: un cane che ringhia è sempre un’immagine negativa? Dobbiamo sopprimere questo comportamento o c’è altro da conoscere? Ecco cosa sapere e come comportarsi.

Indice

Perché un cane ringhia

cane che somiglia a un lupo

Quando un cane ringhia vuol dire che ci sta comunicando qualcosa che per lui è importante. È ben diverso dai motivi che portano i cani ad abbaiare, perché il ringhio di per sé esprime quasi sempre un disagio o un fastidio. È quindi molto importante trattare con molta cautela un cane che ringhia perché non sarebbe strano se attaccasse, anche se si tratta del cucciolo più dolce del mondo.

Il ringhio per un cane è una forma di comunicazione, come per noi la parola. Il nostro quattro zampe non è in grado di dirci quando è infelice o si sente a disagio, perciò sfrutta altri codici e altri linguaggi per comunicare con noi. Lo fa con il proprio corpo, quando ad esempio tira le orecchie all’indietro o ci fissa negli occhi, così come quando mette la coda tra le gambe o mostra i denti. Cogliere tutti questi “indizi” e imparare a interpretarli nel modo giusto è l’unica strada per comprendere davvero cosa Fido ci vuole comunicare e, di conseguenza, per rispondere alle sue esigenze e ai suoi bisogni.

Cane che ringhia ai padroni

cane anziano che ringhia

Chi accudisce un cane sa che non ringhia soltanto agli estranei, anzi non è affatto raro che lo faccia proprio nei confronti del proprio padroncino. Ma perché si comporta così, proprio con la persona che si prende cura di lui e gli dona tanto amore? Le ragioni possono essere diverse e vale la pena conoscerle.

Innanzitutto c’è il caso della cagnolina che è diventata mamma da poco, quindi impegnata ad accudire i propri cuccioli nutrendoli e proteggendoli dalle minacce esterne. Ecco, anche se potrebbe sembrare strano la cagnetta potrebbe ringhiare non appena il padroncino si avvicina ai piccoli: è una semplice reazione istintiva che nulla ha a che fare con la mancanza di amore o affetto nei confronti del proprio umano del cuore. Semplicemente non vuole che qualcuno li tocchi.

Un cane può ringhiare ai padroni per puro istinto di protezione, dunque. E questo comportamento non ha a che vedere soltanto con la cucciolata, ma in generale con gli oggetti a cui tiene particolarmente. Il caso più comune è quello del cane che ringhia quando qualcuno si avvicina alla sua ciotola, cosa che in effetti appare incomprensibile se lo fa con il padroncino che di solito gliela riempie di pappa. Eppure anche in questo caso è semplice istinto di protezione, un po’ come se “temesse” che la persona gli tolga il nutrimento.

Che si tratti di cuccioli, di ciotole o anche solo del suo giocattolo preferito, se il cane ringhia appena vi avvicinate dovete subito fermarvi. Aspettate che sia lui stesso, una volta calmatosi, ad aprirsi nei vostri confronti dandovi il “permesso” di toccare ciò che prima non potevate neanche avvicinare.

Cane ringhia ai bambini

cane che ringhia a qualcuno

Quando osserviamo un cane che ci ringhia contro, la prima reazione (più che naturale) è pensare che ce l’abbia con noi. Come se avessimo fatto qualcosa che, in qualche modo, lo abbia messo a disagio o gli abbia arrecato un fastidio. Questa considerazione non è del tutto errata e i casi visti finora lo dimostrano, ma non possiamo generalizzare e, scavando a fondo, potrete vedere che c’è un’altra ragione per cui un cane ringhia: la paura.

Il cane che ha paura di qualcosa deve trovare il modo per comunicare questo sentimento, una sensazione orribile che non si differenzia molto da quella che proviamo noi bipedi. La paura nei cani può avere radici profonde, spesso legate ad esperienze negative vissute nei primi mesi di vita. Basti pensare ai cani maltrattati da persone senza cuore, che non gli hanno saputo dare tutto l’affetto e il rispetto di cui avevano bisogno.

