Cane Corso, storia e origini: cosa sapere su questa maestosa razza di cani

Cosa sappiamo riguardo la storia del Cane Corso? Cerchiamo di capire al meglio qualche informazione riguardo la vicenda che ci racconta le sue origini.

Qual è la storia del Cane Corso? Cosa sappiamo riguardo la sua vicenda? Quali sono le sue origini? Per capire il temperamento e la personalità di un esemplare, è bene conoscere qualche dettaglio riguardo la sua esistenza, la sua vicenda e tutto il percorso che lo ha portato fino a noi. Scopriamo insieme qualche informazione a riguardo.

Cane Corso: informazioni generali sulla razza

cane corso

Chi è il Cane Corso? Da dove viene questa razza così grande, massiccia e tonica? Cerchiamo di scoprire qualche informazione utile che possa aiutarci a capire al meglio le sue origini e la vicenda. che racconta la sua storia.

È una razza italiana, ufficialmente riconosciuta dalla FCI, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Allevatori Canini. Appartiene al Gruppo 2, Cani Pinscher, Schnauzer, Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri, alla Sezione 2, Molossidi.

Nonostante la stazza grande, l’aspetto tosto e la corporatura massiccia ed enorme, il Cane Corso può davvero stupirci grazie al suo carattere in realtà dolcissimo e tenerissimo. Affetto e amore sono le due parole d’ordine che secondo lui non devono mai mancare in alcun tipo di rapporto.

È un cane calmo e mansueto, buono e ubbidiente: non è mai aggressivo, anzi è sempre molto disponibile nei confronti sia delle persone sia di altri eventuali animali con cui si trova a convivere. Può essere adatto ad un appartamento, anche se bisogna sempre considerare la sua stazza.

Ovviamente, un cane di tali dimensioni necessita sicuramente di tanto movimento: se avessimo uno spazio bello grande all’aperto, di certo non sarebbe male. In caso contrario, quello che potremmo fare per favorire il suo benessere generale è portarlo costantemente a fare delle belle passeggiate.

Origini ed evoluzione

cane corso muso grande

Qual è la storia del Cane Corso? Da dove viene questo splendido esemplare dallo sguardo buono e dall’aspetto estremamente imponente? La razza deve le sue origini all’Italia, infatti sembra derivare direttamente da un antichissimo molosso diffuso e conosciuto fin dai tempi dei Romani.

Dunque, la storia del Cane Corso fa riferimento a moltissimi secoli fa. Al giorno d’oggi, infatti, possiamo affermare che la sua fama abbia preso sempre più piede, fino ad espandersi su tutto il territorio nazionale e non solo. Inizialmente, era molto diffuso al Sud Italia, poiché veniva utilizzato specialmente come curatore degli immensi ettari di poderi e come protettore e guardiano del bestiame. Ma vediamo più nel dettaglio la sua storia.

Iniziamo dal nome. Come mai “Cane Corso”? Da cosa deriva questo nome? Il termine “corso” etimologicamente prende spunto dalla parola latina “cohors” che, al tempo, aveva sia il significato di “coorte“, sia quello di “guardiano, protettore“.

Il Molosso Romano – da cui l’attuale Cane Corso discende e ha ereditato la maggior parte delle caratteristiche – aveva proprio una funzione di protezione. Ma protezione di che cosa o di chi? Sicuramente i suoi servigi erano richiesti sia verso la proprietà, sia nei confronti della famiglia e di tutti coloro che venivano affidati alla determinazione e al coraggio di questo enorme esemplare.

Quindi, possiamo affermare con certezza di avere sue notizie fin dall’epoca romana. Durante questo periodo, molti autori citarono il cane nelle loro opere, definendolo spesso “Canis Pugnax“, ovvero “cane guerriero“. In alcune occasioni, infatti, veniva addestrato come cane da combattimento, grazie alla sua stazza enorme e al suo portamento elegante, imponente e possente.

Fortunatamente, queste circostanze “di combattimento” non erano poi così frequenti. La maggior parte della volte, come abbiamo già sottolineato, il Cane Corso era utilizzato come guardiano della terra e, all’occorrenza, protettore degli “amici”, umani o animali che fossero.

Altre testimonianze legate a questa razza risalgono al Medioevo: tale elemento, quindi, ci conferma la grande diffusione che il Cane Corso ebbe in Italia fin da tempi antichissimi. Verso il 1500, poi, continuò ad essere citato in vari testi, nei panni di un cane possente, ardito e molto resistente, dall’aspetto fiero e dalla determinazione senza eguali. Anche nel corso dell’Ottocento, inoltre, se ne parlò moltissimo, sempre seguendo la descrizione di un cane molto forte, combattivo e tenace.

