I cani possono sentirsi respinti? Avvertono il rifiuto?

I cani possono sentirsi respinti? Sì, e deve essere nostra cura invece farli sentire amati, protetti e desiderati come membri della famiglia

I cani possono sentirsi respinti, la loro sensibilità fuori dal comune e la fiducia nel genere umano, in questi casi, rischiano di essere fuorvianti (o magari si tratta di un sentimento giustificabile). Ahinoi, le strade e i canili comunali sono pieni di questi meravigliosi amici a quattro zampe che portano dentro di sé i segni psicologici e fisici di vissuti decisamente sfortunati. Se il modo in cui interagiamo con loro non è quello corretto, non soltanto possono avere paura ma rimanere traumatizzati, magari pensando ad esperienze negative pregresse.

Se abbiamo una piccola palla di pelo che scorrazza per casa, quello che possiamo fare è trattarla sempre con rispetto; se ne vogliamo adottare una, è meglio andare al canile e salvare una vita. A guadagnarci non sarà solo colui che abbiamo tolto da una gabbia e un luogo freddo e spoglio, ma anche noi: sapremo cosa significhi ricevere amore incondizionato e gratitudine senza se e senza ma. Altro non è che un gesto amorevole, ma che richiede una presa di coscienza perché avremo la responsabilità di un altro essere vivente “finché morte non ci separi”.

Come capire se il cane è infelice

cane di profilo

I cani possono sentirsi respinti e i segni di una vita all’insegna del timore, del rifiuto e degli atteggiamenti egoistici che spesso e volentieri gli esseri umani sanno mettere in atto possono essere facilmente riscontrabili. Senza dubbio, però, dobbiamo essere nelle condizioni di leggere il linguaggio del cane adeguatamente.

Un atteggiamento usuale in questi casi è quello che lo vede rannicchiarsi. Potrebbe pure accucciarsi e rimanere con la coda bassa. Capita di trovarsi davanti a un esemplare spaventato e impaurito, minacciato, che può manifestare una paura incontrollata. Ecco allora che conoscere l’attacco di panico nel cane può tornare utile.

Se l’esperienza gli ha insegnato che può avere dal prossimo soltanto cattiveria e indifferenza, non è raro che pianga, che si metta a cuccia in un angolo per avere la sensazione di sicurezza. L’aggressività sopraggiunge quando crede che sia l’arma migliore per difendersi. Il suo corpo si presenta:

  • Agitato;
  • Rigido;
  • Che indietreggia;
  • Letargico;
  • Con le orecchie abbassate;
  • Con il pelo teso;
  • Inappetente e dimagrito;
  • Tremante.

La conseguenza del male ricevuto (o della paura di riceverlo ricevuto) può essere l’ansia da separazione nei cani. La paura di essere nuovamente abbandonato oppure di rivivere qualsiasi altra brutta esperienza difficilmente gli farà superare del tutto i suoi traumi. Può arrivare a distruggere casa, mostrare aggressività quando è il momento della pappa perché teme che qualcuno possa portargliela via.

Se ha ragione di pensarlo, il suo padrone non dovrebbe continuare a esserlo; se è una sua idea, probabilmente c’è qualcosa nel nostro linguaggio del corpo che non va come dovrebbe e vengono comunicati concetti errati. Ecco perché è bene sapere come parlare al cane per farlo sentire al sicuro.

Il mio cane è moscio

cane letargico

Con un cane traumatizzato è necessaria una dose di pazienza in più. È alla ricerca perenne di rassicurazioni, non tollera i rumori forti, alcuni odori e salta in aria per qualsiasi cosa che non riesce a interpretare. Il nuovo lo spaventa perché non sa cosa aspettarsi. Non è escluso che rimanga immobile davanti a uno sconosciuto o a persone con un approccio poco limpido.

Avrà bisogno di un luogo in cui sentirsi protetto. Ecco allora come abituare un cane al kennel, perché non lo percepisca soltanto come un mezzo di trasporto, di costrizione, ma anche come il proprio rifugio. Alla vista di una catena o di un bastone, Bau potrebbe arrivare a restare paralizzato, ululare e/o farsi la pipì.

Dobbiamo prediligere movimenti sempre lenti, mai improvvisi; il tono della voce è bene che sia rassicurante. Nel caso di un comportamento poco consono, niente urla o castighi: non servirebbero ad altro, se non ad alimentare la paura e la sensazione di rifiuto. Più efficace è il premio quando si comporta bene.

Come capire se il cane è triste

cane dorme con pupazzo

I cani possono sentirsi respinti, ma per comprenderli meglio ci viene in auto la scienza. Siamo di fronte a esseri viventi che emanano stupore e sorprese a ogni passo. L’idea nell’immaginario collettivo è quella di un amico a quattro zampe scodinzolante, se succede qualcosa di inaspettato rispetto ai nostro piani ecco che qualcosa ci fa preoccupare e ci vengono i dubbi che possa avere qualcosa che non va.

Non c’è, in verità, una maniera certa per sapere per filo e per segno quali possano essere i pensieri di Bau, ma il modo in cui riesce a comunicare (nonostante i linguaggi di bipedi e quadrupedi siano estremamente diversi) rende tutto più semplice. Resta sempre la possibilità, poi, soprattutto se si è alla prima esperienza, di contattare un etologo esperto in comportamento canino per farsi aiutare nella comprensione e nell’approccio.

Le diverse razze, poi, in base al’indole, possono avere reazioni e atteggiamenti molto differenti fra loro. Se di base reagiscono allo stesso modo, poi ci sono delle sfumature da saper cogliere. Chi si sente rifiutato farà in modo di comunicarlo a chi gli sta intorno.

Il mio cane è strano

cane nella cuccia

I cani possono sentirsi respinti, ma noi possiamo aiutarli a stare meglio. Per conquistare la loro fiducia sono necessarie la coerenza e la pazienza. Con il tempo, tutti i nostri sforzi verranno ricompensati da serenità e gratitudine che ci riempiranno il cuore di gioia.

Dobbiamo considerare delle zone confortevoli e pensate ad hoc per Fido. Quando possibile, documentiamoci in merito alle sue esperienze passate: potremo capirlo maggiormente e immedesimarci. L’addestramento non deve essere una costrizione o fonte di ansie e nervosismi. Al contrario, concedersi delle passeggiate insieme, delle sessioni di gioco e coccole possono migliorare la sensazione che Fido ha di noi e dei nostri sentimenti verso di lui.

Dobbiamo cercare di favorire un approccio sano e sereno nei confronti degli altri animali e delle persone, allontanare il più possibile le sensazioni negative e avere la pazienza di aspettare che i risultati arrivino. Fido deve fidarsi di noi! Il nostro rapporto diventerà simbiotico; avremo dimostrata fedeltà assoluta e tutte le paure e i reciproci interrogativi spariranno per lasciare spazio alla gioia.

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