Cane adottato ha paura di tutto: come comportarsi e che cosa fare?

Come gestire un cane adottato che ha paura di tutto? Ecco qualche suggerimento su come migliorare le sue giornate.

Cosa fare con un cane adottato che ha paura di tutto e non riesce a sentirsi tranquillo nel nuovo ambiente? Qual è il nostro ruolo? Come possiamo aiutarlo a sentirsi più sereno e rilassato in un contesto che semplicemente ancora non conosce? Ecco qualche informazione utile a riguardo.

Adottare un cane

cane mezzo addormentato

Scegliere di adottare un cane è una decisione molto importante da prendere, che di certo non deve mai essere sottovalutata. Quando ci accingiamo a fare questo passo, è importantissimo tener presente una cosa fondamentale: siamo davvero sicuri di ciò che stiamo facendo?

Accogliere in casa un amico a 4 zampe non è di certo una passeggiata! Per questo, prima di prendere decisioni affrettate, si rende sempre determinante cercare di porsi delle domande funzionali al raggiungimento del nostro scopo.

L’argomento di oggi è questo: come dobbiamo comportarsi di fronte alla situazione in cui il nostro nuovo amico cane adottato ha paura di tutto e si mostra diffidente? Come possiamo entrare in confidenza con lui, al fine di rendere la futura convivenza serena e tranquilla per tutti?

La prima cosa da fare, sicuramente, è questa: cercare di conquistare la sua fiducia. Stabilire in contatto con lui e farlo sentire a suo agio è il primo obiettivo a cui si deve sempre puntare. Ma andiamo più nel dettaglio e proviamo a capire qualcosa di più specifico.

Quando si adotta un cane, solitamente ci si rivolge a strutture come canili, rifugi o appositi luoghi che si occupano di salvare eventuali animali, più o meno giovani, da un destino avverso. Qualora, invece, dovessimo decidere di adottare un cane che troviamo semplicemente per strada e che, dunque, ci assicuriamo essere un randagio, il discorso sarebbe lo stesso.

Cosa possiamo fare per farlo sentire rilassato nei nostri confronti e nel nuovo ambiente a cui si deve abituare? Di certo, i primi periodi sono quelli decisamente peggiori e più difficili da affrontare. L’elemento determinante, come si è già accennato, è la fiducia!

È chiaro che la decisione di portare a casa con noi un cagnolino è molto nobile, ma il focus della questione è questo: dobbiamo fare in modo che anche il nostro piccolo amico colga la bellezza di tale fatto e le possibilità di una vita migliore che gli stiamo offrendo.

Sicuramente, il fattore tempo è essenziale! In fondo, proviamo a metterci nei suoi panni. Non scuoterebbe anche noi, almeno in un primo momento, l’idea di essere catapultati in un mondo completamente nuovo, del quale non sappiamo assolutamente nulla?

Quanto ci fa sentire estraniati il cambiamento radicale della nostra routine? Anche se tale mutamento fosse in positivo, non possiamo di certo saperlo a priori! Ecco quello che succede, allora, anche all’aspetto psicologico del nostro nuovo amico: disorientamento.

Fra l’altro, dobbiamo anche tenere sempre presente il vissuto (conosciuto o, in caso contrario, presunto) del cane. Solitamente, o meglio la maggior parte delle volte, i cani che stanno nei canili o nei rifugi sono tendenzialmente animali con una storia alle spalle molto triste.

Coloro che scelgono di salvarli e portarli in strutture apposite dove possano beneficiare di tutto il necessario per sopravvivere e poi vivere in modo degno offrono grandi opportunità. Un passo ancora maggiore, allora, sarà la nostra scelta di portarci a casa un esemplare di questi.

Come entrare in confidenza con lui?

cagnolino si nasconde

Come dicevamo prima, non è sempre possibile ricostruire a pieno la storia del nostro piccolo amico a 4 zampe. Però, potrebbero esserci dei segnali che ci aiutano a capire se ci sono state dei maltrattamenti. Uno di questi potrebbe essere proprio la paura!

Ma “paura” di cosa? Probabilmente, di tutto. Allora, veniamo alla domanda di oggi: come si gestisce un cane adottato che ha paura di tutto? Quali sono i segreti per conquistare il suo amore e fare in modo che si senta amato e rispettato come merita?

Il primo elemento che bisogna considerare è questo: avere tanta calma e sviluppare molta pazienza. Sicuramente, ci dobbiamo mettere in testa che ci vorranno giorni e giorni, se non mesi, prima che lui si fidi completamente di noi e riesca a lasciarsi andare al 100%.

Adottare un cane, quindi, implica tantissime cose, fra cui la costanza e la possibilità di avere tanto tempo a disposizione da poter dedicare alla cura e alle attenzioni per lui, specialmente nel primo periodo. Ma insomma: cosa potrebbe spaventare un cane? La risposta più giusta è sempre la stessa: tutto! Qualunque aspetto può essere motivo di pericolo, di terrore, di spavento: ogni sprazzo di realtà potrebbe essere frainteso!

