Herpesvirus canino, cos’è e cosa sapere

L'infezione da herpesvirus canino è piuttosto comune nei cani, ma letale per i cuccioli di poche settimane. Ecco cosa sapere su questo virus

L’herpesvirus canino (da non confondere con quello umano) è un virus piuttosto comune nei nostri amici a quattro zampe. Quando colpisce i cani adulti non è particolarmente pericoloso ma per i cuccioli può anche essere letale. L’infezione provocata da questo virus, difficile da debellare, negli esemplari adulti si concentra principalmente sull’apparato respiratorio e su quello genitale e nella maggior parte dei casi non mostra sintomi evidenti.

Per i cuccioli, invece, dobbiamo fare un discorso un po’ diverso perché gli effetti possono essere devastanti. Dopo le tre settimane di vita possono sopravvivere, se sono più piccini purtroppo non gli lascia scampo. Infatti l’herpesvirus canino è una delle principali cause di Fading Puppy Syndrome (sindrome del cucciolo in dissolvenza), ovvero di mortalità nelle primissime settimane di vita. Ciò accade perché i piccoli possono contrarre il virus nell’utero della mamma.

Ma cerchiamo di capire meglio cos’è l’herpesvirus canino, come possiamo prevenirlo e se – nel caso in cui Fido si contagi – esiste una cura per sconfiggerlo.

Come si trasmette l’herpesvirus canino?

cani che si fanno le coccole

L’herpesvirus canino, come anticipato, è un virus piuttosto comune nei nostri amati quattrozampe. Anche se sentiamo parlare maggiormente di quello umano, non dobbiamo far confusione tra i due. I cani sono colpiti da un virus che provoca una malattia infettiva a livello dell’apparato respiratorio e dell’apparato genitale e riproduttivo. Può colpire sia i maschi che le femmine, sia i cuccioli che i cani adulti. Perciò, di fatto, nessun cane è completamente al sicuro.

Ma come si contagia l’herpesvirus canino? Nei cuccioli è molto semplice, basta che la mamma sia infetta già durante la gestazione per trasmettere il virus all’intera cucciolata. Purtroppo in questo caso abbiamo ben poco da fare perché, anche se i cuccioli non si infettano nell’utero materno, possono contrarre il virus subito dopo il parto. La mamma li lecca, entrano a contatto con la sua saliva ed è così che si ammalano. Può capitare che durante la gestazione si infetti soltanto un cucciolo, mentre gli altri piccoli della cucciolata no. Ma anche qui il pericolo è dietro l’angolo, perché i cuccioli appena nati sono estremamente delicati e non hanno le difese necessarie per proteggere il proprio organismo. Purtroppo nella maggior parte dei casi questi cuccioletti muoiono nelle prime settimane di vita.

I cani adulti possono contrarre il virus tramite il contagio diretto, quindi con il contatto con un animale infetto. Bastano un colpo di tosse oppure uno starnuto per la trasmissione dell’herpesvirus canino. Ma nel contatto diretto rientrano anche l’annusarsi, il leccarsi quindi tutto ciò che in qualche modo provoca il passaggio di droplets da un cane malato a un cane sano. Il virus si trasmette anche per via sessuale, quindi durante l’accoppiamento.

Sintomi dell’herpesvirus canino nei cuccioli

cuccioli di pitbull

Dal momento che ancora non hanno sviluppato le difese immunitarie, nei cuccioli i sintomi dell’herpesvirus canino sono molto evidenti. Purtroppo quando il contagio si verifica prima delle tre settimane di età l’esito è funesto. I cuccioli muoiono all’improvviso e praticamente non abbiamo neanche il tempo di capire se e come si siano infettati. Nei cuccioli un po’ più grandicelli (dalle tre settimane in su), invece, si manifestano dei sintomi che possono farci intuire la presenza dell’infezione. Tra questi possiamo elencare:

  • Letargia e debolezza diffusa;
  • Pianto persistente;
  • Difficoltà respiratorie;
  • Anomale secrezioni nasali;
  • Mancanza di appetito (anoressia nel cane);
  • Emorragie (sangue dal naso, piccoli lividi sulla pelle).
  • Diarrea con feci di colore giallo/verde.

È fondamentale individuarli in tempo, perché nel corso delle prime settimane di vita potrebbero sfociare in gravi anomalie del sistema nervoso, cecità, convulsioni nel cane e – nel peggiore dei casi – portare alla morte del cucciolo in breve tempo.

