Barbone: carattere, particolarità, storia, consigli e curiosità su questa razza

Chi dice cane, dice Barbone! E i motivi sono tanti, a cominciare dalla sua totale devozione al padroncino per finire al suo bellissimo mantello riccioluto

Un cane dall’aspetto inconfondibile con il suo pelo riccio che lo fa somigliare a una pecorella. Il Barbone è davvero meraviglioso, una razza antica ma ancora oggi tra le più amate al mondo.

A cosa si deve questo grande successo? Di certo non soltanto alle sue caratteristiche fisiche, che lo rendono buffo e particolare. Un quattro zampe è molto più del suo aspetto e questo, in particolare, ne è la lampante dimostrazione!

Scopriamo insieme la storia del Barbone e tutto quel che dobbiamo sapere se vogliamo prenderci cura al meglio di questo adorabile cane.

Indice

Un po’ di storia

barboncino bianco

Le origini del Barbone sono affascinanti al pari del suo aspetto caratteristico. Una storia antica quella del “cane pecora” – come viene simpaticamente soprannominato per via del suo mantello riccio e soffice – che non è tanto semplice ricostruire.

Abbiamo a disposizione diversi documenti e testimonianze storiche che attestano la presenza di questo cane, secoli or sono, in due diversi luoghi d’Europa: Germania e Francia. Paesi che, a dirla tutta, ne hanno conteso i natali per diverso tempo!

Due ipotesi a confronto

Il Barbone è francese o tedesco? Qual è la verità? Ad oggi restano valide entrambe le ipotesi e c’è chi sostiene l’una o l’altra. Quella più accreditata colloca le origini del Barbone in Francia come diretto discendente del Barbet, un altro cane davvero simpatico e adorabile dal quale avrebbe ereditato il buffo pelo riccio. E di fatto a dar credito a questa storia è stata la stessa FCI che nel 1936 ha riconosciuto ufficialmente lo standard di razza assegnando alla Francia il titolo di Paese d’origine.

Tuttavia c’è chi continua a basarsi sull’altra ipotesi che fa risalire le origini del Barbone addirittura al I secolo d.C., al fianco delle popolazioni dei Goti e degli Ostrogoti. Ma non abbiamo testimonianze dirette che possano confermare come avvenne il primissimo periodo di diffusione della razza!

Un cane nobile e…da circo!

Se la prima parte della storia del Barbone risulta un tantino incerta (ma diamo per buona l’origine francese), sul resto sappiamo molto di più. Il motivo? Abbiamo a disposizione tantissime testimonianze, anche piuttosto importanti, sulla presenza di questo cane già nel Tardo Medioevo e – pensate un po’ – era il preferito dai nobili!

Il Barbone a quel tempo era ricercatissimo dalle persone di un certo rango, contribuiva al loro “status symbol” e non a caso faceva sempre capolino nei ritratti che commissionavano ai grandi pittori dell’epoca. Poi, come spesso accade, la storia del Barbone prese tutt’altra piega e tra il Seicento e il Settecento divenne prevalentemente un cane da lavoro.

Anche qui, non mancano le opere (soprattutto letterarie) che ne descrivono l’aspetto e le gesta, ma dobbiamo fare un balzo in avanti per la vera e propria svolta: il Barbone divenne un provetto cane da circo, specialmente in Francia. Le persone facevano a gara per ammirare le acrobazie dei cani di questa razza, per loro natura agilissimi e con un musetto davvero divertente.

Il XIX secolo è stato il momento d’oro del Barbone, quello di massima fama e diffusione al punto da divenire uno dei cani più celebri di tutta la Spagna. Ma qui, a differenza della Francia, non era affatto considerato un cane da circo, anzi: tornò a essere il cane dei nobili!

Aspetto e caratteristiche

barboncini di colore diverso

Se c’è una cosa che ha reso il Barbone tanto famoso e ricercato nel corso del tempo è sicuramente il suo aspetto. Il Barbone è un cane unico nel suo genere, dal piglio sempre allegro e dolcissimo. Un cane ideale per la famiglia, insomma, che riesce a stare tranquillo in casa ma che non disdegna il gioco all’aria aperta. E poi potete scegliere persino la taglia!

Sì, perché di Barbone ne esistono di quattro tipi, quasi identici nell’aspetto (e nel carattere) ma di dimensioni differenti.

