Canigen Puppy: cosa sapere sul vaccino contro il parvovirus

Canigen Puppy è il vaccino che previene la parvovirosi ed è obbligatorio per tutti i cuccioli. Ecco come funziona e quando va fatto

Canigen Puppy è il vaccino contro la parvovirosi canina, una malattia altamente contagiosa e mortale per i nostri amici a quattro zampe, specialmente per i cuccioli.

Il principio attivo del vaccino è un ceppo di parvovirus canino di tipo 2b reso, naturalmente inattivo. Vuol dire quindi che il veterinario inietta al cucciolo una dose di virus senza contagiargli la malattia ma solo stimolando la risposta del suo organismo per produrre gli anticorpi.

Il vaccino per la parvovirosi è obbligatorio per i piccoli dalle 5 settimane di età in su ed è importantissimo per evitare che prendano una malattia tanto terribile e mortale.

L’immunità si raggiunge dopo circa due settimane dalla somministrazione del Canigen Puppy.

In ogni caso è necessario effettuare dei richiami annuali per assicurare a Fido la totale protezione dalla malattia.

Canigen Puppy: composizione e posologia

veterinario vaccina il cane

Canigen Puppy è disponibile in confezioni da 10 flaconi, ognuno con la quantità giusta da iniettare al cucciolo.

Ogni dose, infatti, contiene 1 ml di principio attivo (cioè il parvovirus canino attenuato di ceppo CPV39), quello che serve a stimolare la risposta immunitaria nei piccoli con la produzione di anticorpi contro la malattia.

È scontato dirlo ma lo ripetiamo comunque: soltanto il veterinario deve fare le vaccinazioni al cane nei modi e nei tempi previsti.

Come tutti i vaccini, il Canigen Puppy si inietta ai cuccioli di almeno 5 settimane di età per via sottocutanea.

Dopo la primissima dose se ne consiglia, in genere, una seconda (sempre da 1 ml) da iniettare a distanza di due settimane. Dopodiché il veterinario programma dei richiami annuali per mantenere attiva la protezione dalla malattia.

Iniettare il Canigen Puppy a un cucciolo già affetto da parvovirosi è assolutamente inutile, perché a quel punto non serve prevenire ma curare la patologia (con un farmaco che si chiama Virbagen Omega).

Gli studi non hanno evidenziato particolari interazioni tra Canigen Puppy e altri vaccini.

Tuttavia in genere si evita di somministrarli al cane a distanza troppo ravvicinata, facendo trascorrere almeno 14 giorni tra un’iniezione e l’altra.

Parvovirosi canina: perché questa malattia è tanto grave?

cucciolo con la sua mamma

La parvovirosi canina è una malattia altamente contagiosa provocata dal Parvovirus Canino di Tipo 2 (CPV 2).

Questo virus è stato scoperto per la prima volta negli anni Settanta e deriva dalla mutazione del virus della panleucopenia felina. Si tratta di un virus molto pericoloso perché riesce a sopravvivere nell’ambiente esterno fino a 6 mesi.

I cuccioli possono nascere già affetti da parvovirosi perché vengono contagiati nell’utero materno e ciò può provocare malformazioni del sistema nervoso centrale o infezioni del miocardio.

Il contagio può avvenire anche tramite il contatto diretto con vomito, feci o urine di animali infetti oppure con terreni contaminati dal virus.

L’azione del parvovirus è devastante e pericolosa sia per i cuccioli che per gli esemplari adulti perché colpisce e distrugge gli enterociti, cioè le cellule che ricoprono i villi intestinali.

Così provoca nei cani la cosiddetta gastroenterite emorragica, una brutta infiammazione dell’intestino tenue.

Se non si interviene immediatamente la parvovirosi può avere un effetto fulminante specialmente nei cuccioli, causandone la morte in brevissimo tempo.

Sintomi e diagnosi della parvovirosi canina

Vaccinare i cuccioli con il Canigen Puppy è essenziale (oltre che obbligatorio) per evitare che prendano un virus tanto pericoloso e che rischino di morire.

In questo modo sono protetti in caso di contatto con cani adulti infetti, talvolta con gli stessi genitori.

Per capire quanto sia grave la parvovirosi basta osservarne i sintomi: il cane ha febbre, anoressia, vomito e diarrea con feci di grigio-giallastre in cui spesso sono evidenti anche tracce di sangue.

Il Parvovirus si diffonde mediante le feci perciò il veterinario si serve del test ELISA su un campione prelevato dal cane o dal cucciolo.

Dato che il test potrebbe risultare negativo falsando il risultato è importante farne un secondo per avere la conferma della presenza o meno del virus.

Si può curare questa malattia?

veterinario tiene in braccio un cane

La medicina veterinaria per fortuna ha fatto passi da gigante e per i cani esistono delle terapie che possono arginare i danni provocati dalla parvovirosi.