Per questo motivo il cane può ringhiare al proprio padrone, specialmente se è stato adottato da poco, così come ai bambini. Cani e bambini non vanno necessariamente d’accordo, sebbene ci siano razze di cani baby sitter maggiormente predisposte al contatto con i “cuccioli umani”. Fido potrebbe reagire male la prima volta che incontra un bimbo, incontro che potrebbe renderlo parecchio nervoso, farlo sentire minacciato.

Ecco perché è fondamentale (non smetteremo mai di dirlo) che i genitori educhino i propri figli al rispetto degli amici a quattro zampe. I cani non sono giocattoli, hanno un linguaggio e una visione del mondo che bisogna conoscere a fondo prima di interagirvi. E non dobbiamo assolutamente metterli a disagio o spaventarli!

Cane che ringhia ad altri cani

cane ringhia contro un altro cane

La mancata socializzazione del cucciolo non ha conseguenze soltanto sull’interazione con le persone, ma anche con quella che coinvolge altri cani. Da una parte è vero che Fido potrebbe trovarsi parecchio a disagio con qualcuno che non ha mai visto, persino con i suoi conviventi, ma dall’altra dovrebbe aver acquisito la capacità di comunicare con i propri simili.

Non sempre è così, specialmente nei casi di cani che hanno sempre vissuto in casa e che non hanno mai avuto contatti con altri animali. Questa cosa è possibile? Sì, e ci dispiace ammetterlo ma nella gran parte dei casi succede perché i padroncini non hanno dato il giusto contributo all’educazione del cane. Un cane che ringhia ad altri cani potrebbe avere timore di loro, vederli come una minaccia da cui fuggire a gambe levate.

La buona notizia è che questo comportamento non è sempre legato a traumi, senso di paura o mancata socializzazione. Chi è abituato ai cani sa perfettamente che spesso ringhiano l’uno contro l’altro quando sono eccitati e vogliono giocare, perciò il ringhio non ha a che fare col fastidio o con la paura. Non dimentichiamo che è sempre un modo per comunicare!

Un cane che ringhia è sempre aggressivo?

cuccioli di husky che giocano

No, non sempre è così. Come abbiamo visto, non è raro che i cani si mettano a ringhiarsi l’un l’altro semplicemente quando si divertono, nel momento del gioco e del puro svago. Anche un cane può ringhiare al suo padrone per lo stesso motivo, quando ad esempio giocano al tira e molla con una corda. Il ringhio non è necessariamente sinonimo di aggressività.

L’unico “problema” è che spesso da un ringhio innocuo la situazione potrebbe sfociare in comportamenti dannosi per le persone o gli altri animali. Non vuol dire che Fido debba avere il divieto di giocare (sarebbe assurdo!), ma semplicemente teniamolo d’occhio, assicurandoci che la situazione non degeneri e che da innocuo il ringhio si trasformi in minaccioso. Con la conseguenza che il cane potrebbe anche mordere.

Cane che ringhia, cosa fare

denti del cane

Non possiamo impedire a un cane di ringhiare e del resto sarebbe del tutto assurdo. Potete impedire a una persona di parlare o di sorridere? Ecco, la risposta vale anche per un cane che ringhia: ricordiamo sempre che il ringhio è una forma di linguaggio con cui Fido ci comunica qualcosa che non riesce a esprimere in altro modo.

D’altra parte, però, un cane che ringhia sempre ha bisogno di qualche attenzione in più, specialmente se si tratta di un cucciolo nelle prime fasi di sviluppo. Crescere non vuol dire soltanto mangiare la pappa e giocare, vuol dire anche (se non soprattutto) imparare a interagire con persone, oggetti e altri animali. In una parola “socializzare”. Quando un cucciolo ringhia, cercate di non incoraggiarlo e dategli dei punti fermi da seguire: non si fa/si fa.

Nel caso di un cane adulto il discorso è piuttosto simile, con la differenza che è un tantino più difficile rieducarlo nel momento in cui ha assimilato comportamenti sbagliati. Non abbiate timore di affidarvi a un educatore esperto, una persona che conosce a fondo la natura canina e sa come gestire anche le situazioni più difficili. Seguite i suoi consigli, senza lasciarvi intenerire da quegli irresistibili occhioni dolci (Fido sa bene che effetto vi fanno). Occorre polso fermo, stabilire delle regole di comportamento in casa come all’esterno.

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