Come evitare che il cane si rotoli nel fango, i rimedi efficaci

Fido ne è talmente attratto che farlo smettere sembra un'impresa impossibile, ma come possiamo evitare che il cane si rotoli nel fango?

Come possiamo evitare che il cane si rotoli nel fango? Prima di tutto capendo il motivo per cui lo fa, e non ce n’è solo uno. Forse, poi, una volta conosciuti, non è scontato che lo si voglia ancora fermare.

Certo, c’è da dire che rispetto a una pratica ai suoi occhi estremamente divertente c’è un nostro dispendio di energie per rimediare notevole. Non solo dovremo occuparci della toelettatura del nostro amato Fido, ma anche della pulizia della casa se non riusciamo a impedirgli l’assalto alla baionetta a conclusione della battaglia in mezzo alla fanghiglia.

Uno sguardo d’insieme

cane si rotola nelle pozzanghere

Per sapere come evitare che il cane si rotoli nel fango è bene conoscere a fondo il suo linguaggio del corpo e capire perché sia così invitante sporcarsi dalla testa alla coda e in maniera assai profonda. Basti pensare alla fatica che ci vorrà per far tornare un mantello chiaro del suo colore originario dopo un ‘bagno di colore’ così scuro e intenso.

Improvvisamente lo vedremo correre, senza che niente e nessuno possa fermarlo, in direzione pozzanghera. Che sia il giardino di casa o il parco vicino poco importa: avverrà. Ci malediremo di non averla notata prima di lasciarlo libero dal suo guinzaglio. Ora, il nostro amico a quattro zampe lo ha fatto perché una forma di follia immotivata lo ha colto di sorpresa o c’è qualcosa che lo rende estremamente felice?

Refrigerio in estate

Oltre a provare un divertimento puro e primordiale, il nostro adorato Fido potrebbe decidere di lanciarsi all’interno di un ristagno d’acqua – per quanto possa essere sporco – per provare sollievo dal caldo afoso che le alte temperatura lo portano a provare.

Insomma, potrebbe vederlo come un’oasi nel deserto dopo chilometri e chilometri di cammino. Unica differenza? La limpidezza, ma che importa? Infatti, un po’ di fango fresco può sembrare proprio un rimedio perfetto per rinfrescarsi. Soluzione rapida per un disagio notevole e il gioco è fatto.

Un istinto atavico

cane sporco di fango a passeggio

Per alcuni ricercatori, ai migliori amici dell’uomo piace giocare nel fango per una ragione legata al loro istinto. Non dimentichiamo, infatti, che per quanto addomesticati discendono dai lupi e la caccia è scolpita nel loro dna. Rotolarsi nel fango oppurenell’erba (per esempio) fa parte di qualcosa che non possono controllare e che dobbiamo ricollegare alla vita allo stato brado.

Siamo di fronte a esemplari estremamente affascinanti, che a volte si fanno comprendere alla perfezione e altre un po’ meno. In quest’ottica, il nostro fine è di giungere a una risposta esaustiva a una domanda che si pongono in tanti: come evitare che il cane si rotoli nel fango? Il rapporto tra bipede e quadrupede è sempre più profondo, quasi simbiotico. Anni e anni di evoluzione a stretto contatto l’uno con l’altro hanno permesso che si riducesse il divario comunicativo, inevitabile tra due specie così diverse fra loro. Ci sono dei contesti in cui, però, ci sono ancora delle difficoltà di interpretazione del linguaggio del corpo.

Energie in eccesso?

Che la nostra piccola palla di pelo incanali correttamente le proprie energie e le vengano permesse le passeggiate al parco sotto casa per una giusta attività fisica è fondamentale. Ne va del suo equilibrio, sia mentale che fisico. Ecco allora che sorprenderla supina, zampe all’aria, mentre si diverte a stretto contatto con il terreno è una scena più che giustificabile.

Ogni singolo movimento del suo corpo ci dice che è felice e che passerebbe le ore a contatto con la natura. Infatti, quando viveva in branco sottostava a un’organizzazione ben precisa affinché venisse garantita la sicurezza di tutti gli attori in gioco.

“Attenti al lupo”, diceva Lucio Dalla

cane in mezzo al fango

A darci ragione arriva la scienza che ha analizzato il comportamento del cugino lupo e lo ha messo a confronto con quello di Fido. In entrambi i casi è un modo di fare istintivo, radicato nel dna e che riemerge anche negli animali domestici tutte le volte che la situazione lo permette.