Le 4 taglie di Barbone

Esistono quattro varianti di Barbone, ognuna con peso e altezza diversi, a cominciare dal Barbone gigante, il più diffuso, che pesa mediamente 26 kg e ha un’altezza compresa tra i 40 e i 60 cm al garrese. Subito dopo c’è quello di taglia media, con peso tra i 9 e i 10 kg e un’altezza che non supera mai i 35-45 cm.

Le altre due varianti sono quelle più piccine, perfette per chi non ha a disposizione molto spazio in casa ma vuole comunque adottare un Barbone: quello nano, alto tra i 28 e i 35 cm al garrese e con un peso di 6 kg, e quello toy, che non supera i 28 cm di altezza e pesa meno di 3,5 kg.

Corpo

Come anticipato, le quattro varianti di Barbone sono praticamente identiche nell’aspetto. Basta osservare le proporzioni del corpo, molto equilibrate: gli esemplari di questa razza hanno spalle forti e muscolose, dorso breve, ventre e fianchi retratti.

Le uniche differenze si notano nel Barbone Toy che è più compatto ed esile, meno slanciato rispetto agli altri tipi. Anche le zampe delle quattro varianti sono uguali, caratterizzate da ossatura robusta e piedi piccoli con dita arcuate. La coda, infine, ha un’attaccatura alta ed è di media lunghezza.

Testa e musetto

La testa del Barbone è ben proporzionata rispetto al resto del corpo, con caratteristiche che conferiscono al cane la tipica espressione vispa e simpatica: cranio ovale, arcate sopracciliari pronunciate e fronte ampia, con occhi ben distanziati tra loro. A proposito degli occhi, quelli del Barbone sono a mandorla e quasi sempre di colore marrone scuro o nero.

Gli esemplari di questa razza canina hanno il muso lungo e retto, con labbra mediamente sviluppate, mascelle con chiusura a forbice e denti solidi. Ma la vera particolarità del muso è il tartufo, grande e a narici aperte e con il caratteristico colore nero o marrone. Cosa manca? Ma naturalmente le orecchie, che nel Barbone di taglia media e gigante sono lunghe e pendenti lungo le guance, piatte all’attaccatura e più larghe e arrotondate alle punte. In tutte le varianti, infine, sono completamente ricoperte di peli lunghi e ondulati.

Mantello e colori

Qualcuno ha detto peli? Beh, parlando di Barbone non possiamo fare a meno di concentrarci sul suo particolare e caratteristico mantello, probabilmente il suo tratto più distintivo. A differenza della gran parte delle razze canine il Barbone non ha il sottopelo ma soltanto lo strato più esterno, cosa che lo rende doppiamente speciale: nei periodi di muta il pelo non cade ma continua a crescere e, come se non bastasse, è un cane ipoallergenico!

Ma c’è ancora di più. Il Barbone viene definito “cane pecora” perché ha il pelo folto e riccio, in verità però ne esiste anche una variante un tantino diversa. Oltre al classico pelo riccio, fitto e con boccoli regolari, c’è quello con il pelo cordato, abbondante e più fine che forma come delle piccole corde.

Un’altra caratteristica del Barbone è il colore del mantello, sempre e solo monocolore, come da standard di razza. E i colori ammessi sono soltanto sei: bianco, grigio, marrone, nero, rosso fulvo, albicocca.

Carattere e temperamento

barboncino che sorride

Il Barbone è un cane dal carattere splendido. E non lo diciamo tanto per, basta conoscerne uno per capire quanto sia speciale: un quattro zampe affabile, devoto, fedele come pochi e tanto allegro e giocherellone. Insomma, il Barbone è il cane perfetto per le famiglie, soprattutto per quelle con bambini. Ed è un compagno di vita che dona un amore immenso al suo padroncino e alla famiglia.

Un cane devoto

A differenza di altre razze canine, il Barbone non ha affatto problemi di socializzazione. È un cane che si fida dei suoi amici umani, che percepisce amore e non perde occasione per ricambiarlo con tutto l’entusiasmo del mondo. La sua devozione lo spinge a diventare quasi l’ombra del suo padroncino, seguendolo praticamente ovunque sia nei momenti di relax e coccole sul divano che in quelli di gioco e divertimento all’aria aperta.

Tutte queste caratteristiche lo rendono uno degli amici a quattro zampe più affettuosi che ci siano, sempre pronto a imparare cose nuove senza troppi problemi e capace di instaurare col padroncino un legame quasi simbiotico. Possiamo affermare a gran voce che il Barbone sia a tutti gli effetti uno dei migliori amici dell’uomo!

