Prendersi cura di un Dobermann: tutte le attenzioni e le sue necessità

Quali sono le accortezze da seguire per prendersi cura di un Dobermann? Scopriamolo insieme.

Come prendersi cura di un Dobermann al meglio delle nostre possibilità? Cosa serve a questo elegante cagnolone per vivere sereno e tranquillo al nostro fianco? Di cosa ha effettivamente bisogno? Scopriamo insieme quello che serve per rendere la sua vita migliore.

Dobermann: che tipo è?

dobermann linguaccia

Chi è il Dobermann? Come facciamo a capire quali siano le sue necessità, al fine di prenderci cura al meglio di lui? Prima di tutto, cerchiamo di scoprire quello che c’è da sapere riguardo il suo carattere generale e la sua personalità.

Il Dobermann è una razza di cane ufficialmente riconosciuta dalla FCI, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Allevatori Canini. Appartiene al Gruppo 2Cani di Tipo Pinscher, Schnauzer, Molossoide e Cani bovari Svizzeri, alla Sezione 1Tipo Pinscher e Schnauzer.

È un cane da sempre considerato ottimo per lo svolgimento di alcune specifiche attività, come la guardia e la protezione della famiglia, della proprietà e del territorio. Inoltre, soprattutto durante il primo periodo della sua diffusione, il Dobermann era anche utilizzato come messaggero dai soldati della Seconda Guerra Mondiale, grazie alle sue capacità, alla sua agilità e determinazione. Era eccellente anche come guardiano per i prigionieri di guerra.

Insomma, da queste brevi informazioni che fanno capo alla sua storia, possiamo già dedurre facilmente alcuni dettagli che descrivono al meglio il carattere e il temperamento del Dobermann. Lui è un cane molto determinato, testardo quando serve, propenso al movimento e all’attività fisica in ogni momento. La sua personalità forte, tosta, pronta all’avventura e alla difesa del territorio lo rende un esemplare quasi spaventoso per la determinazione e la caparbietà.

Non a caso, infatti, al di là del suo aspetto fisico, il Dobermann viene spesso definito come il “devil dog“. Questo non soltanto per la somiglianza delle sue orecchie piccole e dritte ad un paio di corna che ricordano l’immagine che comunemente si ha del diavolo; c’è anche dell’altro. Il suo atteggiamento impetuoso, tenace, ostinato e anche intraprendente lo rende un personaggio interessante e, a volte, anche inquietante.

È risaputo, infatti, che il Dobermann sia spesso considerato un cane aggressivo e “cattivo“, sulla base di questo suo atteggiamento combattivo e irruente. Nessuno mette in dubbio la sua veemenza, ma prima di giudicare a priori bisognerebbe analizzare il quadro completo della situazione.

Il Dobermann non è un cane ingestibile al 100%, anzi! Il trucco sta nell’educarlo a dovere fin da quando è ancora molto piccolo, affinché il suo carattere possa essere temprato come si deve fin dalla tenerissima età. È molto importante, allora, cercare di sfatare quei miti secondo i quali determinate razze di cani devono necessariamente essere “cattive” soltanto perché l’opinione comune le considera tali.

Allora viene spontaneo porsi una domanda: come prendersi cura al meglio di un Dobermann? Cosa dobbiamo fare quando stiamo per accogliere in casa un esemplare di questa razza nel modo più tranquillo e rilassato possibile?

Qual è il primo elemento da considerare? Fare in modo che il Dobermann sia perfettamente in grado di adattarsi all’ambiente e a relazionarsi con i componenti della famiglia. Vediamo più nel dettaglio qualche consiglio per interagire in modo sicuro e responsabile con il Dobermann.

Prendersi cura di lui: qualche accortezza da seguire

dobermann di profilo

Come abbiamo sottolineato, il Dobermann non è un cane facilissimo da gestire. O meglio: dobbiamo fare attenzione e cercare di andare incontro non soltanto alle sue esigenze, ma favorire anche un clima tranquillo che non lo agiti, né lo metta in difficoltà.

Per capire di cosa ha bisogno, è importante sottolineare alcuni aspetti del suo carattere che rientrano nelle sue stesse necessità. Partiamo dal suo stile di vita. Il Dobermann ha fortemente bisogno di una cosa, che si rende essenziale e imprescindibile sia per la sua salute fisica che mentale e psichica: il movimento.

Se vogliamo prenderci cura al meglio di questa razza, non dobbiamo fare altro che assicurarle la buona dose di movimento quotidiano. Tuttavia, questo non deve assolutamente limitarsi ad un’uscita passeggera, funzionale soltanto ai bisogni primari. Il Dobermann deve avere la possibilità di correre, scorrazzare, divertirsi e tenere tonici e allenati i suoi muscoli.

