Tetano nel cane: cosa sapere su questa malattia?

La salute del nostro amico a quattro zampe passa dalla prevenzione. Riconoscere il tetano nel cane può fare la differenza nella cura. I dettagli

I nostri amici a quattro zampe, esattamente come noi esseri umani, possono essere costretti a dovere affrontare alcune problematiche, anche di una certa entità.

Saper riconoscere i segnali di una malattia grave è ancora più importante. In questo modo si può intervenire tempestivamente e fare la differenza fra la vita e la morte.

Il tetano nel cane, se non preso in tempo, può avere delle conseguenze letali. Al primo dubbio contattiamo immediatamente il veterinario di fiducia, colui che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere.

Indice

Cos’è il tetano per il cane
Chi è il responsabile del tetano nel cane
Le cause principale del tetano nel cane
Tetano nel cane, i sintomi più frequenti
Diagnosi del tetano nel cane
Tetano nel cane, cura

Cos’è il tetano per il cane

cane non si sente bene

Il tetano nel cane, anche se è una condizione che si presenta raramente, si presenta a causa di un batterio, nome scientifico Clostridium tetani. Si può trovare in ambienti poco ossigenati come il suolo, l’intestino dei mammiferi, in tessuti morti, in presenza di ferite, lesioni, ustioni, interventi chirurgici o fratture.

Quello che rende così insidioso il tetano è il fatto che questo batterio ha la facoltà di poter vivere appunto senza ossigeno e per questo insidiarsi nell’ambiente anche per lunghi periodi di tempo, creando delle spore che – a loro volta – generano tossine.

Queste tossine si legano alle cellule nervose provocando una sintomatologia anche parecchio fastidiosa e invalidante; i sintomi inoltre possono persino peggiorare e provocare il decesso del povero malcapitato.

Chi è il responsabile del tetano nel cane

cane letargico

Siamo di fronte a una patologia, come già accennato, che viene causata dalle spore prodotte dal Clostridium tetani. La natura del batterio – che ama vivere nel terreno, nel tratto intestinale di noi bipedi ma anche in quello degli animali in generale – di per sé non è un problema.

Il pericolo di contrarre un’infezione non certo di poco conto nasce in presenza di una ferita. Infatti, è quella che il batterio colonizza e, visto che può sopravvivere anche in condizioni che noi considereremmo avverse, prolifera mandando in circolo le sue tossine.

È la Tetaspamina a causare la sintomatologia tipica di questa malattia. L’aspetto su cui è bene concentrarsi se si vuole salvare la vita al proprio amico a quattro zampe. Infatti, prima si individua la ferita sospetta, prima si cura e minori saranno le conseguenze. Se invece si prende sottogamba la situazione, potrebbe anche sopraggiungere la morte.

Infatti, la tossina in questione è capace di penetrare direttamente nelle cellule del sistema nervoso e provocare dei segnali di una certa entità. Il batterio, che non ha difficoltà a sopravvivere in condizioni di mancanza di ossigeno, colonizza le ferite sporche e le contamina. Senza un intervento dall’esterno non si può debellare.

Oltretutto, in rari casi, la via di accesso può essere quella degli alveoli dentali aperti. Ecco allora che i cuccioli di cane – che per istinto rosicchiano qualsiasi cosa capiti loro sotto tiro – sono particolarmente a rischio. Le loro difese immunitarie ancora in formazione e deboli per definizione, poi, non sono in grado di fare da scudo come in un esemplare adulto. Il decorso della malattia, quindi, può essere più veloce e la tempestività un fattore ancora più importante.

Le cause principale del tetano nel cane

cane sul divano

Il rischio di tetano nel caso di un morso del cane è quindi concreto. Gli esemplari che vivono per strada, che devono avere a che fare con questioni di predominio e di sopravvivenza hanno maggiori probabilità di contrarre questa patologia rispetto a un cane domestico.

Questo fattore però non deve farci abbassare la guardia, perché bastano un passo falso durante la passeggiata quotidiana o una sessione di gioco al parco un po’ più turbolenta e avventurosa a far ferire il nostro adorato Fido.
Ci sono poi delle zone del corpo che non sono facilmente raggiungibili e una ferita non di semplice individuazione.

Ecco perché il consiglio è sempre quello di controllare la nostra piccola palla di pelo ogni volta che rientriamo a casa. Un check up completo di zampe, collo, zone di congiunzione degli arti, occhi, orecchie e così via può farci capire in tempo che è in atto una condizione di pericolo che può presto degenerare.

Per quanto riguarda le cause, queste sono da ricondurre a delle ferite aperte ed esposte a contaminazione batterica; per questo è necessario prestare attenzione ogni volta che le abitudini sane di un cane possono però trasformarsi in un pericolo. Non dobbiamo certo metterlo sotto una campana di vetro, ma monitorarlo periodicamente può essere un comportamento prudente.

Tetano nel cane, i sintomi più frequenti

cane con orecchie piegate

Gli effetti del tetano nel cane sono specifici, ma anche attribuibili ad altre patologie. Ecco perché è importante consultare il proprio veterinario di fiducia al primo segnale sospetto. Meglio una visita extra che ci tranquillizzi, che la sottovalutazione della questione.