Ha bisogno di contatto con le persone

Come tutti i cani anche il Barbone deve essere educato al meglio sin da cucciolo. Ma d’altra parte è uno di quei quattro zampe che in maniera del tutto spontanea non si tira indietro quando si tratta di fare nuove amicizie. Anzi, ha proprio bisogno del contatto con le persone ed è una cosa che non può mai mancare nella sua vita!

Va da sé che non dovremmo mai e poi mai tradire questa cieca fiducia. Il Barbone, come del resto ogni altro quattro zampe, va trattato con rispetto e amore e merita di ricevere tutte le cure e le attenzioni che lui stesso riversa nei confronti delle persone a cui si affeziona. Un Barbone si fida del suo padroncino, farebbe di tutto per lui e su questa fiducia poggia le basi della sua felicità e serenità.

Un compagno di giochi per i bambini

L’indole tranquilla e pacifica del Barbone, come abbiamo visto, lo rende un cane d’appartamento coi fiocchi. E la cosa sorprendente è che si trova bene proprio con tutti, dai bambini alle persone anziane. Tutto quel che gli occorre è essere circondato di amore, coccole e naturalmente momenti di gioco e a tal proposito è proprio con i piccoli di casa che si trova meglio. A detta di chi lo conosce bene, il Barbone tratta i bambini con un rispetto incredibile, li vede come cuccioli da difendere e proteggere in caso di pericolo e funge un po’ da babysitter, facendo le veci del padroncino. Un cane attento e delicato, pronto a coccolare i nostri bambini e a trascorrere insieme a loro dei piacevolissimi e impagabili momenti di gioco!

Un dolce conforto per gli anziani

Il Barbone non bada all’età delle persone con cui interagisce: per questo cane tutti, indistintamente, sono meritevoli di affetto e attenzioni. E se con i bambini dà il meglio di sé, state certi che con le persone anziane non è da meno. Il Barbone è un cane molto attento ai dettagli e percepisce quando si trova di fronte una persona che sta poco bene o che non ha la possibilità di muoversi energicamente. Pertanto con gli anziani è sempre delicato, confortevole e pronto a dare una zampa quando ce ne sia bisogno.

E con gli estranei come si comporta?

Il grande cuore del Barbone è commovente ed è bello sapere di poter contare su un amico a quattro zampe tanto dolce e affabile. Attenzione però a non darlo per scontato, perché questo atteggiamento fiducioso e disponibile è qualcosa che il quattro zampe riserva ai suoi umani del cuore…mica a tutti! Il Barbone cambia totalmente quando ha a che fare con persone che non conosce e non si mostra affatto amichevole, anzi tende a essere un po’ diffidente e a stare sulle sue. Ma state tranquilli, non è un problema insormontabile: basta guidarlo sin da cucciolo verso una corretta socializzazione e abituarlo alla presenza degli estranei.

Addestramento del Barbone

cane al guinzaglio

Il Barbone non è un cane che ha troppi problemi in fatto di addestramento, come del resto ci si può aspettare da un quattro zampe tanto affabile e devoto al padroncino. Lo segue come se fosse la sua ombra e ciò implica il fatto che non si tira mai indietro quando c’è qualcosa di nuovo da imparare. E poi è un cane che rispetta le persone con cui vive, che capisce bene quando fare il bravo e quando invece è il momento di giocare e divertirsi. Insomma, lo ripeteremo fino allo sfinimento: il Barbone è un cane perfetto per le famiglie!

Tutto ciò è splendido, ok. Ma non dimentichiamo che un carattere buono e tranquillo come quello del Barbone non esclude a priori che gli occorra una buona educazione. Per quanto un cane possa essere docile ha comunque bisogno di una guida, di un padroncino che gli insegni le regole di base per una serena convivenza in casa ma anche per i momenti trascorsi fuori.

Parola d’ordine: fiducia

Il Barbone è un cane sempre disponibile nei confronti dell’uomo, che si mostra dolce, affettuoso e gentile nei modi. Perciò conquistare la sua fiducia non è un’impresa impossibile, specialmente se ci muoviamo sin dalla tenera età: i primi approcci del cucciolo sono fondamentali per determinare il suo sviluppo psicofisico. Per un Barbone il padroncino è tutto, il suo punto di riferimento e la persona su cui poter sempre contare, nei momenti felici come in quelli più difficili.

