Cuccioli di Russell Terrier, come educarli e socializzarli sin da piccolissimi

Cuccioli di Russell Terrier, come educarli e socializzarli sin da subito così da tenere a bada il carattere predominante e molto possessivo

Cuccioli di Russell terrier, come educarli e accudirli correttamente così da assicurargli una crescita sana, felice e una vita piena di movimento e di energia.

Perché il formato di questi piccoli cagnolini non deve assolutamente trarre in inganno, vantano una muscolatura solida e un’agilità senza pari. Scopriamo come educarli nel modo giusto.

Russell Terrier, il carattere

cuccioli di russell terrier come educarli

L’instancabile Jack Russell Terrier potrebbe dare del filo da torcere anche ai cani da corsa, è un concentrato di energia e velocità scattante.

Nulla lo rende più felice se non passare del tempo di qualità all’aperto correndo all’impazzata ma in compagnia del suo umano di riferimento, con cui stabilisce un legame pieno d’amore e solido.

Dolce, coccolone, fedele, molto buffo e divertente è un quadrupede dallo spiccato senso dell’umorismo, difficile annoiarsi in sua compagnia.

È molto ubbidiente ma va addestrato mostrando decisione e polso perché l’amico a quattro zampe vanta un bel caratterino indipendente, in grado di prevaricare senza sforzo tutti i presenti.

Per questo è necessario guidarlo nel modo giusto così che accolga degnamente il suo ruolo, senza risultare ingestibile o troppo nervoso.

Il cane Russell Terrier non è adatto a tutti, in particolare a chi ama la vita serafica e le letture da poltrona, lui adora muoversi, girare e scoprire.

Una vera trottola a quattro zampe piena di energia e scaltrezza, non sfuggono l’indole vispa e attenta e la curiosità che ripone in tutto ciò che lo circonda.

Del resto la razza nasce per la caccia alle prede da tana, una caratteristica ora declinata in altre attività senza però perdere la passione per la velocità.

Nonostante la tempra decisa è un cane adatto alla vita in famiglia, in particolare al fianco dei bambini con cui si mostra quale adorabile complice di scorribande.

Cuccioli di Russell Terrier: come educarli nel modo giusto

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Nati per la caccia agli animali da tana i Russell Terrier conservano ancora oggi molte delle caratteristiche impresse nel DNA, tanto da risultare vivaci, attenti, veloci, scattanti ma anche testardi e possessivi.

Per questo è importante conoscere bene la razza in modo da tenere a bada alcune derive comportamentali che potrebbero trasformarsi in pura prevaricazione.

Se amate i cuccioli di Russell terrier, come educarli dovrà essere il primo obiettivo da portare a termine vista la loro indole così predominante.

Sono quadrupedi che necessitano di un capobranco deciso, carismatico in grado di educarli ai comandi di base e al rispetto nei suoi confronti così da ridimensionare l’aggressività insita nel carattere.

Una caratteristica che deriva dalla loro naturale smania di possesso e di dominio, tutte emozioni che si possono controllare guidandoli con polso deciso.

Meglio se con un il supporto di un educatore che possa mostrare i trucchi più adatti per farsi ascoltare e per sedare eventuali risse.

I Russell Terrier amano giocare e socializzare ma anche in questo caso vanno accompagnati passo dopo passo, limitando l’interazione tra maschi che risulta sempre un po’ nervosa e sconsigliata.

Sono animali molto scaltri e intelligenti che tendono ad affezionarsi in modo intenso, in particolare al proprietario che vogliono seguire ovunque.

Questo attaccamento non deve trasformarsi in morbosità o in ansia da separazione, che potrebbe favorire comportamenti negativi come l’abbaiare forsennato e lo stress.

Non sono cani adatti a tutti ma se accolti in famiglia andranno educati con il supporto adeguato per una vita serena e collaborativa.

Aspetto fisico e curiosità

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Di taglia medio piccola questi cagnolini vantano un corpo allungato e snello ma anche particolarmente agile, muscoloso e scattante.

Per i cuccioli di Russell Terrier come educarli sarà la priorità, seguita da tantissimo movimento e allenamento. A loro non può bastare la classica sgambata intorno al quartiere.

Necessitano di molto più movimento, come un corso di agility dog o vere e proprie gare, così da sfogare tutta l’energia che vibra nel loro piccolo corpo.

La testa è piccola ma il muso appare ampio, le orecchie risultano morbide e spesso cadenti e gli occhi profondi anche se di formato piccolo e con taglio a mandorla.

Le zampe sono corte ma agili e dinamiche, come già anticipato, mentre il pelo può risultare in prevalenza corto e liscio, spezzato o broken e anche ruvido.

Non servono molte attenzioni per preservare la bellezza di questa razza, in particolare del pelo che va spazzolato occasionalmente.

A catturare l’attenzione invece è la colorazione dello stesso, che è quasi completamente bianco con macchie scure o in alternativa rosse con gradazioni differenti.

La salute è quasi sempre buona, questi cani non mostrano grosse problematiche, tranne per una predisposizione alla lussazione della rotula e alla cataratta.

Devono però contare su una buona alimentazione, equilibrata e nutriente, che gli possano garantire tutta la ricarica energetica di cui hanno bisogno.

La razza è parte integrante dell’immaginario collettivo, amata e stimata proprio per quell’aria signorile ma al contempo scattante tanto da trovare posto in molti libri e anche pellicole cinematografiche.

Le origini della razza Russell Terrier

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La razza nasce nella regione del Devon nel 1800 grazie all’impegno e all’interesse del pastore anglicano John Russell, per tutti noto come Jack.

L’incontro casuale con la cagnolina del lattaio, un esemplare di Terrier, lo spinse a convincere l’uomo a cedergli la piccola di cui si era innamorato follemente, ribattezzandola Trump.

La passione di Jack per la caccia alla volpe lo spinse a creare una selezione di nuovi cagnolini da riporto grazie agli incroci pilotati di Trump con altre razze, tra cui Beagle e Bulldog.

Dando vita alla nuovissima razza Russell Terrier che divenne subito famosa in Inghilterra per l’incredibile capacità nello stanare e catturare topi.

Per poi trovare nuovo impiego come cani da caccia per piccole prede fino ad approdare nei salotti più importanti come animali da compagnia e di affezione.

Conservando sempre quell’aria vivace e dinamica del terrier da preda mista a un’indole affettuosa e particolarmente giocosa.

L’evoluzione degli incroci è proseguita nel tempo giungendo fino in Australia dove la razza ha ottenuto la certificazione ufficiale, ma solo nel 2000.

Un riconoscimento tardivo rispetto al Parson Russell con cui condivide una linea genetica comune ma riconosciuto dalla FCI molto tempo prima.

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