Cane anziano è sempre più lento: consigli e dritte per farlo essere scattante

Se un cane anziano è sempre più lento bisogna prestare attenzione e rendersi conto delle sue esigenze per cercare di alleviare il problema

Quando un cane anziano è sempre più lento ha bisogno di particolari attenzioni. Innanzitutto, la raccomandazione numero uno è quella di non sottovalutare il problema. Anche perché non ci troviamo di fronte a un semplice capriccio, ma a una vera e propria esigenza che merita risposte adeguate.

Soprattutto nel momento in cui Fido non è più un ‘ragazzino’, un aspetto importante è rappresentato dallo stato di salute. Naturalmente a essere maggiormente in difficoltà sono quei cani che non possono contare su una salute di ferro. Ecco perché agire tempestivamente può risultare fondamentale.

Fido e i problemi di deambulazione

cane riflessivo

Il cane anziano che è sempre più lento, come già detto, va accudito con particolare attenzione. Il nostro amico a quattro zampe, d’altronde, è costretto a fare i conti con gli acciacchi dell’età: ecco perché anche il suo stile di vita, per questo motivo e più in generale per via di uno stato di salute di certo non ottimale, risulta condizionato e non sono poche le rinunce a cui Bau è costretto, suo malgrado, a fare ricorso.

Questo, però, non vuol dire smettere di fare qualsiasi cosa. In primis, va chiarito che le passeggiate e l’attività fisica, seppur con cautela e con le dovute attenzioni, devono essere mantenute perché costituiscono una componente importante.

È ovvio che il nostro ‘arzillo vecchietto’ dovrà fare i conti con alcuni problemi di deambulazione, ecco perché potrebbe risultare opportuno organizzare eventi divertenti e rilassanti in grado di stimolarlo e di aiutarlo anche sotto il profilo psicologico, naturalmente senza mettere a rischio la sua incolumità e la sua salute.

L’artrite è nemica di Fido

cane che guarda nel vuoto

Quando entra nella fase più matura della sua vita, Bau deve fare i conti con una serie di acciacchi. Vale per gli umani e allo stesso modo funziona anche per i cani. Uno dei problemi più antipatici con cui il nostro amico a quattro zampe deve fare i conti sono le algie articolari.

A minare la serenità di Fido, in più di una circostanza, è l’osteoartrite, una malattia che colpisce le ossa e danneggia le articolazioni. Si tratta di un problema che risulta particolarmente fastidiosa per i cani che, di fatto, si limitano a movimenti e spostamenti necessari così da limitare sforzi e conseguenti fastidi.

Se ci accorgiamo di un mutamento nell’atteggiamento del nostro cane, contattiamo il nostro veterinario di fiducia per verificare se vi sono le condizioni per mettere in preventivo un eventuale consulto. Non appena è stato individuato il problema, ricorrere a cure adeguate e a un po’ di riposo potrebbe essere la soluzione. Non definitiva, anche perché il peso degli anni non potrà essere cancellato con un colpo di spugna, tuttavia si può cercare di alleviare le sofferenze del nostro amico.

La stanchezza fa rima con lentezza

cane sul prato

Un cane anziano sempre più lento è una creatura che deve fare i conti con uno stato di salute certamente non ottimale. Una conseguenza potenziale potrebbe essere quella di vedere Fido afflitto da stanchezza o da letargia.

Anche questa è una di quelle situazioni in cui è opportuno non fare di testa propria. Al contrario, è consigliabile affidarsi ai consigli dello specialista, il quale peraltro essendo a conoscenza di eventuali pregressi clinici e avendo il quadro chiaro sulle caratteristiche di razza può fare una valutazione a trecentosessanta gradi. Con un quadro completo sarà lui a dirci come comportarci con il nostro cane e fare in modo che possa gestirsi bene nonostante l’inevitabile peso degli anni che passano.

Aumentano gli anni, diminuisce la velocità

cane guarda in alto

Proviamo a sintetizzare: Fido cresce e la sua velocità cala. Si tratta di un principio generalizzato che non vale per tutti i cani, ma è chiaro che quando i nostri amici a quattro zampe entrano nella fase più matura della loro esistenza la loro capacità di deambulare comincia a fare i conti con una serie di inevitabili problematiche.

Ecco perché saper calcolare l’età del cane può darci una mano non indifferente per comprendere in quale fase della vita si trova il nostro fedele amico e come possiamo essergli di aiuto per vivere senza troppe limitazioni e per tanto tempo. Ma quando inizia l’anzianità per un cane? Orientativamente, intorno al settimo anno di vita, quando Bau raggiunge l’età che corrisponde ai nostri 56 anni.

Da quel momento bisogna prestare attenzione, mettendo in conto di potersi ritrovare alle prese anche con malattie degenerative, che possono avere conseguenze non indifferenti sulla qualità della vita del nostro cane. Tra le più comuni troviamo, come già detto, i dolori articolari e l’artrite. Da qui, anche la possibilità di vedere diminuire la velocità dell’andatura del nostro amico a quattro zampe. Altri aspetti da monitorare sono la vista e l’udito: è inevitabile una progressiva, per quanto graduale, perdita della qualità dell’una e dell’altro.

Il nostro atteggiamento non deve mutare nel rapporto con il cane. Non dobbiamo trattarlo come se fosse una creatura fragile, anche perché potrebbe accorgersene. Al contrario, il nostro compito è quello di continuare a incoraggiarlo, a stimolarlo e, posto il fatto di avere ottenuto il via libera dal veterinario, di indurlo a fare attività fisica. Naturalmente, con estremo equilibrio e avendo la certezza che non soffra di alcuna patologia invalidante.

Chi va piano, va sano e va lontano

cane triste

Un cane anziano sempre più lento non è un animale destinato a rimanere fermo. Tutt’altro. Il nostro amico a quattro zampe deve continuare a muoversi, pur rallentando l’andatura tenendo conto dell’età che avanza e per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Il principio nella gestione di Fido potrebbe essere: meno quantità e più qualità.

Per un cane che ormai ha diversi anni sulle spalle, infatti, è consigliabile approcciarsi a delle passeggiate più brevi e meno intense. Questa attenzione, infatti, gli permetterà di non rinunciare al movimento e di salvaguardare le articolazioni messe in difficoltà dall’avanzare degli anni.

Durante le uscite di tutti i giorni, non dimentichiamo che per lui non è una condizione semplice da affrontare. Facciamogli sentire tutto il nostro amore e sapere che ogni suo sforzo è notato e apprezzato. Che non viene trascurato e che la sua salute è importante anche per noi. Se Fido sta bene è ovviamente un vantaggio per lui, ma anche per chi gli sta accanto e lo accudisce amorevolmente.

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