Tracheite nel cane, cosa fare: trattamenti, sintomi, quanto dura, rimedi

Può colpire i cani di qualsiasi razza ed età, ma possiamo prevenirla e aiutare Fido a stare meglio: scopriamo cos'è la tracheite nel cane

La tracheite nel cane, così come in noi bipedi, non è altro che un’infiammazione della trachea, organo che ha l’obiettivo principale di mandare l’aria all’interno dei polmoni.

Capiamo bene, quindi, che è molto importante che non si danneggi e che continui a funzionare bene! Che il cane non subisca lesioni o danni respiratori – è banale dirlo – diventa fondamentale per garantirgli una vita lunga e felice.

Nonostante sia una condizione piuttosto comune, non sottovalutiamo la tracheite nel cane. Se viene trascurata, una disturbo del genere può portare anche a gravi conseguenze. Vediamo perché.

Indice

Cos’è esattamente la tracheite

cane con la tosse

I padroncini spesso restano perplessi quando Fido emette dei “suoni” strani. A volte sembra che sibili, altre che si stia affogando con qualcosa che gli è rimasto in gola, capita persino che a forza di tossire gli vengano dei conati di vomito (anche se poi non rigetta).

Non possiamo averne la certezza finché non lo portiamo dal veterinario, ma effettivamente tutti questi possono essere segni della presenza di tracheite nel cane. Significa cioè che la trachea si è infiammata e che questo importante organo, che serve da collegamento tra laringe e bronchi (quindi polmoni), non riesce a funzionare come dovrebbe.

Questo tipo di infiammazione è piuttosto comune e nella maggior parte dei casi guarisce praticamente da sola, con il passare delle ore. Ma dipende sempre dalla causa sottostante, perciò è importante portare Fido dal veterinario quando osserviamo tosse canina e altri problemi respiratori. Può essere colpito qualsiasi quattro zampe, senza distinzione di razza o di età, ma sono maggiormente a rischio i cuccioli, i cani di piccola taglia e i soggetti immunodepressi (ovvero con difese immunitarie basse).

Cause principali

cane che si nasconde

Le cause di tracheite nel cane possono essere diverse e per avere una diagnosi certa – come sempre – dobbiamo affidare Fido alle cure di un bravo veterinario. Diciamo che in linea generale questa malattia di solito è di origine virale, ma può essere anche la conseguenza dell’azione distruttiva di batteri e può essere provocata da forme allergiche.

La tracheite nel cane può indicare anche la presenza di una lesione della trachea o di una formazione sospetta, come un tumore. Spesso il quadro clinico è aggravato dalla compresenza della bronchite, tanto che in questo caso si parla proprio di tracheobronchite del cane. Ricordiamo, inoltre, che la tracheite canina può essere secondaria a malattie del cavo orale oppure a tosse cronica, talvolta legata a patologie cardiache e polmonari.

Tracheite infettiva

Come anticipato, la tracheite nel cane è di origine virale o batterica nella gran parte dei casi. Significa, quindi, che la forte tosse e le difficoltà respiratorie di Fido sono legate all’azione di agenti patogeni che colpiscono i polmoni o le vie respiratorie.

Le principali cause di tracheite infettiva sono virus come il virus parainfluenzale (Canine Parainfluenza Virus), l’adenovirus canino (Canine Adenovirus type 2), l’herpesvirus canino (Canine Herpesvirus) e il coronavirus respiratorio canino (Canine Respiratory Coronavirus).

Tra i batteri, invece, quello che colpisce maggiormente i cani è la Bordetella bronchiseptica, un’infezione che può diffondersi da cane a cane nelle strutture di accoglienza o negli asili nido per animali (la cosiddetta tosse dei canili). Per fortuna oggi abbiamo a disposizione una vaccinazione che previene nei quattro zampe dalla tosse dei canili, fondamentale soprattutto se parliamo esemplari che vivono in gruppo.

Collasso tracheale

Sentir parlare di collasso tracheale è spaventoso, ce ne rendiamo conto. Eppure si tratta di una condizione abbastanza comune, come la tosse, e che i veterinari diagnosticano spesso. Non è altro che un disturbo, anzi una sindrome respiratoria che si sviluppa in alcune razze canine in particolare, specialmente quelle più piccole come Chihuahua e Yorkshire Terrier, o quelle di taglia piccolissima.

