Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi?

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi? La risposta non è semplice e dipende da quando avviene la diagnosi. Quello che si deve sapere

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi dipende dalla tempestività della diagnosi. Il benessere del nostro amico a quattro zampe è prioritario. Fa parte della nostra famiglia a tutti gli effetti e vederlo soffrire è un’eventualità che non vorremmo mai dover vivere. Ecco perché è importante la prevenzione e prendersi cura di lui prima che eeventuali malattie si presentino.

Non sempre l’impegno evita che possano incorrere problemi di salute, quel che è certo è che le visite periodiche dal veterinario, le vaccinazioni regolari e l’applicazione dell’antiparassitario sono alcune delle sane abitudini che contribuiscono affinché il nostro adorato Fido cresca forte e viva il più possibile un’esistenza spensierata e priva di sofferenze.

Quella oggetto della nostra analisi, una versione diversa da quella umana, è una malattia parassitaria insidiosa e pericolosa, che può colpire sia bipedi che quadrupedi (per l’appunto). Purtroppo la leishmaniosi del cane è una malattia cronica e non del tutto curabile. Il parassita, causa di questa malattia, è la Leishmania infantum. Colpisce il sistema immunitario e potrebbe portare persino alla morte.

Indice

Cos’è la leishmaniosi nel cane

segni di leishmaniosi nel cane

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi? La scienza ha fatto passi da gigante e ci sono tante possibilità da mettere in campo per evitare o rendere sopportabile la malattia. Con il termine “leishmaniosi” ci si riferisce a una patologia causata dal parassita protozoario leishmania infantum. Questa patologia si sviluppa in due modi: o attacca la pelle e si limita a una reazione cutanea, o infetta l’intero organismo e viene chiamata “febbre nera”.

La complessità di questa infezione zoonotica e l’ampia gamma delle sue manifestazioni cliniche, dall’infezione inapparente alla malattia grave, rendono la gestione della leishmaniosi canina impegnativa. Per questo è molto importante sapere tutto il possibile e soprattutto impegnarsi per prevenirla.

Leishmania cane, le cause

lacerazioni da leishmaniosi nel cane

La leishmaniosi, nelle zone europee, si contrae attraverso la puntura di piccoli insetti. In generale la leishmania infantum completa il suo ciclo di vita in due ospiti: i flebotomi (più comunemente noti come pappataci) e le mosche della sabbia, unici artropodi adatti alla trasmissione biologica della Leishmania. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sulle punture di pappataci sul cane.

L’infezione arriva al cane per mezzo delle punture o dell’ingestione di uova di mosche della sabbia, che però sono molto poco diffuse in Italia. Per quanto riguarda i pappataci, colpiscono principalmente da maggio a ottobre, soprattutto nelle ore notturne (nello specifico dal tramonto all’alba). Una copertura mirata, stabilita con l’ausilio prezioso del veterinario potrebbe fare la differenza.

Altre cause di infezione possono essere il contatto con il sangue di altri cani, l’ingestione del loro vomito o delle loro feci o addirittura l’accoppiamento con un soggetto malato. Altri modi di trasmissione sospetti, ma non dimostrati, includono la trasmissione attraverso i morsi di zecche e pulci. La leishmaniosi è un’infezione che per i primi tempi rimane silente e asintomatica. L’insorgenza dei sintomi è un chiaro accenno allo stato avanzato della malattia. Ecco allora che un focus su cani, pulci e zecche potrebbe essere appropriato.

Come si manifesta la malattia

occhio del cane

La leishmaniosi è una malattia sistemica che si manifesta con segni clinici non sempre specifici. I principali sistemi di organi colpiti sono la pelle, i reni, la milza, il fegato, gli occhi e le articolazioni. Dei controlli periodici dallo specialista possono essere preziosi. Lui, infatti, è l’unico che può avere un quadro completo e valutare eventuali pregressi clinici che possono incidere negativamente.

Nella quasi totalità dei casi si riscontra anche una reazione cutanea, con lesioni sulla pelle e perdita di pelo. A tal proposito, ecco cosa sapere sull’alopecia del cane. C’è una marcata tendenza all’emorragia. I sintomi più comuni possono essere suddivisi in quattro macrocategorie: generali, cutanei, oculari e misti. Ecco quali sono:

  • Generali: linfadenomegalia generalizzata, perdita di peso, diminuzione o aumento dell’appetito, letargia, pallore delle membrane mucose, splenomegalia, poliuria e polidipsia, febbre, vomito, diarrea nel cane e colite cronica;
  • Cutanei: dermatite esfoliativa non pruriginosa con o senza alopecia, dermatite erosiva-ulcerosa, dermatite nodulare, dermatite papulare, dermatite pustolosa;
  • Oculari: blefarite (esfoliativa, ulcerativa o nodulare) e congiuntivite nel cane (nodulare), cheratocongiuntivite, uveite anteriore o endoftalmite;
  • Misti: lesioni mucocutanee e mucose ulcerative o nodulari (orali, genitali e nasali), epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso), zoppia (poliartrite erosiva o non erosiva, osteomielite, polimiosite), miosite masticatoria atrofica, patologie vascolari (vasculite sistemica, tromboembolia arteriosa), disturbi neurologici.

