Comandi salvavita da insegnare al cane, quali sono

Esistono abilità di capriccio e poi ci sono i comandi salvavita da insegnare al cane, quelli che incidono sul suo benessere e sulla sua sicurezza

Quando adottiamo un cucciolo, i primi mesi sono importantissimi per la sua educazione. I comandi salvavita da insegnare al cane hanno un’importanza fondamentale per evitare che accada qualcosa di brutto a colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti.

Alcuni, per esempio, lo renderanno capace di interagire correttamente con bipedi e quadrupedi, senza che venga esposto a inutili pericoli o che lo siano le persone o gli animali con cui si confronta.

Sebbene l’addestratore possa creare corsi di tutti i tipi e per tutte le esigenze, è bene discernere tra ciò di cui Fido non può assolutamente fare a meno e ciò che non è indispensabile conosca.

Indice

Comandi salvavita, “lascia”
Come insegnare al cane il comando “vieni”
Comandi salvavita da insegnare al cane: “resta”
Molte persone ci hanno chiesto

Comandi salvavita, “lascia”

cane con uccello fra i denti

Questo è fra i comandi salvavita da insegnare al cane perché è possibile che metta fra i denti qualcosa di pericoloso. A prescindere dal fine, partiamo dal presupposto che l’addestramento deve essere condotto all’insegna del relax e del divertimento, ogni sessione non deve durare più di venti minuti ciascuna e – se notiamo segnali di ansia e nervosismo – sospendiamo tutto per riprendere in un momento più propizio. Insistere, infatti, non farebbe bene all’equilibrio psicofisico della nostra piccola palla di pelo e ci allontanerebbe dal raggiungimento dell’obiettivo.

Attraverso l’ausilio indispensabile del clicker e del rinforzo positivo, l’importante e fare in modo che ripeta il comando fino a quando non verrà automatizzato. La posizione da mantenere è quella che ci vede stare di fronte al nostro migliore amico. Il passo subito successivo, invece, è quello di chiedergli di lasciare l’oggetto, possibilmente a terra.

L’ideale è dargli un comando preciso, che corrisponda anche a un’esclamazione verbale. Spesso e volentieri si dice: ”Lascia!”. Pronunciando una sola parola, la nostra piccola palla di pelo sarà facilitata ad abituarsi all’automatizzazione del comando. Ogni volta che si dimostra obbediente, usiamo il clicker per ‘dirglielo’ e diamogli un bocconcino goloso a mo’ di premio.

Naturalmente serve esercizio e tanta pratica per riuscire a ottenere dei risultati a lungo termine, ma saranno sufficienti pochi giorni e il cane capirà in fretta (se avrà un insegnante alla sua altezza). Soprattutto in una fase iniziale, ci si potrebbe aiutare con i gesti, per indirizzare il cane in maniera più diretta.

Come insegnare al cane il comando “vieni”

cane che corre

Non è sempre facile insegnare al proprio cane come camminare per strada insieme. Saperlo educare risulta essere fondamentale non solo per essere sicuri che non possa succedergli nulla, ma anche per lasciarlo senza guinzaglio (nei luoghi in cui è concesso) e fargli acquisire sicurezza in sé e in voi.

Soprattutto all’inizio, è importante trovare un luogo tranquillo e familiare, sono da evitare gli ambienti troppo affollati dove è facile che possa distrarsi. Anche in questo caso è importante il premio, quando si ottengono i risultati sperati.

Se durante la sessione di addestramento Fido non dovesse venire verso di noi, non bisogna inseguirlo. Il rischio è che possa confondersi, il segreto invece è girarsi e andarsene. In questo modo correrà immediatamente verso di noi e meriterà una ricompensa.

Ottenuti i primi risultati intermedi, è opportuno aumentare la distanza, così che possa comprendere che – nel momento in cui lo chiamiamo – lui deve obbedire immediatamente anche se si trova a metri di distanza.
Tuttavia, durante le fasi di addestramento, è meglio rimanere all’interno di un perimetro ben delineato, in modo tale che non si corra alcun pericolo.

Ripetiamo più volte l’esercizio e ogni volta cambiamo sempre la posizione. Inoltre cerchiamo di allontanare gradualmente gli snack, sostituendoli magari con un giocattolo e poi con carezze e parole affettuose.
Questo è fra i comandi salvavita da insegnare al cane perché ci sono tanti pericoli dai quali Fido deve rimanere alla larga e, se ci ascolta, potremo far sì che non assecondi il suo istinto ma le nostre indicazioni.

Comandi salvavita da insegnare al cane: “resta”

cane con testa sul tavolo

Annusa, spinge, lecca: il nostro fedele amico a volte è davvero difficile da gestire, soprattutto in presenza di ospiti o gente estranea, oppure se c’è un pranzo succulento pronto sul tavolo della cucina. Anche in questo caso, è bene procedere step by step, con il clicker per il cane e il rinforzo positivo. A tal proposito potrebbe tornare utile sapere come fanno i cani a capire i comandi.

Prima di tutto facciamo sedere il nostro amico a quattro zampe. Una volta raggiunto l’obiettivo, diciamogli che si è comportato bene e che siamo fieri di lui con il suono del clicker. Dopodiché, aspettiamo sei secondi e diamo il rilascio. Anche in questo caso il clicker serve a dimostrare al nostro fedele amico che un altro passo avanti è stato fatto.

Ripetiamo il comando e, questa volta, aspettiamo dieci secondi prima di dare il rilascio; se funziona per quattro/cinque volte a sessione di addestramento, e ogni volta resta fermo qualche secondo in più, il gioco è fatto. Per togliersi ogni dubbio, possiamo usare il metodo della riprova nell’addestramento del cane.

Molte persone ci hanno chiesto

ragazza dà biscotto a cane

Nulla va lasciato al caso e non bisogna improvvisare, il rischio altrimenti è che la fase di socializzazione non vada nel modo sperato e che ci siano conseguenze comportamentali anche di un certo tipo. Quando si parla di comandi salvavita da insegnare al cane, le preoccupazioni sono sempre dietro l’angolo e anche i dubbi dei proprietari. Ecco i quesiti più frequenti.

Quando iniziare a insegnare i comandi al cane?

La fase di socializzazione del nostro amico a quattro zampe è importantissima, ed è bene che cominci già dalle prime settimane di vita, così che sappia come interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco, bipedi e quadrupedi che siano. A tal proposito, ecco quali sono i comandi essenziali per il cane.

Come faccio a sapere che l’addestramento è corretto?

Affidiamoci a professionisti esperti e qualificati. A tal proposito, ecco dei corsi di addestramento per cuccioli di cane che possono fare al caso nostro. In generale, l’amico a quattro zampe avrà solo bisogno di essere seguito in maniera consapevole e coerente. Una volta che avrà imparato il comando che ci siamo prefissati di insegnargli, potremo procedere con nuovi fini e ogni fase di addestramento sarà un’occasione per migliorare il rapporto tra bipede e quadrupede.

Cos’è il rinforzo positivo?

Il rinforzo positivo non è altro che un premio da concedere alla nostra piccola palla di pelo ogni volta che fa quello che gli chiediamo, o semplicemente quando mette in atto un comportamento virtuoso. La memoria dei cani non funziona proprio come la nostra, anche se abbiamo diverse cose in comune, ma si basa sulle associazioni. Tutte le volte che ne creiamo di positive stiamo lavorando bene e possiamo essere quasi certi che l’automatismo sia dietro l’angolo. Ebbene, sì: addestrare il cane con gli snack non solo è consigliato, ma anche auspicabile (basta, però, che non esageriamo).

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