C’è da dire che il collasso della trachea nel cane può essere frutto di traumi o interventi chirurgici, ma ad accomunare tutti questi casi sono i sintomi come sibilo, vomito, difficoltà respiratorie. Qualunque sia l’origine di questo disturbo, possiamo fare la nostra parte cercando di prevenirne gli effetti nel quattro zampe prima di pensare all’operazione vera e propria. Se pesa troppo, ad esempio può essere d’aiuto metterlo un po’ a dieta. Oppure potremmo iniziare a eliminare fumo e altri allergeni dalla casa, così come evitare che Fido bazzichi in ambienti troppo umidi.

Ansia da separazione

Dato che la tracheite è una vera e propria infiammazione della trachea, anche abbaiare troppo potrebbe esserne la causa. Un po’ come quando cantiamo a squarciagola mentre siamo al concerto del nostro cantante preferito, o al contrario urliamo contro qualcuno che ci ha fatto perdere le staffe.

Se Fido non è sereno, la sua condizione di malessere e disagio mentale possono indurlo ad abbaiare tanto al punto da farsi male. Può capitare ai cani che trascorrono troppo tempo da soli in casa e che non hanno abbastanza valvole di sfogo, oppure a quelli che soffrono di vera e propria ansia da separazione. Qui occorre decisamente l’intervento del veterinario.

Sintomi di tracheite nel cane

labrador triste

Com’è facilmente intuibile (ne abbiamo parlato abbondantemente) il sintomo più comune nel caso di tracheite nel cane è la tosse, che può essere continua oppure occasionale, leggera o persistente. A forza di tossire, poi, non è da escludere che il povero Fido possa avere episodi di vomito oppure un accumulo di catarro nelle vie respiratorie.

E poi si percepisce chiaramente che il quattro zampe non emette i soliti suoni, perché ha difficoltà anche solo ad abbaiare normalmente. A questo dobbiamo aggiungere sintomi come inappetenza, a causa della difficoltà che il nostro amico a quattro zampe ha nel deglutire, apatia e mancanza di energie.

Come si cura la tracheite nel cane

dare lo sciroppo al cane

Se il nostro caro quadrupede presenta i segnali appena descritti è bene ricorrere alla consulenza del veterinario di fiducia. Spesso la diagnosi avviene attraverso l’osservazione diretta e la descrizione dei vari sintomi da parte nostra. Se il quadro clinico non migliora entro qualche giorno, si potrà ricorrere ad alcuni esami di laboratorio e alla diagnostica per immagini.

La terapia può essere a base di antibiotici, antiparassitari e sedativi per la tosse. Se si sospetta un’origine allergica, potrebbero essere somministrati dei cortisonici. Nel caso di tracheite nel cane di tipo secondario, quindi causata da altre malattie, è fondamentale trattare al più presto queste ultime.

È consigliato il riposo. Il cane dovrà restare al caldo e ben coperto. Inoltre è importante anche una corretta e costante idratazione, per evitare che l’infiammazione peggiori. Nel caso di forme virali, la vaccinazione periodica può prevenire l’insorgenza di questa malattia.

Prevenzione

cane che dorme nella cuccia

Alcuni cani, come abbiamo visto, sono maggiormente predisposti all’infiammazione della trachea. Dato che prevenire è sempre meglio che curare, vogliamo darvi qualche consiglio utile per aiutare il quattro zampe a respirare più comodamente e a tossire di meno.

Possiamo farlo gestendo attentamente il suo peso, oppure usando un’imbracatura o una pettorina anziché il “classico” collare. Dovremmo evitare anche il fumo e altre sostanze irritanti che potrebbero infiammare le vie respiratorie di Fido, oltre che limitare l’esercizio fisico in condizioni climatiche non proprio accoglienti (quando c’è troppa umidità).

Esistono dei rimedi naturali?

due carlini sul prato

Sì, proprio come per noi bipedi anche per i quattro zampe possiamo affidarci a erbe medicinali per i cani e rimedi naturali in generale. Neanche a dirlo, sono da usare sotto il rigoroso controllo del veterinario!

Per la tracheite nel cane tornano utili gli sciroppi a base di Cuprum, Chamomilla Cupru Culta o Magnesium Phosphoricum. Inoltre per alleviare i sintomi dell’infiammazione esistono prodotti naturali dall’azione rapida ed efficace come il Ribes Nigrum, l’olio di Perilla, l’olio di Ribes Nero e l’aloe.

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