Filariosi canina: sintomi, cause, conseguenze e tutti i modi per curarla

La filariosi è causata da un minuscolo parassita che si insinua nell'organismo del cane, causando problemi al cuore e ai polmoni

La filariosi è una malattia parassitaria che colpisce il cane ed è causata dalla Dirofilaria immitis. La malattia, in fase avanzata (e più grave) viene chiamata anche filariosi cardiopolmonare. 

Questo piccolo parassita può colpire Fido mediante le punture di zanzara, mettendo la sua vita in serio pericolo poiché si annida nella parte destra del cuore, causando come potete immaginare notevoli danni.

Conosciamo meglio la filariosi del cane, cercando di capire quali sintomi dovrebbero metterci in allarme e se esiste una cura. E non dimentichiamo che la prevenzione in tal senso gioca un ruolo fondamentale.

Indice

Come si trasmette la filariosi del cane

zanzara morde cane

Il contagio della filariosi nel cane dipende principalmente dalle punture di zanzara, soprattutto dalla zanzara tigre che è ben nota per la capacità di trasmettere malattie (anche a noi bipedi). Con un semplice morso la zanzara deposita le larve di Dirofilaria immitis sulla pelle di Fido e da lì queste iniziano a crescere e svilupparsi, fino a raggiungere la maturità.

È proprio in base allo stadio di crescita di questo parassita che possiamo capire quanto è grave la filariosi. Nella prima fase, ad esempio, l’infestazione parassitaria si ferma nello strato subcutaneo causando sintomi piuttosto lievi, come il prurito, che sono facili da individuare e (per fortuna) anche da curare. Quando il ciclo delle larve avanza, l’infestazione diventa sempre più grave e di conseguenza anche curare la malattia diventa sempre più complicato.

Considerate che quando la Dirofilaria immitis raggiunge la maturità si trasforma in un verme che cresce fino a 15 centimetri di lunghezza e, pian piano, si insinua nel sistema circolatorio muovendosi in tutto il corpo di Fido attraverso il sangue. La pericolosità della malattia si deve proprio a questo, al fatto che i parassiti iniziano a infestare il cuore e i polmoni del cane e provocano problemi che mettono seriamente a repentaglio la sua vita.

C’è un altro fattore che rende la filariosi canina o cardiopolmonare rischiosissima per Fido. Purtroppo i sintomi non compaiono immediatamente e in molti casi i parassiti hanno diversi mesi di tempo per insinuarsi nel corpo di Fido, crescere e arrivare fino a cuore e polmoni. E a quel punto diventa molto difficile recuperare la situazione.

Quali cani sono più a rischio

cane tra le foglie

Come tutte le malattie parassitarie, la filariosi non guarda all’età o al tipo di cane. Non importa di che razza sia Fido o se sia un cane anziano o giovane, tutti i quattro zampe senza distinzioni possono venir contagiati. Ci sono, però, dei fattori di rischio che ci possono dare un’idea dell’esemplare-tipo che può contrarre la malattia con più facilità.

Facendo un discorso generico, hanno più probabilità di ammalarsi i cani che vivono all’aria aperta e non quelli che vivono stabilmente dentro casa. Del resto non è difficile capirne il motivo: un quattro zampe che non ha fissa dimora, sta in mezzo alla natura (o alla sporcizia) e la cui salute non è sotto controllo può essere punto dalle zanzare con più frequenza. È principalmente una questione di “ambiente” e, di conseguenza, anche di area geografica.

La filariosi è presente in tutto il mondo ma ci sono aree con un clima che favorisce la diffusione delle zanzare ed espongono i cani a un rischio maggiore. Pensate a tutte le zone con un clima caldo e ad alto tasso di umidità, che in Italia si trovano principalmente nel nord (Pianura Padana e zone intorno al fiume Po). Ci dispiace, però, darvi una brutta notizia: la malattia si sta diffondendo sempre più anche al centro e sud Italia (specialmente nelle zone costiere) in regioni come Toscana, Sicilia, Sardegna e Campania.

In ultimo, ci teniamo a fare una ulteriore precisazione: non è vero che la filariosi colpisce il cane in base alla lunghezza del pelo. Tutti i quattro zampe sono a rischio, senza distinzioni!

Come si riconosce la filariosi del cane

cane stanco

L’unico modo per riconoscere la filariosi e capire se il cane è infetto consiste nel riconoscerne i sintomi, compito non proprio facile soprattutto se la malattia è al suo stadio iniziale. Tendenzialmente i sintomi variano a seconda della gravità dell’infezione, perciò in un cane con filariosi al primo stadio (quello sottocutaneo) è molto probabile osservare semplicemente prurito, almeno all’inizio.

