Reaglie, si perde per mettere in fuga alcuni cinghiali, Jack deve tornare a casa

Agitato, su di giri per la presenza dei cinghiali, questo Pastore Maremmano si è perso cercando di disperdere la mandria, adesso lo cercano

Un tentativo per disperdere una mandria di cinghiali è costato caro ad un cane di nome Jack. Il Pastore Maremmano si è fatto prendere dalla foga e, per inseguire il gruppo di animali, si è perso nella boscaglia di Reaglie, una località nel comune di Mongreno (Torino). I proprietari hanno lanciato immediatamente l’allarme.

L’accaduto ha avuto luogo nei pressi della strada del Cresto, ma ormai il cane, considerando anche la sua energia, potrebbe essersi allontanato e non poco. L’appello, così come i volantini, chiedono, per chi fosse del posto, la massima attenzione. Non dovrebbe essere difficile riconoscere il cane, sempre a condizione che ritorni nel centro abitato.

Le ricerche sono iniziate ormai da tempo (lo smarrimento risale allo scorso 27 agosto) ma nessuno sa effettivamente che fine abbia fatto il cane. Nemmeno un avvistamento fino ad ora; questa assenza di informazioni sta tenendo col fiato sospeso i proprietari, che le stanno provando tutte pur di risalire alla posizione di Jack.

cane grandi dimensioni pesa molto

Il Pastore Maremmano ha 10 anni, è microchippato ma non ha alcun collare. Giustamente i proprietari avvertono come il cane potrebbe essere spaventato e ferito al contempo. Ciò significa che, se avvistato, la cosa migliore da fare sarebbe avvisare direttamente la famiglia; i numeri sono 335 592 6353 e ancora 338 910 0456.

Jack non è aggressivo ma si devono tenere a mente quelle che sono le dinamiche del contesto. Certamente non sarà la creatura più calma al mondo e non è detto che risponderà ai richiami (a tal proposito nell’appello si chiede di non urlare al cane, potrebbe solo che peggiorare la situazione).

cane pastore maremmano disteso erba

Come abbiamo detto, si attendono notizie da Reaglie, anche se tardano ad arrivare. Nel bosco può essere difficile trovare le tracce del cane ma la speranza, come sempre, è l’ultima a morire. Seguiamo il caso fiduciosi, così come lo devono essere i proprietari. Forza Jack!

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