Sintomi dell’herpesvirus canino nei cani adulti

cane di razza carlino

Sembra assurdo il fatto che l’herpesvirus canino, così pericoloso e talvolta letale per i cuccioli, al contrario nei cani adulti possa anche non provocare alcun sintomo. E invece è proprio così, spesso a meno che non si facciano esami e test specifici neanche ci rendiamo conto che il cane sia infetto. La malattia non è del tutto asintomatica, però, e alcuni sintomi possono comparire dopo qualche mese. Tra questi:

  • Tosse e starnuti;
  • Aborti spontanei nelle femmine;
  • Lesioni ai genitali esterni;
  • Strabismo, congiuntivite o ulcere corneali.

Sono tutti sintomi piuttosto generici, cioè riconducibili a una grande varietà di malattie o infezioni. Perciò per avere la certezza di una diagnosi corretta non possiamo fare a meno di rivolgerci al veterinario, procedendo con un esame approfondito.

Il cane può trasmettere l’herpesvirus canino all’uomo?

A forza di parlare di herpesvirus canino, di sicuro vi starà ronzando in testa una domanda: Fido lo può trasmettere al suo padroncino? Da questo punto di vista possiamo stare tranquilli, questo herpes non ha nulla a che vedere con quelli che possono contagiare gli esseri umani. Perciò siamo fuori pericolo!

Diagnosi della malattia

ragazza tiene in braccio un cucciolo

Per diagnosticare l’herpesvirus canino il veterinario deve effettuare degli accurati esami del sangue per verificare che il cane sia stato esposto e contagiato. Come abbiamo visto i sintomi sono piuttosto generici e potremmo essere in presenza di malattie o infezioni di altro genere. Per avere la certezza della diagnosi il veterinario può anche prelevare dei campioni di tessuto e mucose da analizzare poi in laboratorio.

Nei cuccioli, purtroppo, spesso non c’è il tempo materiale per fare una vera e propria diagnosi, perché l’infezione insorge tanto rapidamente da portare il piccolo alla morte improvvisa. In questo caso il veterinario può procedere con un esame autoptico, in modo tale da capire quale sia la causa effettiva di morte del cucciolo.

È fondamentale che la diagnosi sia effettuata da medici competenti, che possano perciò riconoscere l’infezione e distinguerla da altre malattie che presentano sintomi molto simili come la toxoplasmosi nel cane e la brucellosi nel cane, oppure il cimurro o l’epatite canina infettiva.

Herpesvirus canino: esiste una cura?

bambini sul divano con il cane

Non esiste una vera e propria cura per l’herpesvirus canino e le uniche terapie previste sono di supporto, servono cioè a contenere i sintomi. Ogni volta che si osserva che i cuccioli appena nati non stanno bene o “stanno sbiadendo”, è fondamentale contattare il veterinario. Se la diagnosi dell’infezione è confermata, il trattamento può iniziare con farmaci antivirali e cure di supporto. In questi casi è importante mantenere i cuccioli al caldo, poiché il virus richiede una bassa temperatura per sopravvivere. Sfortunatamente, però, la terapia farmacologica antivirale nei cuccioli in molti casi è inefficace e muoiono piuttosto rapidamente. Una possibilità di salvezza per i cuccioli è iniziare un trattamento a base di sieri immunitari contenenti anticorpi già prima dell’insorgere della malattia.

Come si previene l’herpesvirus nel cane?

Come sempre quando si parla di virus e infezioni di questo genere, l’unico modo realmente efficace per prevenire il contagio dell’herpesvirus canino è evitare il contatto con i cani infetti. Purtroppo però non è molto semplice mantenere un simile controllo in tutte le situazioni. Pensiamo ad esempio ai canili o ai rifugi, in cui sono presenti tantissimi esemplari. Il sovraffollamento contribuisce al contagio da un doppio punto di vista: prima di tutto perché i cani entrano a contatto diretto, poi anche perché il virus si “riattiva” negli esemplari infetti nelle situazioni di forte stress. Succede, in sostanza, come nell’herpes umano che contagia le persone, resta latente e non manifesta sintomi anche per molto tempo ma ciclicamente si manifesta e fa di nuovo capolino.

Una particolare attenzione deve essere riservata alle cagnette, che vanno assolutamente isolate in modo che non possano entrare a contatto con cani infetti. Inoltre in Europa – a differenza di USA e Canada – è attualmente disponibile un vaccino come misura preventiva per i cuccioli che si somministra alle femmine in prossimità dell’attività riproduttiva. Si fanno due iniezioni di vaccino, una quando i cani si accoppiano e l’altra circa due settimane prima del parto. In questo modo si garantisce la protezione immunitaria alla mamma durante la gravidanza del cane, evitando che trasmetta il virus ai cuccioli nell’utero.

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