Cane da caccia: tutto ciò che devi sapere sulle migliori razze
Il cane da caccia è un alleato fedele per andare alla ricerca di prede e catturarle. Le caratteristiche e le razze migliori
Il cane da caccia viene definito tale se rispetta determinate caratteristiche. Non a caso le razze che rientrano nella categoria sono ben precise e hanno delle peculiarità specifiche.
Il fatto che sia dotato di un fiuto eccellente, che sia un corridore provetto e che farebbe di tutto per assecondare il volere di colui che considera il suo papà umano (sperando che il cacciatore ne abbia rispetto e non lo veda solo come un mezzo per raggiungere i propri obiettivi) lo rende perfetto per l’impiego per cui è nato.
La sua lealtà lo fa sembrare un ‘semplice’ cane da compagnia: è talmente buono e attento a colui che considera famiglia da avere un carattere invidiabile. A renderlo però un segugio è una fortissima componente di coraggio. Quando Fido vede una preda non c’è nulla che possa fermarlo (o quasi).
Indice
Razze di cani da caccia
Addestramento del cane da caccia
Tecniche di caccia con il cane da caccia
Abbigliamento e attrezzatura per la caccia con il cane da
caccia
Cura e benessere del cane da caccia
Conclusione
Razze di cani da caccia
È facilmente intuibile come le razze siano un numero considerevole, viste le tante caratteristiche e gli impieghi differenti a cui sono chiamati questi amici a quattro zampe. E, al di là, dei loro punti di forza, quello che ci si augura sempre è che siano trattati con rispetto.
Setter Inglese
Dall’aspetto elegante e dal carattere pacifico, è fra gli esemplari da ferma: l’ideale per chi vuole portare a casa la selvaggina. Non ama la città, ma riesce ad adattarsi (soprattutto se riesce a incanalare correttamente le proprie energie in eccesso).
Beagle
Ama la compagnia e non si stanca mai. È un cane da seguita che sa comunicare molto bene con i suoi simili. Ha un modo di abbaiare molto caratteristico, accentuato dall’allevamento selettivo del cane.
Bassotto
Fra le razze di cani nane, ha una corporatura che lo rende perfetto per inseguire le prede sin in fondo alle tane. Ha un carattere forte che non lo lascia demordere nemmeno di fronte a delle reazioni particolari da parte di coloro che considera il ‘nemico’.
Greyhound
Agile e fra gli esemplari perfetti per i canicross, in passato veniva usato per le gare di corsa alla lepre. Ha una capacità notevole di cacciare a vista e, per fortuna, adesso ci sono numerose associazioni che cercano di rilanciare questo Levriero, lontano da competizioni e contesti malsani.
Weimaraner
Questo cane da caccia è davvero bello ed elegante. I suoi occhi azzurri da cucciolo lasciano presto il posto a un giallo ipnotizzante. Il rischio che corre, purtroppo, è di essere adottato per mere questioni estetiche. Ama correre, ma anche rimanere fedele alla famiglia e proteggere il territorio.
Pointer
È l’esemplare da ferma per eccellenza. Punta, come è facilmente intuibile dal nome, la preda e non le lascia scampo. È fisicamente molto forte e vuole dimostrare costantemente la propria fedeltà al padrone, con il quale ha bisogno di instaurare un legame speciale (altrimenti si rischia di dovere scoprire che cosa sia l’ansia da separazione nel cane).
Labrador
Strano a dirsi, visto che si pensa più a un cane da compagnia e ideale per la caneterapia, ma anche il Labrador (Retriever, per l’appunto) è un segugio. Ha una corporatura resistente e non ha paura dell’acqua. Inoltre è perfetto anche fra le razze di cane più adatte ai bambini. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, attenzione al sovrappeso: se non segue un’alimentazione corretta il rischio obesità è concreto.
Golden Retriever
E, per lo stesso principio, cane da caccia è anche il ‘cugino’ Golden. Tuttavia ha un carattere differente: non è raro scorgere un certo grado di possessività in questo esemplare dallo sguardo dolcissimo. Se addestrato correttamente, tuttavia, può essere inserito in qualsiasi contesto.
