I cani possono vedere le fate?

Il sovrannaturale affascina sempre più. Quello che non conosciamo ci incuriosisce e a volte ci spaventa, ma i cani possono vedere le fate? Vediamo!

I cani possono vedere le fate? L’uomo le ha rappresentate in mille modi e gli ha dato capacità e qualità straordinarie, ma quanto c’è di vero? Rispetto al comportamento del nostro amato Fido di fronte a una fanciulla con le ali e poteri magici non abbiamo certezze, perché noi siamo i primi a non vederla e probabilmente le facciamo un grave torto.

donna nel bosco cane

Secondo le leggende infatti pare che, ogni volta che qualcuno ammette di non credere nelle fate, un esemplare muore. E allora non ci resta che sperare nell’ennesimo superpotere del nostro amico a quattro zampe.

Fido e i suoi comportamenti sospetti

cane e farfalle

Ci sono innumerevoli comportamenti strani messi in pratica dal cane, o quantomeno che noi fatichiamo a giustificare. Per fortuna il divario bipede-quadrupede, grazie al legame sempre più simbiotico, è quasi inesistente e siamo riusciti a spiegarci tante cose.

I cani possono vedere le fate? Quante volte sorprendiamo il nostro fedele amico a dare conto a non si sa bene cosa? Insetti, fantasmi, entità non bene identificate? Di cosa si tratta? Una cosa la possiamo supporre però: se abbaia, ringhia, alza le orecchie e annusa tutto per ottenere quante più informazioni possibili, corre, potrebbe essere alle prese con una nuova fata dei boschi. Tuttavia, alcune sono note per essere simpatiche agli animali, dipende molto dal singolo incontro allora.

Tra miti e leggende

disegno con fate e cani

Le fate fanno parte delle credenze popolari e del folklore da tanto. L’etimologia deriva da fae; e racchiude un insieme di esseri soprannaturali. Anche una persona di sesso femminile alata, un troll e qualsiasi altro essere con una fisionomia affine.

Esistono molte storie sulle origini delle fate e nessuno sa se crederci o meno. Alcuni pensano che vengano dalle isole britanniche e che restino nascoste per non farsi vedere dall’uomo, altri le considerano divinità; ma tutto questo va in contrasto con la religione cristiana.

Film, cartoni animati, letteratura e affini narrano delle prodezze di esseri speciali e dotati di poteri fuori dal comune: la fata più nota è sicuramente la fedele compagna di avventure di Peter Pan, Campanellino. Ma, dal momento che non possiamo chiedere a Fido se è il caso di credere alle leggende, affidiamoci al suo linguaggio del corpo.

La scienza a supporto

I cani possono vedere le fate? Come nel caso della percezione degli alieni, la scienza non ci è di molto aiuto. Si dice che i cani abbiano la capacità di sentire spiriti e ciò che non si vede con un semplice sguardo, ma l’uomo non può fare altro che arrendersi alla mancanza di prove, o alla sua impossibilità di raccoglierle (dipende dai punti di vista e dal grado di fede).

Questa teoria potrebbe essere figlia della bravura che Fido dimostra quando analizza ciò che lo circonda. Se c’è qualcosa fuori posto, lui sarà il primo a notarlo e a farcelo sapere. Una cosa è certa: l’udito del nostro amico a quattro zampe gli permette di sentire tra i 67 e i 45.000 Hz, con circa 220 milioni di recettori. Ha un olfatto straordinario: non a caso esistono i cani molecolari che aiutano a ritrovare i dispersi a seguito di un crollo o di una qualsiasi calamità naturale. Sul fatto che i cani possano sentire i terremoti prima di noi, si apre un capitolo a parte.

Possiamo addestrare Fido a riconoscere le fate?

cane e ragazza

La risposta è abbastanza ovvia e, anche qui, dobbiamo ammettere la nostra ‘inferiorità’. Quello che possiamo fare è ammirare stupiti gli atteggiamenti atipici del nostro amico a quattro zampe e ipotizzare affascinanti teorie.

Dopodiché torniamo alla realtà e assicuriamoci che abbia tutte le attenzioni che merita: un’alimentazione equilibrata, la possibilità di fare esercizio fisico per incanalare le proprie energie correttamente, acqua fresca e abbondante, visite periodiche dal veterinario. Se siamo disposti a fare tutto questo perché non prendiamo in considerazione l’idea di adottare un meticcio e di dargli la felicità che merita e che in un canile non può conoscere?

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