Bulldog Francese blu: particolarità, costo e cosa sapere

Il Bulldog Francese blu è un cagnolino a dir poco adorabile, tuttavia c'è un dibattito aperto a proposito di questo quattro zampe. Scopriamo di più

Non possiamo negare che il Bulldog Francese nella sua variante blu sia tra i cani più particolari e belli che ci siano. Ma sapevate che in realtà questo dolce amico a quattro zampe non esisterebbe in natura?

Adottare un cane è possibile tramite strutture e canili che si preoccupano di trovare una famiglia ai quattro zampe meno fortunati, ma c’è una parte di cinofili che tiene particolarmente al “cane di razza”. Ciò significa soltanto una cosa: che il cucciolo deve essere dotato di pedigree e pertanto rispondere allo standard ufficialmente riconosciuto.

Nel caso del Bulldog Francese blu non è proprio così e c’è un bel dibattito aperto a tal proposito. È vero che molti di questi cuccioli sono venduti (profumatamente) con un pedigree, eppure lo standard di razza considera questa colorazione come un difetto grave. Qual è, dunque, la verità? Scopriamolo insieme!

Indice

Origini del Bulldog Francese blu

cagnolino col pelo grigio

Se questa varietà di Bulldog Francese (o Bouledogue français) è molto richiesta, lo si deve essenzialmente alla sua rarità. Una particolare variante della razza canina in questione vi direte, ma non è esattamente così. Perché a differenza dei colori previsti dallo standard, il blu (che poi è una sorta di grigio chiaro) viene appositamente “creato” dagli allevatori mediante incroci ben precisi che, dopo diversi tentativi, riescono a stabilizzare questa caratteristica dando vita ai piccoli pelosetti chiari che tanto ci piacciono.

Vi starete chiedendo chi ha cominciato ad allevare esemplari di Bulldog Francese di questo colore, ma la risposta non è affatto scontata. Non abbiamo un allevatore di riferimento né un luogo specifico, tuttavia sappiamo con certezza che molti di questi cuccioli provengono dai Paesi dell’Est (come la Slovacchia). Per ottenere la particolare colorazione blu-grigia gli allevatori scelgono e incrociano esemplari che posseggano il gene recessivo che influisce sulla pigmentazione del mantello, diluendone la melanina.

Problemi di salute del Bulldog Francese blu

cagnolino con gli occhi azzurri

Non possiamo negare che il Bulldog Francese blu sia un cane davvero meraviglioso: mantiene in tutto e per tutto l’aspetto tipico della razza, ma con quella particolare colorazione del mantello (e degli occhi) che lo rende ancor più dolce e affascinante. Ma ci sono aspetti di cui dovremmo tener conto prima di adottarne uno e principalmente hanno a che vedere con i possibili problemi di salute tipici di questi esemplari.

Basta fare qualche ricerca su internet per inciampare in siti di allevatori di Bulldog Francese sinceramente preoccupati (e anche arrabbiati) per via di questo commercio illecito di esemplari blu. Il motivo è molto semplice: lo standard di razza non prevede questo colore, il pedigree quindi non avrebbe in teoria alcun valore e, di conseguenza, il costo è esagerato. Insomma, ritengono che sia tutta una questione di business.

Molti allevatori ci mettono in guardia anche in merito alla salute dei piccoli. L’allele recessivo che diluisce la melanina, infatti, può portare con sé delle tare genetiche e quindi delle malattie o dei disturbi più o meno gravi. È tipico dei cani blu soffrire di alopecia, dermatiti e allergie ma anche di problemi agli occhi o disturbi immunitari. E non è proprio una cosa da poco. Se a ciò aggiungiamo le malattie tipiche delle razze brachicefale, non possiamo che trarre le nostre conclusioni.

Cosa sapere prima di adottare questo cane

cucciolo con un collare brillante

Alla luce delle informazioni che abbiamo raccolto, cosa dobbiamo pensare? È giusto adottare un Bulldog Francese blu? Non sarebbe meglio preferire altri amici a quattro zampe, magari meno fortunati e privati della gioia di una casa e di una famiglia?

Non possiamo giudicare le scelte di ognuno, questo è chiaro, ma possiamo comunque darvi qualche consiglio. Ciò che lamentano gli allevatori di questi esemplari è il commercio di cani con una colorazione non prevista dallo standard, spacciati come cani di razza e perciò venduti a cifre esorbitanti. È il mero business che non va giù a chi ama davvero i cani e non possiamo che esser d’accordo. Senza contare che, poi, questo commercio di cani “esotici” (provenienti dall’estero) è considerato illegale in Italia. Non è sicuro né per noi, né per le piccole creature al centro di un dibattito completamente inconsapevoli.

Bulldog Francese blu, molte persone ci hanno chiesto anche:

cagnolino sul prato

Quanto costa un Bulldog Francese blu?

Ve lo starete chiedendo da un po’, considerato tutto quel che è emerso dalla nostra ricerca. Il commercio di questa particolare variante di Bulldog Francese si alimenta soprattutto per via del grande guadagno per gli allevatori. C’è poco da fare: quando un cane va di moda, inizia la corsa per soddisfare la domanda con un’offerta adeguata.

Considerate che gli allevamenti di questi cani si trovano per lo più nei Paesi dell’Est, perché in Italia non sono consentiti dalla legge. O meglio, si tratta di esemplari che non possono esser venduti come cani di razza, ma solo come simil-Bulldog Francese o meticci. Quando ne acquistate uno, state importando un cane con un pedigree fittizio, non riconosciuto dall’ENCI che stabilisce lo standard di razza. È un meticcio, non un cane di razza “pura”.

Normalmente un Bulldog Francese costa parecchio (si arriva anche a 3.000 euro), ma nel caso di quelli blu il prezzo può salire anche fino a 7.000 euro.

Quanto vive un Bulldog Francese blu?

Il classico Bulldog Francese vive mediamente tra i 9 e i 12 anni, cosa che vale più o meno anche per gli esemplari col mantello blu. Tutto naturalmente dipende dallo stile di vita, dall’alimentazione e dalla possibilità di malattie tipiche della razza più o meno gravi, che possono ridurre tale aspettativa di vita.

Come deve essere un Bulldog Francese originale?

Proprio il pelo ci aiuta a capire se abbiamo a che fare con un Bulldog Francese originale, quindi di razza. Deve essere corto e folto, nei quattro colori ammessi dallo standard: fulvo (con o senza maschera nera), Bringè (mantello fulvo con tigrature), bianco fulvo, Caille (ovvero bianco Bringè). Colori come blu, liliac, cioccolato, nero, merle e altri definiti “esotici” non sono riconosciuti dallo standard di razza, pertanto considerati difetti.

Nessuno nega che possiate allevare/acquistare il cucciolo che più preferite, ma prima di compiere il “grande passo” informatevi sempre per bene e, soltanto alla fine, prendete una decisione consapevole.

E se avete dubbi o perplessità, vi consigliamo di consultare il sito dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), l’unico che rilascia pedigree validi nel nostro Paese.

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