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi? La malattia ha un periodo di incubazione che può arrivare fino ai sette anni, comportando tuttavia gravi danni, come sopra elencato, che purtroppo conducono inevitabilmente alla morte del soggetto infetto.

Molte persone ci hanno chiesto anche

cane malato

Chi decide di adottare un cane, non lo deve fare solo per ricevere coccole e compagnia. Si tratta di assumersi una responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. I pet, infatti, dipendono in tutto e per tutto dall’accudimento umano. Un proprietario responsabile, quindi, deve prepararsi e sapere di cosa ha bisogno colui che considera un membro della famiglia a tutti gli effetti. Ecco allora che sorgono dubbi e incertezze. Inoltre, più si conoscono i felini, più si scoprono affascinanti e più aumenta il desiderio di saperne di più sul loro mondo.

Leishmaniosi del cane è curabile?

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi? Si tratta di una patologia grave e non si può guarire completamente, tuttavia se presa in tempo si può tenere sotto controllo. Qualora di recente avessimo portato il nostro cane a fare delle analisi del sangue e delle urine, teniamo conto dei seguenti risultati che potrebbero essere un campanello d’allarme:

  • Proteine del siero ed elettroforetogramma: in caso di presenza di leishmaniosi, si presenterà un quadro di iperglobulinemia beta policlonale e/o gammaglobulinemia, ipoalbuminemia o diminuzione del rapporto albumina/globulina;
  • CBC/emostasi: se è presente questa malattia, Fido sarà affetto da anemia non rigenerativa da lieve a moderata, leucocitosi o leucopenia, trombocitopatia, trombocitopenia o emostasi secondaria compromessa e fibrinolisi;
  • Profilo biochimico/analisi delle urine: in questi esami si risconteranno proteinuria da lieve a grave, azotemia renale, attività enzimatiche epatiche elevate.

A seconda del quadro clinico riscontrato dallo specialista, ci sono delle strade da percorrere. Fondamentale, però, è arrivare a una diagnosi corretta. Una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra può fare la differenza. Raccontiamo tutto quello che ci appare sospetto allo specialista e proviamo a rispondere in maniera precisa e puntuale alle sue domande mirate.

Come avviene la diagnosi della malattia?

Quanto può vivere un cane con la leishmaniosi? La risposta a questa domanda dipende da quando viene individuata. Con una diagnosi precoce Fido può vivere anche molti anni e con una qualità della vita discreta.

Per valutare la presenza di questa malattia è necessario adattare un approccio diagnostico clinico-patologico approfondito per ciascun paziente. Inoltre, i cani con leishmaniosi potrebbero essere co-infettati con altre malattie trasmesse da vettori o affetti da altre malattie infettive o non infettive concomitanti, rendendo le diagnosi differenziali più complicate e diversificate.

Per un’accurata diagnosi il veterinario potrebbe richiedere test di laboratorio approfonditi e test rapidi. In più potrebbe voler fare un’ecografia al cane, delle radiografie e degli esami citologici. Tutto dipende dal quadro clinico che si trova di fronte e dalla risposta che riceve dai primi accertamenti.

Come si cura un cane con la leishmaniosi?

Purtroppo è impossibile stilare un elenco delle cure da poter attuare in caso di leishmaniosi del cane. Essendo una malattia molto complicata e con diversi fattori di rischio e diverse gradazioni di sintomi e complicanze, è indispensabile che la cura venga prescritta dal veterinario che darà quella più opportuna per ogni caso specifico.

Esistono delle accortezze per evitare che il nostro cane si ammali di leishmaniosi come farlo dormire dentro casa e l’utilizzo di prodotti antiparassitari, le vaccinazioni e le profilassi che devono essere tutte prescritte direttamente dal nostro veterinario di fiducia.

I vaccini del cane per questa malattia esistono da poco tempo e per sapere nello specifico di che tipo di vaccino si tratti, è fondamentale chiedere allo specialista che risponderà a tutte alle nostre domande. I prodotti di tipo generico possono non avere gli effetti desiderati quindi è sempre consigliabile chiedere il parere di un esperto.

È possibile effettuare un test per vedere se il nostro amico a quattro zampe ha contratto la leishmaniosi. Questo test si fa attraverso un prelievo di sangue che in circa 10 minuti permette di conoscerne l’esito. È consigliabile fare effettuare al cane il test ogni anno. In particolar modo è bene farlo in caso in cui il cane fosse un cane da guardia o un cane che sta sempre fuori soprattutto nelle ore notturne. Questa malattia ha dei sintomi affini alla filariosi canina, quindi è necessaria una visita accurata per capire qual è il tipo di patologia che ha contratto il nostro Fido.

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