Cane ha paura delle urla, perché e come intervenire

L'udito del cane è molto sensibile, percepisce tutto amplificato, ecco uno dei motivi per cui ha paura delle urla. Si tratta di una questione associativa

Il cane ha paura delle urla ed è per questo che dobbiano fare di tutto perché non ci debba avere a che fare. Il rapporto con il nostro migliore amico dev’essere di qualità, non dobbiamo spaventarlo, quantomeno di proposito e gli incidenti devono essere i più sporadici possibile.

Tra le prime cose da sapere per salvaguardarlo è c’è questa. Il legame tra essere umano e peloso è sempre più intenso, anni e anni di convivenza a quasi in simbiosi hanno contribuito a migliorarlo sempre più.

Possedere una maggiore consapevolezza permette anche di decifrare il suo stato psicologico, capire quali sono le sue esigenze e comportarsi di conseguenza per fare in modo che stia al meglio. Il suo benessere, infatti, è un nostro preciso obiettivo.

Cane insicuro e pauroso

Se il nostro amico a quattro zampe è monello e va educato, l’importante è non gridargli contro e metterlo in punizione. Il cane ha paura delle urla, non comprenderebbe il nostro modo di agire e ne soffrirebbe soltanto.
Qualora Fido non dovesse comportarsi bene, dobbiamo fare in modo che comprenda di avere sbagliato assecondando la sua forma mentis. A tal proposito, può tornare utile conoscere il linguaggio del cane nella maniera più approfondita possibile.

Indispensabile, in special modo se si è alle prime armi e non si conosce a fondo il modo di agire della nostra piccola palla di pelo, è bene affidarsi a un professionista esperto in comportamento canino. La socializzazione deve iniziare sin da cucciolo e seguire un piano ben preciso. In tal senso, può giocare un ruolo determinante conoscere i corsi di addestramento per cuccioli e come si diventa allevatori Enci, così da avvalersi solo di professionisti del settore e certificati.

Come tranquillizzare un cane impaurito

Non sempre riusciamo ad avere il risultato sperato, e spesso dipende da un errore commesso in buona fede da parte nostra. Ecco perché è importante non affidarsi al fai da te o al sentito dire di sedicenti esperti, ma è meglio chiedere aiuto, quando si ha qualsiasi dubbio o incertezza, al veterinario di fiducia. Solo lui e gli etologi hanno le competenze necessarie e possono avere un quadro dettagliato delle sue condizioni.

Capita che ci siano errori di comunicazione. Caderci, infatti, è molto semplice visto che abbiamo linguaggi completamente diversi e nel nostro amico a quattro zampe prevale quello non verbale. Non possiamo sperare che le cose che diciamo a nostro figlio, nella stessa maniera, possano essere comprese da Bau. Sapere come parlare al cane, così da farlo sentire protetto e al sicuro ci darà un valido aiuto nella gestione delle sue paure. Ecco i suoni e i rumori che i cani non sopportano.

I nostri amici a quattro zampe usano fra loro dei modi comunicativi che non hanno nulla a che vedere con in nostri. Ecco presto detto, allora, perché per quanto facciano di tutto per capirci e compiacerci, non sempre ci riescono. Non dipende dal grado di intelligenza, ma piuttosto siamo noi a sbagliare approccio e tono di voce. Inoltre, entriamo nell’ordine di idee che se vogliamo un cambiamento, siamo noi i primi a doverlo mettere in pratica.

Il mio cane ha paura di tutti i rumori

Un cane traumatizzato e che ha paura delle urla, al di là della questione udito, è particolarmente sensibile a ogni suono e azione che gli capiti sott’occhio oppure orecchio. Non dobbiamo urlargli contro, altrimenti non faremmo altro che aumentare i suoi timori. Non dobbiamo educarlo nemmeno con il giornale arrotolato. Per quanto non gli faccia male fisicamente, lo terrorizza psicologicamente, e lo spirito è importante tanto quanto il corpo. L’addestramento, quindi deve avvenire, all’insegna del relax e del divertimento e con cognizione di causa.

Anche quando si tratta di far sapere a al nostro amico a quattro zanpe che il suo è stato un comportamento sbagliato ci sono modi e modi. Fondamentale è comunicare con il cane senza che si spaventi. Un cane stressato, infatti, non è in salute e – a lungo andare – ne può risentire anche l’organismo. Bau, in quindi, deve capire che non deve comportarsi in una determinata maniera soltanto perché così noi siamo fieri di lui e non come conseguenza di meccanismi legati al timore.

Quando i cani vivono allo stato brado, l’obbedienza è il risultato del rispetto verso il capobranco e la gerarchia che lo compone. A prevalere sono calma, equità e saggezza. Per comprendere a fondo basta riflettere sulla differenza tra autoritario e autorevole: noi agli occhi di Fido dobbiamo essere autorevoli e puntare su un rapporto che si basi sul rispetto reciproco e non certo sulla paura.

Il mio cane ha paura di tutto

Manifestare disappunto al nostro amico a quattro zampe è possibile, ma non nel modo in cui siamo abituati fra di noi. Con gli animali, felini compresi, le grida non funzionano ma peggiorano solo la situazione. Il cane, infatti, ha paura delle urla. Meglio mettere in atto il meccanismo del rinforzo positivo, del premio quando fa quello che gli chiediamo di fare. Come funziona la memoria dei cani, infatti? Attraverso delle associazioni che possono essere positive e piacevoli o negative e traumatiche. Non contribuiamo, quindi, a rendere un cane traumatizzato. Un po’ come succede coi bimbi che devono capire dove hanno sbagliato, così che non commettano più lo stesso errore e capiscano il comportamento virtuoso, anche Bau deve mettere in pratica lo stesso processo.

Paura improvvisa nel cane

In primis, se vogliamo educare sul serio il cane, dobbiamo dirgli “no” con fare deciso ma pacato. Calma ed equilibrio sono le doti che ci vengono richieste se vogliamo istaurare un bel rapporto con Bau. Infatti, non bisogna dominare, ma farsi rispettare. Perché capisca che la pantofola non va presa, è meglio togliergliela senza mostrare rabbia e associando al gesto anche il “no”. Lo stesso vale per qualsiasi altro comportamento errato, perché è così che si favoriscono le associazioni virtuose.

Inoltre, non dimentichiamo mai che ogni volta che assistiamo a un atteggiamento corretto dobbiamo fargli sapere che ne siamo contenti, premiandolo con un rinforzo positivo: il giocattolo preferito, un bocconcino succulento. Non dimentichiamo, inoltre, che deve incanalare correttamente le proprie energie e giocare. Il trucco, in conclusione, è avere pazienza. È nell’ordine delle cose che il nostro amico a quattro zampe sbagli, dipende anche dall’età e dalla fase della crescita che sta vivendo. Con un addestramento mirato e consapevole tutto si può risolvere, senza che nessuno debba subire alcun trauma.

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