Whippet
È da annoverare fra i cani da caccia a vista, ha bisogno di una mamma e un papà attivi. Chi è sedentario e pigro è bene che non prenda in considerazione la possibilità di adottare questo amico a quattro zampe. La sua più grande dote? È silenzioso, riservato ed estremamente sensibile.
Jack Russell
È un concentrato di energia in miniatura, con attitudine al salto davvero notevole. Ecco perché se si pensa all’agility si pensa a questo particolarissimo e simpaticissimo segugio. Durante le sessioni di caccia dimostra di essere molto indipendente e, quando invece è a riposo, ama moltissimo passeggiare insieme a colui che considera la sua famiglia.
Rhodesian Ridgeback
È un cane da caccia che viene dall’Africa. Ecco perché è specializzato nella cattura del leone. Lo si riconosce subito per una sorta di cresta che divide in due il corpo longitudinalmente. È forte, coraggioso e molto veloce; ma è anche un esemplare che riesce a legare con chi gli dimostra lealtà.
Épagneul breton
Specializzato nella caccia all’anatra, fa tutto da sé. Fa muovere la preda, la localizza, la cattura e la porta fra le mani del padrone. Ama esplorare, è vispo e socievole, soprattutto verso colui che diventa il suo riferimento bipede.
Bracco Tedesco
Le sue origini hanno a che vedere con il Pointer, da cui ha preso l’eleganza. Ne esistono quattro varianti:
- Kurzhaar (a pelo corto);
- Drahthaar (a pelo duro);a pelo lungo;
- Langhaar (con mantello lungo);
- Stichelhaar (con manto ruvido).
Diventa un tutt’uno con la famiglia e dimostra una devozione totale al proprio gruppo di appartenenza.
Flat Coated Retriever
Non è famoso come il Labrador o il Golden, ma anche lui è un cane da caccia di tutto rispetto. Discende da Setter, Collie e Terranova. Come i suoi ‘cugini’ a quattro zampe, ha un carattere esuberante e irruento.
Barbone
Anche lui non ha paura dell’acqua. Inoltre il pelo lanoso gli permette di avere una sorta di protezione dal contatto diretto e repentino con questo elemento. Ha un’aspettativa di vita notevole ed è molto attivo nel proprio gruppo di lavoro.
Addestramento del cane da caccia
Il cane da caccia ha bisogno di sentirsi all’interno di una grande famiglia, con punti di riferimento saldi. Il segreto è ricoprire sin da subito il ruolo di guida, una sorta di capobranco. In tal senso, quindi, è opportuno affidarsi a tre regole d’oro:
- Conoscere le regole del branco e applicarle;
- Comunicare nel modo giusto (a tal proposito, ecco come parlare al cane per farlo sentire protetto e al sicuro);
- Addestrare step by step.
Se si è alla prima esperienza è bene prendere in considerazione i corsi di addestramento per cuccioli e affidarsi a professionisti che sappiano come approcciarsi a un cane, in generale, e a un esemplare destinato alla caccia, in particolare.
Tecniche di caccia con il cane da caccia
Il cane da caccia non è un segugio improvvisato. Ecco perché è bene specificare alcune categorie che ne definiscono i compiti e ne caratterizzano le tecniche utilizzate. Ci sono infatti:
- Esemplari da riporto (o retriever): che, come dice il nome stesso, fanno arrivare al proprio padrone le prede ferite o abbattute;
- Cani da ferma: che cacciano i volatili e segnalano con discrezione la presenza di animali nelle vicinanze;
- Esemplari da seguita: che vanno dietro alle tracce della preda selvatica e la scovano, spesso con doti di mimetismo notevoli;
- Cani da tana: che arrivano fin sotto terra, con tenacia e coraggio;
- Esemplari da sangue (o traccia): che ricercano la selvaggina ferita, grazie al loro potente olfatto.