Molti dicono che il Barbone sia un cane adatto a tutti. Ma la verità è che non tutti sono padroncini adatti a lui, perché è un cane che ha bisogno di attenzioni, cure specifiche, che vive a lungo e mal tollera la solitudine, l’inattività e la scarsa considerazione da parte delle persone con cui vive. Se vogliamo davvero costruire un rapporto di fiducia con il quattro zampe, non possiamo prescindere da questi aspetti per lui essenziali. Il Barbone non è solo un cane, ma diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia.

Immancabili le passeggiate all’aria aperta

Un ottimo modo per cementare il rapporto con il proprio Barbone è prestare ascolto alle sue esigenze. Cosa che si traduce anche in piccolezze che per lui in verità sono elementi essenziali per trovare la felicità e la serenità in famiglia. Il Barbone è un cane che non disdegna affatto la vita casalinga, che adora sonnecchiare sul divano, ancor meglio se in compagnia delle persone a cui vuole bene!

D’altra parte, però, adora stare all’aria aperta e soprattutto giocare. Ecco perché dobbiamo costruire una routine giornaliera fatta di pappa, coccole, sonnellini ma anche di momenti di svago sia con le persone che con i suoi simili. Il Barbone è un quattro zampe allegro e giocherellone, adora le gite fuori porta ed è entusiasta quando c’è da scoprire posti nuovi con nuovi odori, suoni, persone e animali. Senza contare, poi, che per il cane anche la semplice passeggiata rappresenta un momento di profonda intimità con il proprio padroncino, quindi un’ulteriore occasione per rendere il legame bipede-quadrupede ancora più forte e intenso.

Il Barbone tende ad abbaiare (un po’ troppo)

Che il Barbone sia un cane facilmente addestrabile è fuor di dubbio. Ma c’è un punto su cui dobbiamo necessariamente soffermarci: abbaia (tanto). Sin da cucciolo il Barbone è un cane che tende a esprimersi molto mediante i vocalizzi tipici della sua razza, che sono piuttosto sonori e squillanti.

Se da piccolo è un gioco, quando cresce la questione abbaio diventa un tantino diversa perché il Barbone si fa sentire quando veste i panni di “guardiano” della casa: se vede un estraneo nei paraggi o anche un animale mai visto prima, se sente rumori forti e improvvisi, il cane abbaia. Tutto ciò potrebbe rendere difficile la vita in appartamento, dato che generalmente questo tipo di abitazione si trova adiacente ad altre.

Prendersi cura di un cane è un’esperienza meravigliosa ma dobbiamo renderla positiva non solo per lui e per noi, anche per gli altri. E insegnare al cane a non abbaiare ogni volta che vede passare anche solo un moscerino è importante per una convivenza serena!

Salute e cure

barboncino dal veterinario

Il Barbone è uno dei cani più longevi che ci siano, al punto che alcuni esemplari possono riescono a raggiungere perfino i 19 anni. Un vero record se pensiamo che generalmente i cani sono considerati molto anziani già a 11-13 anni. La durata media della vita del Barbone, però, dipende anche dalla sua taglia: sono i più piccoli a vivere più a lungo, rispetto a quelli giganti o di medie dimensioni.

Tutto ciò, come sempre, dipende non solo dalla taglia ma anche dallo stile di vita del cane e dal modo in cui ce ne prendiamo cura, quindi dalla sua alimentazione e dal regolare esercizio fisico tanto per citare due tra le cose più importanti. Ma anche il Barbone trattato meglio può essere soggetto ad alcune malattie congenite, ovvero patologie che eredita con il suo patrimonio genetico e alle quali è predisposto per sua natura.

Il Barbone è un cane predisposto a sviluppare displasia dell’anca, epilessia e torsione dello stomaco e spesso soffre di otiti, dovute alla conformazione delle sue orecchie. Anche gli occhi sono particolarmente sensibili per via del pelo che vi cresce attorno e che causa lacrimazione eccessiva, predisponendolo a infezioni, ma non solo. Il Barbone spesso soffre di una malattia chiamata atrofia progressiva della retina, che causa la graduale perdita della vista fino alla completa cecità. Infine è soggetto a tre malattie molto particolari: la Malattia di Legg-Perthes (degenerazione della testa del femore), la Malattia di Von Willebrand (disfunzione genetica autosomica che comporta emorragie spontanee) e la Malattia di Addison (insufficienza corticossurenale cronica).