Attualmente, i ruoli che vengono maggiormente richiesti al Cane Corso sono più o meno gli stessi di sempre: cane da guardia e da protezione. Tuttavia, mano a mano che, nel corso del tempo, si prese confidenza in modo sempre maggior con questa razza, ci si è resi conto dell’immensa dolcezza e della profonda tenerezza del suo carattere.

Ecco, allora, come il Cane Corso, ultimamente, è stato anche adottato come perfetto cane da compagnia, ideale per tutta la famiglia. Questo, però, sempre a patto che ci sia una buona educazione alla base che favorisca al meglio la socializzazione. Non dimentichiamoci mai la sua stazza abbastanza incombente. Inoltre, molte strutture oggi lo utilizzano addirittura come ottimo elemento per la pet therapy.

Altri dettagli sulla sua storia

cane corso nel fiume

Ora possiamo provare a raccontare la vicenda che ha reso il Cane Corso quello splendido e bellissimo esemplare che conosciamo oggi.

La storia del Cane Corso racconta anche di come il Re d’Aragona Ferdinando II, fra il 1400 e il 1500, abbia richiesto un cane che fosse il diretto discendente dell’antico Molosso Romano, “razza” di cui, all’epoca, non si trovavano più tanti esemplari.

Per accontentare le richieste reali, cominciò un’attenta ricerca finalizzata al reperimento di alcuni vecchi molossi romani. Questi si sarebbero dovuti accoppiare con dei cani all’epoca molto famosi. Essi erano conosciuti col nome di “Perro de Presa Mallorquin“, ovvero Cani da presa di Maiorca.

L’obiettivo era quello di ottenere un cane che fosse la perfetta sintesi fra i suoi due “genitori”. Dunque, si aspirava ad un esemplare tosto, tonico, massiccio, dall’aspetto fiero ed elegante, dal carattere dolce e affettuoso, ma anche dal temperamento combattivo, determinato e tenace all’occorrenza.

Venne fuori un molosso enorme a pelo raso, dall’aspetto davvero nobile e dignitoso, che si prestava perfettamente a svolgere tutte le varie cariche richieste. Gli esperti diedero a questo cane il nome di “Cane Corso“, sulla base delle sue origini più antiche.

I suoi principali impieghi, dunque, erano: cane da difesa, da protezione, da guardia. Comunque, era un ottimo esemplare per svolgere molti compiti. Versatile e facilmente gestibile, il Cane Corso si adattava perfettamente a tutte le situazioni.

Ad esempio, quando si trovava a vivere a corte, si dilettava nella compagnia e nella protezione delle persone o di eventuali beni preziosi di cui era responsabile. Mentre, quando si trovava in campagna, solitamente doveva occuparsi delle terre e del bestiame. Addirittura, molti contadini a volte gli proponevano anche di rendersi disponibile per la caccia.

Insomma, fin da sempre il Cane Corso è stato un grandissimo lavoratore. Di certo, dunque, un cane a cui ci si poteva affidare al 100%. Ci fu, poi, un momento della storia, circa intorno al 1700, durante il quale tale razza rischiò l’estinzione.

Grazie, però, ad allevatori professionisti e vari appassionati, si riuscì a scampare il pericolo. Piano piano si arrivò al riconoscimento ufficiale e all’accettazione di uno standard.

Allevamenti

cane corso fiero

In Italia, essendo un cane davvero molto conosciuto e diffuso, esistono moltissimi allevamenti ufficialmente riconosciuti dall’ENCI. Vediamone un elenco:

  • Abruzzo: L’Aquila, Pescara
  • Basilicata: Matera
  • Calabria: Catanzaro, Cosenza, Reggio-Calabria, Vibo-Valentia
  • Campania: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno
  • Emilia-Romagna: Bologna, Ferrare, Forlì-Cesena,  Modena, Piacenza, Reggio-Emilia
  • Lazio: Frosinone, Latina, Rieti, Roma
  • Liguria: La Spezia
  • Lombardia: Bergamo, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza-Brianza, Pavia, Varese
  • Marche: Ancona, Fermo, Macerata
  • Piemonte: Alessandria, Torino
  • Puglia: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto
  • Sardegna: Sassari
  • Sicilia: Catania, Palermo, Siracusa
  • Toscana: Firenze, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia
  • Umbria: Terni
  • Veneto: Padova, Venezia, Vicenza

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