Insomma, le uscite fuori porta giornaliere devono essere impostate in modo tale da permettergli di buttar fuori tutta quella energia tipica del suo carattere. Essa, dunque, deve necessariamente essere sfogata. Preferiremmo che il nostro cagnolone sia agitato, irrequieto ed esuberante in modo anche eccessivo ed esagerato dentro l’appartamento?

Sicuramente non è questa la soluzione migliore per prendersi cura al meglio del Dobermann. Soprattutto, non si renderebbe funzionale a fare in modo che il suo temperamento sia tenuto a bada.

Allora, primo step da seguire: farlo muovere tanto. Questa necessità è davvero molto determinante perché lo aiuta anche a calmarsi e gli offre lo spunto per canalizzare energia e vitalità in determinati momenti della giornata, piuttosto che in altri.

Cos’altro c’è da considerare? Non possiamo di certo far finta della sua stazza. Il Dobermann, infatti, è un cane di taglia medio-grande, il cui peso varia fra i 25 e i 40 kg (a seconda del sesso). Dunque, per gestire al meglio il suo corpo robusto, tonico, forte e imponente è il caso di insegnargli tutto quello che c’è da sapere riguardo la convivenza pacifica all’interno di una famiglia.

L’educazione è fondamentale perché tramite questa noi padroncini possiamo spiegare al nostro amico a 4 zampe come ci si comporta col mondo. Agire tempestivamente e fin dalla tenerissima età è l’elemento discriminante.

L’addestramento, per essere buono, deve essere fatto di: costanza, coerenza, fermezza, autorevolezza, polso, calma, tempo, tranquillità. Non dobbiamo mai porci in modo aggressivo o troppo sovrastante, ma allo stesso tempo dobbiamo fargli capire che siamo noi a tenere le redini del gioco.

Il Dobermann, infatti, deve comprendere che l’atteggiamento combattivo e impetuoso va tenuto sempre sotto controllo, soprattutto in presenza degli umani. Lui ha solo bisogno di una guida che gli spiani la strada. Le sue necessità sono queste: continui stimoli, assidue sessioni di addestramento, costanti impulsi che incentivino il suo interesse.

L’obiettivo è il seguente: questa razza non deve mai annoiarsi. Noi, da parte nostra, dobbiamo essere bravi ad evitare che la noia prenda il sopravvento. Se tutto andasse secondo i piani, lo scopo di prendersi cura al meglio del Dobermann sarà raggiunto facilmente. A questo punto, lui capirà di potersi fidare di noi e noi potremo stare certi che non ci farà mai del male.

Infatti, non si deve mai sottovalutare un altro aspetto tipico del suo carattere. Il Dobermann, dopo aver preso confidenza ed essere diventato un buon amico, è un cane fedelissimo e lealissimo, sul quale si può contare al 100%. La sicurezza e la protezione della famiglia, bambini compresi, sarà assicurata senza alcun dubbio.

Allevamenti

dobermann nel sentiero

Ci è venuta voglia di prendere in casa con noi un esemplare di questa razza? Vogliamo provare ad addestrare un cucciolo di “devil dog“? Ebbene, dopo aver parlato di come prendersi cura del Dobermann, possiamo ora dare delle informazioni riguardo il suo reperimento.

In Italia, dove troviamo delle strutture che si occupano della selezione e della salvaguardia di tale cane? Ecco un elenco delle regioni e delle relative città dove poter trovare degli allevamenti ufficialmente riconosciuti dall’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana:

  • Abruzzo: Chieti, Pescara
  • Basilicata: Matera
  • Calabria: Reggio-Calabria
  • Campania: Benevento, Caserta, Napoli, Salerno
  • Emilia-Romagna: Bologna, Forlì-Cesena, Piacenza, Reggio-Emilia
  • Lazio: Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo
  • Liguria: Genova, Imperia, Savona
  • Lombardia: Bergamo, Brescia, Milano Monza-Brianza, Pavia, Sondrio, Varese
  • Marche: Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino
  • Piemonte: Alessandria, Cuneo, Torino, Vercelli
  • Puglia: Bari, Brindisi, Lecce, Taranto
  • Sicilia: Catania, Palermo, Siracusa, Trapani
  • Trentino-Alto Adige: Trento
  • Toscana: Firenze, Livorno, Lucca, Pisa
  • Umbria: Perugia, Terni
  • Valle D’Aosta: Aosta
  • Veneto: Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza

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