Alimentazione

barbone nero

L’alimentazione, come ben sa qualsiasi amante dei cani, è una parte fondamentale della loro cura. Da una buona dieta deriva una vita sana e felice ed è per questo che dobbiamo sempre scegliere cibi di ottima qualità, adatti all’età del cane ma anche al suo stile di vita, tenendo conto delle sue caratteristiche ed esigenze specifiche. Nel caso del Barbone la prima cosa che appare evidente è che la sua pappa, oltre a essere gustosa e nutriente, dovrebbe contribuire alla salute del suo bel pelo, folto e riccio e – ammettiamolo – non proprio semplice da gestire.

Essendo un cane goloso e per nulla schizzinoso, non è difficile far provare al Barbone sapori nuovi e, come ogni cane che si rispetti, sarà sempre ben disposto a fare qualche assaggino prelibato. Dopo i primi mesi in cui è necessario nutrirlo con alimenti adatti ai cuccioli, dai 6 mesi circa in poi è buona norma iniziare con gli alimenti dedicati ai cani adulti. Sia che si tratti di dieta industriale (con crocchette e scatolette di umido) che di alimentazione casalinga (con pasti fatti in casa), nella dieta del Barbone non devono mai mancare le proteine della carne (anche il pesce) accompagnate da verdure, pochi carboidrati e, se gradisce, di tanto in tanto le uova.

E la quantità? Ovviamente questa dipende dal cane in sé, prima di tutto dalla sua taglia. Un Barbona gigante di certo non mangia la stessa quantità di pappa di un Barbone toy! Pertanto il consiglio è sempre lo stesso: chiediamo al veterinario di darci le dritte giuste per assicurare al nostro quattro zampe i pasti giusti!

Toelettatura del Barbone

barbone tutto bianco

E finalmente arriviamo all’aspetto clou della cura di un Barbone: la toelettatura! Con il mantello che si ritrova non è di certo un’impresa semplice. Dobbiamo essere onesti, non basta una spazzolata ogni tanto giusto per sentirci in pace con noi stessi!

Il Barbone richiede una manutenzione ben precisa, strumenti adatti e persino la conoscenza di specifiche tecniche di toelettatura e taglio del pelo. Perché ricordiamo che il suo mantello cresce continuamente e va trattato esattamente come facciamo con i nostri capelli. Quindi la soluzione vien da sé: bisogna portarlo regolarmente da un professionista che sia specializzato in mantelli di questo tipo, così folti e lunghi ma soprattutto riccioluti.

A casa dobbiamo comunque fare la nostra parte, spazzolandolo regolarmente una volta al giorno con un cardatore, ovvero una speciale spazzola che serve a eliminare nodi e grovigli senza far male al cane, e con un pettine a denti larghi, che completa e rifinisce il lavoro.

Le “acconciature” del Barbone

Il Barbone è una vera star e chiunque ne accudisca uno sa perfettamente che una delle parti più belle è la scelta dell’acconciatura. I toelettatori dal canto loro non si tirano indietro di fronte a “capigliature” così difficili ma anche particolari e offrono una vasta gamma di tagli da poter scegliere per il Barbone, piccolo o grande che sia:

  • Leoncino, probabilmente il taglio più famoso, bizzarro e sbarazzino. Il toelettatore lascia gli arti e la parte finale del tronco senza pelo, che resta lungo sulla testa, nella parte anteriore del tronco e sulla coda, mentre sulle zampe restano dei simpatici pompon;
  • Orsetto di peluche, una delle acconciature più simpatiche e tenere, usata soprattutto per il Barbone nano e toy, che lascia il pelo di lunghezza uniforme e molto voluminoso;
  • Taglio all’inglese, praticamente uguale al leoncino sopracitato ma con l’aggiunta di un dettaglio: la parte che nel taglio leoncino restava nuda, qua è ricoperta di pelo;
  • Taglio all’olandese, molto famoso soprattutto nelle mostre canine e usato nelle taglie medio-piccole. Il toelettatore lascia il pelo di lunghezza uniforme lungo tutto il corpo con un pompon sulla coda;
  • Puppy, il taglio scelto per la gran parte del Barboni toy o nani, poco pretenzioso. È giusto una spuntatina per rendere il mantello di lunghezza omogenea;
  • Taglio moderno, quello scelto da tutti i padroncini che vogliono conferire al proprio Barbone un aspetto elegante e raffinato. Il pelo viene tagliato alla media lunghezza e trattato in modo da diventare setosissimo.

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