Addirittura noi stessi potremmo essere il primo elemento che crea disagio, se non vera e propria paura, nel piccolo. Ma c’è ancora: cos’altro può spaventare un cane? La presenza di altri animali, il suono di rumori forti o disturbanti, uscire e allontanarsi dalla protezione del “nido”, fare la conoscenza di sconosciuti, alcuni oggetti per noi insignificanti ma che, magari, per lui, potrebbero ricordare fatti o esperienze negative pregresse.

Insomma: anche le cose che a noi sembrano più assurde, in realtà possono rivelarsi dannose per lo status psicologico della nostra new entry. Il segreto per gestire un cane adottato che ha paura di tutto, allora, è proprio questo: fare un passo alla volta. Cosa significa?

La confidenza è essenziale. Lui ha paura di qualcosa? Bene! Dobbiamo provare ad esporlo pian piano a questo fonte di spavento e fare in modo che, gradualmente, lui si abitui a tutto. Questo, ovviamente, vale anche nei nostri confronti, qualora fossimo noi il problema da risolvere.

Ricordiamoci, però, che c’è un elemento essenziale che si rende necessario e imprescindibile sempre, in qualunque tipo di situazione educativa! Ovvero, la NON costrizione! Non dobbiamo MAI obbligare il cane a fare qualcosa che non vuole in modo autoritario o perentorio.

Questo non farebbe altro che scatenare in lui ancora più disagio, fastidio terrore e, dunque, possibili reazioni incontrollate o aggressive. A quel punto, dunque, invece di progredire, staremmo soltanto facendo dei passi indietro assolutamente improduttivi.

Quello che ci vuole, dunque, è calma, affetto, dolcezza e un pizzico di allegria e spontaneità. Il cane, infatti, al di là di quello che comunemente si pensa, è dotato di una splendida sensibilità, di emozioni, di sensazioni, di impressioni. Lui, dunque, percepisce perfettamente il modo in cui ci stiamo ponendo nei suoi confronti e riesce ad empatizzare con noi incredibilmente.

Lo scopo, ovviamente, deve sempre essere lo stesso: il nostro piccolo amico ha bisogno di sicurezza, tranquillità, amore, affetto e serenità. Così, pian piano e col tempo, si avvicinerà a noi sempre di più e instaurerà un rapporto sempre più profondo, fedele e intenso.

Un passo dopo l’altro

cagnolino felice

Come possiamo sintetizzare in breve un eventuale approccio con questo nuovo amico a 4 zampe che possa essere funzionale a conquistare il suo amore? Uno step dopo l’altro, con tanto amore, pazienza, calma e forza di volontà potremmo arrivare a conquistare tutto quello che vogliamo.

  1. Non esagerare: bisogna dare il giusto tempo per abituarsi non solo a noi umani, ma anche all’ambiente e tutti i conforti che esso può offrire;
  2. non forzare mai la mano e fare in modo che lui arrivi da solo a sentirsi in una situazione favorevole e agiata;
  3. mai avvicinarsi di scatto, anzi aspettare che sia lui a fare il primo passo verso di noi, dopo essersi abituato all’ambiente che lo circonda;
  4. non provare a toccarlo senza prima essere sicuri che lui non ci si rivolti contro. Il contatto fisico deve avvenire solo quando sarà lui ad avvicinarsi a noi a ci chiederà le coccole;
  5. preoccuparsi di fornirgli tutto ciò che serve: oltre all’amore, anche cibo giusto e sano, acqua fresca e sempre a portata di mano, primi, snack, cuccette, giochini, coperte calde su cui riposare; inoltre, facciamogli sentire la nostra presenza, mantenendoci vicini a lui;
  6. lasciare che sia lui ad avvicinarsi per primo. Questo non significa ignorarlo, ovviamente, ma semplicemente dargli il giusto tempo di adattarsi alla nostra presenza. Potremmo sederci di fianco a lui, lasciandogli comunque uno spazio vitale di privacy e di “possibile fuga” qualora non si sentisse al sicuro. Piano piano, migliorerà e sarà lui a venire da noi per chiederci coccole e affetto;

Alla fine di questo percorso lento e graduale, il nostro cane adottato che aveva paura di tutto riuscirà ad entrare in confidenza con l’ambiente, con i rumori, con i suoni, con le persone e con tutto ciò che prima lo spaventava. Fargli prendere confidenza pian piano con tutto questo è fondamentale per rendere la sua vita più serena e farlo sentire in una condizione di sicurezza e tranquillità generale. L’obiettivo finale, allora, è quello di aiutare il nostro nuovo amico a sentirsi non solo parte di una famiglia, ma anche a vivere una vita piena di gioia, felicità, divertimento e amore.

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