Tra due specie sicuramente molto diverse tra loro e con una storia evolutiva ben diversa l’una dall’altra c’è in comune un olfatto molto sviluppato. Lo stesso che rende così speciali i cani molecolari e che ha spinto l’uomo ad avvalersi dell’ausilio di Bau durante le operazioni di ricerca dei dispersi sotto le valanghe oppure sotto le macerie provocate da un terremoto. A tal proposito, potrebbe interessare scoprire se i cani riescono a interpretare il linguaggio dei lupi.

Entrambi annusano dappertutto per reperire informazioni utili sull’ambiente che li circonda. Gli odori dicono loro molto sui luoghi e gli esseri viventi che gli stanno intorno. Età, stati d’animo e intenzioni non sono più un segreto. Anche il terreno gli dice qualcosa, ed ecco spiegato perché il nostro amico a quattro zampe non si risparmi.

Di solito il lupo lo fa perché percepisce un odore nuovo, che vuole trasferire sul suo corpo. Così il resto del branco potrà risalire a quell’odore seguendone le tracce. E anche il migliore amico dell’uomo lo fa per lo stesso motivo.

Che si voglia evitare che il cane si rotoli nel fango è comprensibile, ma quando possiamo lasciarglielo fare non interferiamo. È il segnale che ci conferma che sta bene e che tutto va come dovrebbe. In ogni caso, però, non dimentichiamo l’importanza delle visite di routine dal veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, i richiami dei vaccini e l’applicazione periodica dell’antiparassitario.

Questione di olfatto

Attenzione! Potrebbe farlo anche per la motivazione opposta, ovvero per liberarsi di un olezzo che lo fa sentire a disagio. Non dimentichiamo, infatti quanto potenti siano le sue narici. Ecco spiegato quanto possa essere fastidioso sentire un odore spiacevole tutto il giorno.

Strano a dirsi, visto che per noi bipedi è l’esatto contrario, ma è il caso dello shampoo. Per quanto fare il bagnetto a Fido sia molto più semplice che a Miao, è comunque un momento poco amato. Quante volte abbiamo lavato il nostro cane e un attimo dopo lo abbiamo sorpreso rotolarsi da qualche parte facendoci anche un po’ arrabbiare? È arrivato il momento di sapere che non sopporta il forte profumo che il sapone gli lascia addosso.

Quando correre ai ripari

cane sporco

L’intervento del veterinario di fiducia, soprattutto quando un comportamento apparentemente normale diventa molto frequente e al limite dell’ossessivo-compulsivo, è sempre l’approccio vincente. Ed è sempre meglio una visita in più che ci toglie ogni dubbio e ci rassicura, piuttosto che la sottovalutazione di un disagio che con il tempo potrebbe anche peggiorare e sfuggire di mano.

Un altro motivo per cui potremmo sorprendere Fido completamente ricoperto di fango è un fastidioso prurito. Esistono delle zone, infatti, che non arriva a grattarsi. Quindi si rotola per terra per riuscire ad alleviare il disagio. Niente di cui preoccuparsi se succede una volta ogni tanto, differente è se succede con una certa regolarità.

Potrebbe avere un’allergia cutanea fastidiosa. A seconda del caso specifico e alla gravità del problema sarà lo specialista a indicarci la cura più indicata. Mai ricorrere al fai da te, se non vogliamo rischiare di peggiorare la situazione e di allungare le sofferenze del nostro amico a quattro zampe.

Possibili rimedi

Per evitare che il cane si rotoli nel fango, dobbiamo prevedere tutte le ragioni appena descritte e non indurlo a ricercarlo. Se è un problema di divertimento e di energia in eccesso, cerchiamo di farlo sfogare in zone dove non possa trovare pozzanghere. Se invece si tratta di cattivo odore, non dimentichiamo il bagnetto periodico, ma con prodotti che non infastidiscano il suo olfatto particolarmente sensibile.

Inoltre, non sottovalutiamo l’importanza delle visite periodiche dallo specialista. Solo così possiamo evitare che eventuali disturbi prendano il sopravvento. Non ci stancheremo mai di ribadirlo: la prevenzione è la cura migliore.

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