Purtroppo però non possiamo parlare di una vera e propria cura e il trattamento in questi casi è piuttosto complesso e richiede l’accurato intervento del veterinario.

Innanzi tutto esiste un farmaco, il Virbagen Omega, che si inietta per endovena nei cani da 1 mese in su una volta al giorno per 3 giorni consecutivi.

Questa medicina stimola il sistema immunitario del cane in modo che attacchi direttamente il virus, riducendo quindi i sintomi della malattia nella speranza che riesca a debellarlo del tutto e che Fido non muoia.

Il trattamento per la parvovirosi non si ferma qui. Fido in genere viene ricoverato in ospedale dove gli vengono somministrati fluidi, antibiotici per prevenire infezioni secondarie, farmaci gastroprotettori per preservare le pareti intestinali e antiemetici per fermare il vomito.

Ricoverare Fido è essenziale anche perché non avendo fame smette di mangiare e l’unico modo per nutrirlo è tramite alimentazione indotta con il sondino.

Il trattamento per la parvovirosi è complesso e purtroppo la sua efficacia non è sicura al cento per cento, i tempi di guarigione variano da soggetto a soggetto.

Non solo Canigen Puppy: le vaccinazioni dei cuccioli

cuccioli di labrador

Quando i cuccioli nascono per i primi giorni di vita sono protetti solo dagli anticorpi presenti nel latte materno di cui si nutrono.

Questa protezione, però, a un certo punto scompare perciò i piccoli sono completamente esposti alle malattie e agli agenti patogeni.

Ecco perché le vaccinazioni sono tanto importanti: ci consentono di dare ai cuccioli la protezione di cui hanno bisogno contro malattie e infezioni spesso molto pericolose.

Le vaccinazioni non sono tutte uguali, alcune di esse sono obbligatorie per legge mentre altre sono facoltative e si fanno soltanto in casi specifici.

Vaccinazioni obbligatorie

Il Canigen Puppy è una delle vaccinazioni obbligatorie per i nostri amici a quattro zampe proprio perché la parvovirosi canina è una malattia altamente contagiosa e mortale, soprattutto per i cuccioli.

È obbligatorio anche il vaccino contro il cimurro, malattia spesso difficile da diagnosticare e che causa febbre alta, problemi respiratori e digestivi, talvolta anche problemi agli occhi, alla pelle e al sistema nervoso. Anche questa malattia può essere letale per i cuccioli.

I cani devono essere vaccinati anche per l’epatite infettiva, contagiosa, che si manifesta con sintomi lievi come febbre e vomito oppure molto gravi come dilatazione dello stomaco, carenza di globuli bianchi, ittero e dolori al fegato.

L’ultima vaccinazione obbligatoria per i cani è quella contro la leptospirosi che si può trasmettere anche all’uomo e ad altri animali.

La leptospirosi è una pericolosissima zoonosi causata da alcuni batteri presenti nell’urina dei roditori.

Provoca febbre, vomito, dolori addominali, diarrea, inappetenza e letargia, fino a ittero, rigidità muscolare e insufficienza renale con in sufficienza epatica.

Vaccinazioni consigliate

accarezzare un cucciolo di cane

La vaccinazione contro la rabbia non è obbligatoria per i cani ma è necessaria in alcuni casi, come quando Fido deve viaggiare da un Paese all’altro.

È consigliata anche per i cani domestici che hanno contatti con altri cani, specialmente con quelli randagi.

In ogni caso parliamo di una malattia altamente pericolosa sia per i cani che per le persone che provoca un vero sconvolgimento sia dal punto di vista caratteriale che fisico e che, infine, porta alla morte.

L’altra vaccinazione non obbligatoria (ma consigliata) è quella contro la tracheobronchite infettiva, malattia che provoca una forte tosse e che può causare gravi problemi respiratori.

Parliamo di una malattia contagiosa per cui il vaccino è consigliato quando Fido entra a contatto con altri cani, come nei canili o nelle esposizioni canine.

Quando fare le vaccinazioni ai cuccioli

Le vaccinazioni sono l’unica strada per una prevenzione efficace contro malattie che possono essere mortali per i cuccioli.

Per assicurare la giusta “copertura” al nostro Fido dobbiamo seguire un preciso programma di vaccini rispettando le date e i richiami.

In genere le prime vaccinazioni si fanno tra le 6 e le 8 settimane di vita seguendo questo schema:

  • Tra le 7 e le 9 settimane di età vaccino per cimurro, epatite infettiva, parvovirus;
  • Dalle 11 alle 13 settimane di età si fanno i richiami delle 3 precedenti più il vaccino per rabbia e leptospirosi;
  • Tra le 15 e le 17 settimane di età si fanno i richiami per rabbia e leptospirosi.

Dopo un anno si fanno i richiami dei vaccini per cimurro, epatite infettiva e parvovirosi.

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