Vi siete mai chiesti perché adoriamo Carlini e Bulldog? Ce lo spiega uno studio

Lo studio proviene dall'Università Eötvös Loránd di Budapest, dove è stato esaminato un campione di 130 cani

Fra gli amanti dei cani c’è una “fazione” che adora alla follia quei cuccioli dal muso schiacciato. A chi non piacciono? Tuttavia, dietro questa spassionato affetto, c’è una ragione scientifica secondo uno studio condotto dall’Università Eötvös Loránd di Budapest. Queste recentissime scoperte hanno un significato particolarmente importante.

Alla base di tutto c’è un semplicissimo concetto: questi cani dal muso schiacciato stabiliscono un contatto visivo molto più facilmente degli altri amici a 4 zampe con teste più grandi. Questa è la ragione principale per la quale non riusciamo a resistere alla dolcezza di un Carlino o di un Bulldog. Si è arrivati a questa conclusione grazie ad un esperimento.

L’interessante osservazione ha tenuto conto di un campione di 130 cani. Il test eseguito è tanto facile quanto intuitivo: all’interno di una stanza vuota ci sono due persone; una delle due se ne sta seduta per i fatti suoi, senza preoccuparsi troppo del cane che è li vicino. L’altra persona invece cerca il contatto visivo con Fido.

cane bulldog contatto visivo

Ecco, in base a questo esperimento si è notato come la maggior parte dei cani col muso schiacciato non hanno perso tempo prima di accordare il contatto visivo con la persona “interessata”. Uno studio simile non è nuovo alla comunità scientifica, ma questo dell’Università ungherese porta con sé altri importanti risultati. A livello accademico i vari ricercatori hanno dato anche una probabile spiegazione a tutto ciò.

“Una delle motivazioni potrebbe risiedere proprio nella forma dei loro occhi. I cani dal muso schiacciato sono dotati di un’area nella retina più pronunciata, per cui potrebbero rispondere meglio agli stimoli nel campo centrale, il che potrebbe rendere più semplice stabilire il contatto con gli umani”.

cane carlino felice per passeggiata

Lo afferma una portavoce dello studio; altra curiosità in merito è la seguente: “Abbiamo dimostrato che per i cani più avanti con gli anni trovavano più complicato controllare l’attenzione. La più lenta instaurazione del contatto visivo sembra essere una conseguenza naturale dell’invecchiamento”.

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