La sintomatologia è di natura neurologica e può manifestarsi da un minino di alcuni giorni a un massimo di mesi dopo l’infezione. Questo fattore ci deve far venire il dubbio che qualcosa possa essere trascurato, quindi, anche a distanza di tempo. E si fa sempre più prepotente la necessità di controlli periodici dallo specialista.

Che siano una ferita o gli alveoli aperti, se il batterio entra in circolo non se ne andrà a meno che non si intervenga con una cura farmacologica mirata. I primi segnali che devono farci pensare che qualcosa non stia andando per il verso giusto sono:

  • La rigidità muscolare;
  • La febbre;
  • Delle algie durante la minzione;
  • Una salivazione eccessiva;
  • La presenza di una coda rigida e dura al tatto;
  • Alcune difficoltà ad aprire la bocca e a mangiare;
  • Problematiche di natura respiratoria;
  • Gli spasmi muscolari;
  • Le convulsioni nel cane;
  • La paralisi;
  • Il decesso.

I segnali del tentano nel cane possono andare da lievi a più gravi, fino a causarne la morte. Bisogna prestare particolare attenzione a una determinata andatura. Viene chiamata “a cavalletto” e si presenta senza una reale sofferenza da parte della nostra piccola palla di pelo.

Successivamente si riscontrano sintomi che riguardano soprattutto i muscoli della testa. Fido sembra quasi che rida, ma invece presenta una rigidità muscolare involontaria. Se si accentuano le rughe della fronte e questa caratteristica perdura, contattiamo il veterinario di fiducia.

Man mano che la condizione si aggrava, i sintomi si propagano al resto del corpo. In questi casi non è raro sorprendere il nostro amico a quattro zampe, in piedi, con le stampe contratte e tese a causa di una rigidità diffusa che non riesce a contrastare.

Inoltre, non perde mai i sensi ed è sempre vigile, tuttavia non è capace di bere e di mangiare normalmente. Se non si interviene tempestivamente, in pochi giorni sopraggiunge la paralisi del diaframma e dell’apparato respiratorio. Il decesso, arrivati a un certo, punto è inevitabile.

La questione è non arrivare a questo stadio della malattia, a tal proposito può tornare utile sapere perché il cane ansima e quando è opportuno intervenire. La sintomatologia appena descritta non deve intaccare il sistema nervoso.

Diagnosi del tetano nel cane

cane fa esami dal veterinario

Una volta conosciuti gli effetti del tetano nel cane è importante che la diagnosi eventuali venga fatta il prima possibile, in questo modo si ha l’occasione di iniziare la cura più adatta tempestivamente e interrompere la ‘corsa’ del batterio responsabile della malattia.

Se dovessimo notare la comparsa di uno o più dei sintomi appena descritti, è necessario andare dal veterinario in tempi molto brevi. Importante sarà una nostra anamnesi il più possibile dettagliata, in modo tale da circoscrivere i segnali e andare dritti all’individuazione della diagnosi corretta.

Per stabilire se effettivamente si tratta di tetano nel cane, il veterinario eseguirà dei test di laboratorio, come l’emocromo completo e l’esame delle urine. Nel caso delle urine, però, il più delle volte, i risultati sono nella norma, a eccezione della mioglobina che risulta in aumento.

Attraverso i test è possibile notare la concentrazione della creatina fosfochinasi, un enzima che principalmente si trova nel cervello, nel cuore e nei muscoli e che spigherebbe quindi la rigidità muscolare nella nostra piccola palla di pelo.

Tetano nel cane, cura

cane aggressivo

La terapia per il tetano nel cane potrebbe richiedere il ricovero. In questa maniera si possono monitorare costantemente le sue condizioni cliniche e si può intervenire nel caso in cui dovessero aggravarsi all’improvviso.

Per noi esseri umani esistono il vaccino obbligatorio e il richiamo, da farsi nel caso di una ferita infetta e quindi a rischio. Per il nostro amico a quattro zampe però non c’è e si ricorre quindi a una cura di tipo sintomatico che va a contrastare gli effetti neurologici.

I tranquillanti hanno lo scopo di diminuire gli spasmi muscolari, che sono anche parecchio dolorosi. Con il ricovero in luogo tranquillo e su un materassino morbido, si possono prevenire le piaghe da decubito. Inoltre, è importante procedere con una alimentazione forzata tramite il sondino nasogastrico.

A questo si associa il siero antitetanico non specifico per i cani, con alcuni rischi di reazioni allergiche che devono essere bloccati sul nascere, e una terapia antibiotica mirata con penicilline sistemiche. La cura può durare anche alcune settimane, prima che si possa assistere a una ripresa e non sempre gli esiti sono positivi.

Nel caso in cui i polmoni dovessero essere compromessi, il veterinario potrà decidere di intubare, per favorire la respirazione. Inoltre, in base alla gravità dei sintomi, può somministrare una terapia farmacologica allo scopo di diminuire gli spasmi e le convulsioni.

Alcuni segni clinici possono essere confusi anche con avvelenamento del cane. A causarne di simili sono la stricnina o il piombo. In tutte e due i casi il decorso è molto più rapido e non si riscontrano ferite infette.

La terapia migliore contro il tetano nel cane, ma vale per qualsiasi patologia, è la prevenzione. Se notiamo una ferita, previo consulto del veterinario, è bene disinfettarla con acqua ossigenata e lasciarla a contatto con l’aria pulita. Così si impedisce ai batteri di proliferare e di produrre tossine.

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