Il prurito è un sintomo che dovrebbe sempre metterci in guardia, a prescindere dal sospetto o meno di filariosi. Indica che c’è un problema relativo alla pelle e, nell’incertezza, dovremmo correre dal veterinario già a questo punto. Dal semplice prurito, la filariosi ci mette ben poco a causare altri sintomi nel cane, a cominciare dalla mancanza di appetito e da una anomala stanchezza perenne. Fido è chiaramente più debole, non ha molta voglia di muoversi dé di giocare ed è ben diverso dal solito allegro amico a quattro zampe a cui siamo abituati.

Il cane via via comincia a perdere peso, oltre alla voglia di giocare, e si affatica anche solo salendo uno scalino. A questo dobbiamo aggiungere sintomi che si fanno sempre più preoccupanti, soprattutto la tosse secca e continua che già indica un problema a livello cardiopolmonare. A quel punto è molto probabile che la filariosi sia già in stadio avanzato.

Se non curata immediatamente, la malattia causa problemi molto gravi come embolia polmonare, insufficienza cardiaca, grave anoressia, emottisi, dispnea e persino trombosi.

Come si cura la filariosi canina

cane bianco e nero nel bosco

Come abbiamo visto, la filariosi è una malattia strettamente legata all’ambiente e all’area geografica in cui il cane vive. Ecco perché, prima di saltare a conclusioni affrettate, dobbiamo valutare se in effetti Fido potrebbe essere un esemplare a rischio. Se così fosse, non dobbiamo esitare neanche per un attimo e correre dal nostro veterinario di fiducia per effettuare test diagnostici specifici, che servono proprio a individuare la dirofilaria nell’organismo.

Il veterinario può richiedere anche altri esami come analisi del sangue, radiografie ed ecografie al torace. Sono tutti strumenti essenziali per diagnosticare la filariosi cardiopolmonare, capire a che stadio è giunta l’infestazione e procedere immediatamente con le dovute cure:

  • Basso rischio: scarsa presenza di parassiti, nessuna lesione visibile e (in molti casi) assenza di sintomi evidenti; ha uno sviluppo lento e il cane non presenta malattie concomitanti;
  • Alto rischio: massiccia presenza di parassiti sia nei test che nelle radiografie; il cane presenta altre malattie concomitanti e la filariosi ha uno sviluppo più rapido.

Come si procede, dunque, per curare la filariosi? Il veterinario può stabilire se somministrare a Fido semplicemente dei farmaci. In altri casi più gravi sarà costretto a intervenire chirurgicamente.

Prevenire la filariosi nel cane

cane e gatto

Come abbiamo visto, la filariosi può causare conseguenze e disturbi molto gravi e persino fatali per il cane. Ragion per cui dobbiamo imparare non solo a riconoscere i primi sintomi della malattia, ma anche a prevenirla per quanto possibile. Chi vive nelle zone ad alto rischio (quelle che abbiamo descritto prima) e sa che il cane è spesso a contatto con la natura, dovrebbe assicurarsi di fare periodicamente dei test di controllo dal veterinario.

In secondo luogo è essenziale applicare al cane dei prodotti antiparassitari che aiutino a prevenire lo sviluppo delle larve nell’organismo. È la cosiddetta sverminazione che si fa ai cuccioli già nei primi mesi di vita e che serve proprio a eliminare le larve sul nascere, evitando che crescano e proliferino nel loro corpo. Altra cosa importantissima è la cura dell’ambiente (anche quello domestico), con l’uso di prodotti insetticidi e repellenti che tengano le zanzare alla larga. In fondo è per colpa loro che si trasmette la filariosi al cane!

Assicuratevi che anche gli altri quadrupedi che vivono in casa siano protetti contro vermi e zanzare (ad esempio i gatti). Ricordate, inoltre, che non esiste attualmente una vaccinazione contro la filariosi.

Fido può contagiare l’uomo?

cane bianco con la sua padrona

La filariosi cardiopolmonare nei cani è contagiosa per gli altri cani? No, essendo causata da un parassita che ha bisogno della mediazione di una zanzara per svilupparsi in Fido, un cane non può contagiarne un altro. Ciò significa che, allo stesso modo, non può infettare neanche noi bipedi. La filariosi cardiopolmonare può essere trasmessa solo dalla zanzara, da animale ad animale e mai da cane a uomo.

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