Addestramento verbale o visivo del cane: quale funziona meglio?

Tra l'addestramento visivo o verbale del cane ci sono delle differenze, ma è difficile dire quali sia realmente più efficace, vediamo perché

I cani possono essere facilmente addestrati. Certo, ci vogliono tempo e pazienza ma a poco a poco riuscirete a insegnare tante cose al vostro amico a quattro zampe. Uno dei continui dibattiti tra gli addestratori di cani e le varie persone che hanno a che fare con animali addestrati è quale sia il migliore metodo di insegnamento.

In particolare, una delle domande più frequenti è se sia più efficace l’addestramento verbale o visivo del cane. La scienza è stata molto lenta nel risolvere questo problema, sebbene ci siano alcuni dati che suggeriscono che se i cani conoscono già sia il comando vocale che il segno della mano, otterrete prestazioni più affidabili utilizzando il segnale visivo nella maggior parte dei casi. In questo articolo vedremo che esistono diversi tipi di addestramento per il cane. Spiegheremo meglio in che cosa consistono quello visivo e quello verbale per passare poi a tentare di definire quale sia il migliore secondo la scienza.

Diversi tipi di addestramento per il cane

Il cane è un animale che si presta molto ad essere addestrato. Ogni animale però è diverso dall’altro, quindi potrebbe essere efficace un metodo piuttosto che un altro. Inoltre è difficile stabilire quanto tempo serve per addestrare un cane, quindi la prima cosa da fare prima di intraprendere un processo educativo è quello di armarvi di tanta pazienza ed essere sicuri di avere del tempo a disposizione. In alternativa, potete richiedere l’aiuto di un professionista, come l’addestratore cinofilo, che saprà soddisfare le vostre esigenze nel migliore dei modi.

Se avete deciso di educare il vostro cane da soli, sappiate che ci sono diversi tipi di addestramento. Potete, per esempio addestrare un cane con il fischietto oppure addestrare il cane con un clicker. Per quanto riguarda l’addestramento verbale e quello visivo invece vi rimandiamo alla lettura dei paragrafi successivi. Dovete solo imparare a conoscere il vostro cane e comprendere quale metodo si adatti meglio a lui

Che cosa è l’addestramento verbale del cane

L’addestramento verbale del cane è la tecnica più facile da intuire. Si tratta di insegnare al vostro amico a quattro zampe i cosiddetti “comandi” che vendono pronunciati con la voce. Esistono dei comandi di base, che servono per iniziare qualsiasi convivenza con un cane, e altri che potrete aggiungere nel tempo.

Tra i comandi di base ci sono quelli che indicano lo stare fermo, il sedersi, il seguirvi e il mollare la presa se il vostro cane sta addentando qualcosa che non dovrebbe tenere in bocca. I comandi devono generalmente essere delle parole semplici e univoche. Usate quindi una sola e breve parola per ogni comando, per esempio “Fermo”, “Stop” o “Alt”, “Seduto”, “Vieni”, “Lascia” e così via.

State bene attenti a utilizzare ogni parola per indicare un solo comando, in modo che il cane non vada in confusione quando li sente. Quindi, per esempio, se avete scelto il comando “Lascia”, usatelo sempre per lo stesso gesto, non dite una volta “Lascia” e una “Molla”, soprattutto se usate la seconda parola per un’altra azione. Il rischio è che il cane non sappia più come comportarsi.

Ogni volta poi che il cane vi obbedisce e compie l’azione per cui avete dato il comando, allora premiatelo. Fate un complimento al vostro piccolo pelosetto, lodatelo e dategli una ricompensa, che sia in cibo (ma senza esagerare) o in coccole. Si chiama rinforzo positivo e in questo modo il cane sarà portato a ripetere l’azione che voi desiderate perché la associa a qualcosa di positivo appunto, come un dolcetto o una carezza.

Che cosa significa addestramento visivo del cane

L’addestramento visivo del cane invece si basa sui gesti. Al posto delle parole per dare i comandi userete dei gesti, senza pronunciare alcun suono con la voce. Tale forma di addestramento è molto utile da utilizzare soprattutto per cani che hanno problemi di udito. Tuttavia è meno immediata rispetto all’uso della parola e quindi spesso viene scartata.

Quindi in questo caso potreste, per esempio, alzare il dito indice e chiudere le altre dita della mano per dire “No”, oppure alzare la mano aperta e tesa per dire “Fermo”, oppure ancora battere un colpetto con la mano sulla vostra coscia se volete che il cane vi raggiunga.

Allo stesso modo dell’addestramento verbale, dovete fare in modo che ogni gesto abbia un solo significato per evitare che il cane si confonda e non sappia più come comportarsi. Quindi, ancora una volta, usate un solo gesto per un solo comando, finché il cane lo avrà assimilato. Inoltre state attenti a non utilizzare gesti molto comuni, ma gesti particolari, altrimenti c’è il rischio che il cane compia l’azione associata al gesto anche quando non è necessario.

Il rinforzo positivo è una tecnica che si presta ad ogni tipo di addestramento per il cane. Potete ricorrere al rinforzo positivo anche quando decidete di mettere in pratica un addestramento visivo con il vostro cane. Quindi via libera a lodi, coccole o snack gustosi tutte le volte che il vostro amico a quattro zampe avrà compiuto l’azione che desiderate. In questo modo la ripeterà perché la assocerà a qualcosa di positivo come la ricompensa che riceverà.

Qual è migliore tra i due?

È difficile riuscire a dire quale sia il migliore, se l’addestramento verbale o visivo del cane. Entrambi sono molto efficaci, tuttavia ci sono degli studi che dimostrano delle differenze nei tempi di apprendimento, quindi con uno dei due il cane impara più in fretta che con l’altro.

In un recente studio apparso sulla rivista Scientific Reports, un team di ricercatori guidati da Ashley Prichard del Dipartimento di Psicologia dell’Emory University di Atlanta, in Georgia, ha deciso di determinare quale dei due sia più efficace. La tecnica utilizzata in questo studio si è basata sulle risposte del cervello del cane agli stimoli visivi o verbali tramite una risonanza magnetica funzionale ed è stata sperimentata circa quattro o cinque anni fa da Gregory Berns (anche alla Emory University).

L’esperimento ha tenuto in considerazione anche gli stimoli olfattivi per l’apprendimento, con un gioco di risposta alle ricompense presentando una coppia di stimoli, uno premiato e uno no. Da quanto venuto fuori, i cani hanno appreso più rapidamente la differenza tra gli stimoli olfattivi, seguita da vicino dalla differenza tra gli stimoli visivi. Per cogliere la differenza tra lo stimolo verbale premiato e quello non premiato, il cervello del cane ha impiegato più tempo. Tali dati suggerirebbero chiaramente che se state cercando di insegnare a un cane qualcosa di nuovo, fareste meglio a usare segnali visivi piuttosto che parlare con lui.

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