Cane ha il naso gonfio: c’è da preoccuparsi? Cosa può significare

Se notiamo che il cane ha il naso gonfio dobbiamo preoccuparci? L'obiettivo è di rispondere a questa domanda e di cercare eventuali soluzioni

Il cane che ha il naso gonfio, certamente, ci fa parecchio preoccupare. Le cause che possono provocare uno stato simile sono tante: alcune affrontabili senza problemi, altre invece nascondono patologie di una certa entità.

Si va dalle allergie e intolleranze ai tumori, dagli accumuli di pus (meglio conosciuti come ascessi) a patologie molto gravi. Fondamentale è una diagnosi precoce e corretta, con conseguente terapia.

Il primo passo

puntura ape nel cane

La prima cosa da fare quando vediamo che il cane ha il naso gonfio è capire da dove ha origine l’infiammazione. Bisogna guardare attentamente il muso e attorno agli occhi: la risposta possiamo avercela proprio davanti. La causa più frequente è la presenza di un corpo estraneo.

Non è raro, infatti, che il nostro amico a quattro zampe abbia aspirato un oggetto attraverso una fase di perlustrazione. La questione, però, è che in base alla tipologia può avere conseguenze anche di una certa entità. Soprammobili appuntiti, frammento di piante o più in generale qualsiasi materiale abbastanza piccolo può provocare lesioni potenzialmente fatali.

Quando preoccuparsi

Normalmente, in questi casi, il nostro fedele amico inizia a starnutire e a strofinarsi il naso per cercare di liberarsi del fastidio. Se ci riesce, smetterà di lamentarsi e noi potremo tirare un bel sospiro di sollievo, in caso contrario invece una visita dal veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, è decisamente raccomandata.

Non dimentichiamo di fornirgli un’anamnesi il più possibile completa, così che possa avere più informazioni possibili per comprendere come intervenire in sicurezza e in maniera efficace. Non è raro, infatti, che si trovi di fronte a un’infiammazione e/o un’infezione.

In questo caso, lo specialista cercherà il corpo estraneo esaminando con attenzione le narici e poi, in base alla posizione, deciderà se intervenire in anestesia totale o in seguito a una sedazione potente. In altre occasioni vengono prescritti antibiotici e antinfiammatori.

Questione di pus

faccia gonfia cane

Il cane ha il naso gonfio, 99% su 100, perché ha inalato un corpo estraneo. Quando questo non viene espulso in tempi brevi, tra gli effetti collaterali ci può essere un’infezione con il pus. In questo caso si parla di ascesso e può valere la pena saperne di più.

Con un trattamento ad hoc ed efficace, l’infiammazione può essere controllata senza troppe difficoltà, inoltre l’oggetto potrebbe spostarsi e smettere di dare fastidio o mettere in pericolo la vita del nostro amico a quattro zampe.

Gli ascessi

Gli ascessi possono colpire anche altre parti del corpo, le più frequenti sono la zona oculare e quella orale. Nel primo caso si chiamano retrobulbari e possono provocare un prolasso dell’occhio e una conseguente perdita; nel secondo caso siamo di fronte ad ascessi sottomandibolari, che nascono in bocca e poi colpiscono anche la mascella.

Inoltre, se l’infiammazione è sotto l’occhio, potrebbe essere dignosticato un ascesso nei seni paranasali. In questi casi lo specialista virerà verso cure antibiotiche, nei casi più gravi proporrà un drenaggio, e certamente degli antiinfiammatori.

Bisogna prestare particolare attenzione a quelli che coinvolgono anche la testa. Un’infezione cerebrale, infatti, soprattutto se non viene curata, può avere gravissime conseguenze.

Quando dipende da un tumore

cane dalmata con faccia gonfia

Il cane che ha il naso gonfio potrebbe avere una diagnosi di tumore o neoplasia che si sviluppa proprio all’interno del naso e raggiunge una dimensione notevole. Tra le conseguenze più gravi c’è il prolasso dell’occhio, che indica un avanzamento preoccupante della malattia.

In questo caso, lo specialista si occuperà di prelevare un campione di tessuto per determinare la tipologia di cancro. In base a quanto scoperto, poi, si penserà al trattamento e alla prognosi.

A seconda della tipologia, il veterinario potrebbe prendere in esame l’eventualità di un intervento chirurgico oppure pensare alla chemioterapia se si tratta di un cancro non operabile.

E se Fido si gratta

Il nostro amico a quattro zampe potrebbe ritrovarsi con il muso gonfio in seguito a una allergica: una reazione di ipersensibilità a uno stimolo che, in genere, non dovrebbe scomodare il sistema immunitario. Questo è il caso del morso di alcuni insetti o aracnidi.

Il naso e le labbra sono le aree maggiormente interessate perché pree facili di questi animaletti particolarmente fastidiosi. In questi casi i sintomi più comuni, oltre al gonfiore, sono l’orticaria e il prurito persistenti.

Dopo una visita attenta e scrupolosa da parte del veterinario di fiducia che, si spera, possa escludere un eventuale shock anafilattico, verrà stabilita la cura più adeguata (di solito a base di antistaminici e cortisone).

Quando la situazione si presenta in maniera piuttosto seria, il cane ha il naso gonfio, la diarrea, episodi di vomito, appare debole e presenta difficoltà notevoli a respirare. Se non viene soccorso immediatamente rischia di soffocare.

E ha gli occhi rossi?

cane con emorragia oculare

Quando, insieme a tutti i sintomi appena descritti, ci troviamo di fronte a un rossore oculare, dobbiamo innalzare il livello di allerta. In casi del genere, infatti, possiamo essere di fronte a una emorragia oculare che va arrestata nel più breve tempo possibile.

L’occhio, infatti, rischia di prolassare a causa di un ematoma retrobulbare. In genere dipende da un piccolo trauma recente: una rissa, una lite con un esemplare più grande di Fido oppure una caduta dall’alto.

In caso di sanguinamento

Se il cane ha il naso gonfio e rosso – con presenza di sangue, una lacerazione recente e lesioni agli occhi – la prima cosa da fare è portarlo dal veterinario più vicino. I colpi alla testa, per esempio, rischiano di provocare danni al cervello anche molto gravi. Il nostro amico a quattro zampe, quindi, deve essere visitato con scrupolo. Una volta individuato il danno, è necessario stabilizzarlo e prescrivere una terapia adeguata alla risoluzione del problema. La prognosi è strettamente dipendente dalle lesioni riportate.

Qualsiasi sia il danno, in casi come questi, che possono celare anche conseguenze potenzialmente fatali, ricorrere al fai da te non è assolutamente una possibilità da prendere in considerazione. Affidiamoci a uno specialista esperto e che sia in grado di avere un quadro completo della situazione. Meglio una visita in più dal veterinario che la sottovalutazione del problema.

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