Tutti i segugi hanno un naso che potremmo definire speciale. Alla stessa stregua, anche se con scopi decisamente diversi, c’è il cane molecolare che aiuta l’uomo nelle ricerche delle persone scomparse in seguito a un incidente o a una calamità naturale.
Il consiglio dei cacciatori è quello di scegliere il proprio compagno di avventure in base al compito che si vuole porti a termine. Il fine non è solo quello di portare a casa le prede, ma anche di rispettare l’indole di Fido e il rapporto che si crea fra bipede e quadrupede. Se l’addestramento avviene come si deve e non si commettono errori comportamentali, l’imprinting è indissolubile: tutto il resto verrà da sé.
Abbigliamento e attrezzatura per la caccia con il cane da caccia
Per andare fra i boschi con il cane da caccia è bene essere opportunamente attrezzati. Oltre all’abbigliamento per umani, che comprende tutte le protezioni necessarie per muoversi riducendo al minimo il rischio di farsi male e ferirsi fra rami e rocce, è importante tenere in considerazione anche alcuni accessori per migliorare la comunicazione fra due esseri viventi con tanto in comune, ma con un gap linguistico significativo. La mimetica può tornare utile se ci si deve confondere in mezzo alla vegetazione, di contro un gilet catarifrangente può rendere maggiormente visibili agli altri compagni di battuta (per evitare di essere colpiti accidentalmente).
Fondamentali sono il guinzaglio e la cintura da caccia. Il primo consente di tenere sotto controllo il cane in un contesto di iperattività e di agitazione dovuti ai tanti input ricevuti (solo quando è il momento giusto è opportuno lasciare libero Fido di agire in autonomia). La seconda permette di tenere tutto quello che serve a portata di mano: è una sorta di marsupio che permette di usufruire di tutto il girovita per conservare gli strumenti del mestiere.
Cura e benessere del cane da caccia
Il benessere del proprio segugio è fondamentale per avere la migliore prestazione venatoria. Inoltre, ma non perché sia un aspetto secondario, è una forma di rispetto nei confronti di un essere vivente che dipende in tutto e per tutto da noi.
Le razze di cani le abbiamo già citate. Che il cane da caccia sia un Pointer, un Breton, un Bracco, un Setter o un Beagle, il punto è sempre quello di fornirgli una dieta adeguata all’età, allo stile di vita e alle condizioni di salute generale. Soprattutto in casi come questo, in cui fisicamente (e non solo) si pretende tanto da Fido, è importante che venga seguito da un veterinario esperto (anche in nutrizione).
Per evitare che il cane possa farsi male e ammalarsi è fondamentale non trattarlo come un oggetto e pretendere più di quanto possa dare. Inoltre, durante le battute di caccia le lesioni sono possibili: ecco perché è importante fare un check una volta tornati a casa (e in itinere se notiamo comportamenti o sintomi che fanno preoccupare.
Occhi, orecchie, zampe e bocca sono zone maggiormente a rischio. La prevenzione e un eventuale intervento tempestivo possono davvero fare la differenza e preservare il benessere psicofisico di un fedele compagno. Per qualsiasi dubbio o incertezza, infine, è fondamentale non ricorrere al fai da te o al sentito dire ma avvalersi del parere di un professionista.
Conclusione
In sostanza, improvvisarsi cacciatori (e detentori di un cane da caccia) non è una buona idea. Per avvicinarsi all’arte venatoria è bene prepararsi personalmente e preparare il proprio amico a quattro zampe. In base agli obiettivi che si vogliono raggiungere, è importante saper scegliere un cane da caccia e conoscere ciò di cui ha bisogno per crescere e vivere al meglio.
Infine, adottare un cane è sempre un atto di responsabilità che va fatto con cognizione. Nessuna razza è poco impegnativa o può essere trattata alla stregua di un peluche, a maggior ragione se si ha a che fare con esemplari estremamente esuberanti e bisognosi di praticare attività fisica.