American Akita, toelettatura perfetta: cosa serve e come farla al meglio

La toelettatura dell'American Akita non è difficile ma richiede costanza e impegno da parte del padroncino. Vediamo i passaggi nel dettaglio

Con il suo aspetto da morbido orsacchiottone un cane come l’American Akita non può che aver bisogno di una toelettatura coi fiocchi.

Si tratta di un cane di taglia grande con un mantello caratterizzato da uno strato di pelo esterno spesso e un sottopelo più morbido e soffice.

Quindi per un American Akita è necessaria una toelettatura accurata e frequente che elimini il pelo morto in eccesso che perde abitualmente.

Toelettatura dell’American Akita: come spazzolarlo

La toelettatura dell’American Akita non richiede grandi sforzi ma tanta costanza e l’utilizzo degli strumenti giusti.

american akita di colore marrone e bianco

Il suo mantello non tende ad annodarsi o aggrovigliarsi tuttavia perde molto pelo in tutti i periodi dell’anno, soprattutto durante la muta in autunno e primavera.

Un punto su cui sono tutti concordi è che l’American Akita non va mai tosato, al più possiamo accorciare il pelo con le forbici.

Tuttavia per questo tipo di operazione è sempre meglio affidarsi a un toelettatore esperto che possa anche darci degli utili consigli sulla toelettatura casalinga.

In genere si consiglia di spazzolare l’American Akita almeno una o due volte alla settimana da aumentare ad almeno tre volte alla settimana nei periodi di muta.

Come per tutti gli adorati amici a quattro zampe è opportuno abituare il cane sin da cucciolo a essere maneggiato con strumenti come spazzole e pettini.

La toelettatura deve essere per il nostro American Akita un momento di relax e intimità con il padroncino e mai causa di ansia o paura di questi strumenti di “tortura”.

Dato che lo strato più esterno del mantello risulta spesso e duro si consiglia di inumidirlo con un nebulizzatore o uno spruzzino contenente semplice acqua.

Iniziando dalle spalle e proseguendo lungo tutto il dorso possiamo utilizzare una spazzola con setole a spillo, cioè quella a denti non troppo stretti.

Nei periodi di muta, invece, possiamo optare per una spazzola a rastrello chiamata anche spazzola cardatrice, che ci consente di togliere una maggiore quantità di pelo morto.

Per rifinire la spazzolatura possiamo dare una seconda passata con una spazzola a denti larghi che funge anche da piacevole massaggio per il nostro Fido.

Cosa fare in presenza di nodi

L’American Akita non ha un mantello che tende a formare nodi o grovigli tuttavia questi possono far capolino soprattutto negli esemplari che passano molto tempo all’aria aperta.

cane con un mantello folto e fitto

In generale un mantello trascurato si aggroviglia più facilmente per questo è importante che la toelettatura sia frequente.

L’American Akita tende a formare nodi e grovigli soprattutto in alcune zone del corpo come cosce, coda e alla base della coda dove il pelo è leggermente più lungo.

Perciò una volta spazzolato il dorso e la parte superiore del corpo dobbiamo dedicarci a queste aree con qualche attenzione in più.

Se la situazione è drammatica e il pelo risulta molto aggrovigliato tanto da non poter neanche passare il pettine possiamo aiutarci con uno spray antigroviglio.

In questo modo la zona interessata si ammorbidisce ed evita che il pettine passandovi su possa strappare i peli alla radice e far male al cane.

Per eliminare nodi e grovigli è consigliato un pettine a denti più stretti che possa agire in profondità. Attenzione però a svolgere questa operazione con molta delicatezza!

Toelettatura dell’American Akita: il bagno

Non c’è toelettatura senza bagnetto che per gli esemplari di American Akita deve essere regolare, soprattutto per quelli che sguazzano nel fango o tra la natura.

american akita simile all'akita inu

Di base il mantello del cane è progettato per autorigenerarsi e mantenersi pulito, anche grazie alla presenza di oli naturali che mantengono il pelo morbido e lucido.

Una sorta di protezione naturale che consente al cane di mantenere inalterato il ph della pelle.

Tuttavia se il nostro American Akita trascorre molto tempo all’aria aperta rischia di sporcarsi più facilmente e a quel punto dobbiamo occuparci di una pulizia più accurata.

Chi non ha destrezza con il bagnetto può affidarsi, come sempre, a un toelettatore professionista.

Chi invece ha abituato il cane sin da cucciolo può eseguire pochi e semplici passaggi e fare il bagnetto in casa (o meglio, in giardino) due o tre volte all’anno.

Utilizziamo prodotti specifici per cani e mai shampoo o bagnoschiuma pensati per gli esseri umani che possono causare reazioni allergiche e danneggiare la pelle.

Meglio servirsi di shampoo per cani naturali e poco aggressivi che non eliminino del tutto gli oli naturali prodotti dalla pelle del cane.

Per prima cosa dobbiamo bagnare il cane utilizzando acqua tiepida, poi iniziamo a massaggiare il mantello con lo shampoo creando la tipica schiumetta.

A meno che non sia indicato nell’etichetta del prodotto evitiamo assolutamente le aree più delicate come occhi, orecchie e genitali.

Fatto ciò non ci resta che risciacquare per bene il nostro American Akita e completare la toelettatura con l’asciugatura servendoci di tanti asciugamano puliti.

Denti, orecchie e unghie

Oltre a spazzolare e fare il bagno al cane non dobbiamo mai dimenticare di prenderci cura delle unghie, dei denti e delle orecchie.

curare le orecchie del cane

I denti vanno lavati con uno spazzolino per cani e con un dentifricio in pasta per cani, non utilizziamo mai i prodotti per umani.

Laviamo i denti dell’American Akita almeno due volte alla settimana per evitare l’insorgere di carie, tartaro o che il cane abbia un alito pestilenziale.

Poi controlliamo le orecchie dove con facilità si possono accumulare sporco e detriti. Possiamo pulirle con un semplice batuffolo di cotone o una garza imbevuti di acqua tiepida.

Infine passiamo alla manicure, controllando unghie e cuscinetti per verificare che non vi siano corpi estranei incastrati.

Dopodiché con un apposito tagliaunghie accorciamo le unghie del cane. Questa operazione va fatta non più di una volta ogni sei settimane.

Articoli correlati