Come insegnare il riporto al cane, velocemente

Vuoi insegnare il riporto al tuo cane ma non sai come si fa? Scopriamo insieme metodi e consigli utili per l'addestramento del quattrozampe

Come insegnare il riporto al cane? Il riporto è uno degli esercizi più belli, utili ma anche divertenti da insegnare al nostro quattrozampe. Il suo meccanismo è molto semplice: il padroncino lancia un oggetto, il cane corre per raggiungerlo, lo raccoglie e infine glielo riporta indietro. In linea generale non occorrono particolari abilità per insegnare il riporto al cane ma naturalmente possiamo trovare degli ostacoli lungo il nostro percorso.

Tanto per fare un esempio, ci sono cani che non hanno molta voglia di giocare e che non sono naturalmente inclini al riporto. Anzi, per loro natura i quattrozampe non sono fatti per riportare indietro gli oggetti perché istintivamente quando recuperano qualcosa di loro interesse, tendono a tenerla tutta per sé. In natura se un cane insegue e raggiunge una preda di certo non la porterebbe mai a noi, piuttosto inizierebbe a mordicchiarla e andrebbe a nasconderla altrove. Stessa cosa vale per gli oggetti, specialmente i giocattoli che catturano l’interesse del cane.

Alcune razze di cani sono naturalmente inclini al riporto. I cosiddetti cani da riporto sono proprio una “categoria” di cani addestrati per la caccia che hanno il compito di recuperare le prede e riportarle (intere) al cacciatore. Ma possiamo insegnare il riporto a qualsiasi amico a quattro zampe e con un approccio ludico il compito si rivela molto più semplice di quanto si pensi.

L’importante è che sia un’attività stimolante e divertente per Fido, un modo piacevole per trascorrere del tempo in compagnia del proprio padroncino. Vediamo, allora, come insegnare il riporto al cane.

Come insegnare al cane il comando “resta”?

cane dà la zampa

Prima di capire come insegnare il riporto al cane dobbiamo partire da un’importante premessa. Cane e padroncino devono già aver instaurato un buon legame e non solo dal punto di vista puramente affettivo. È necessario che il cane abbia imparato ad ascoltare i comandi di base del proprio umano del cuore, che quindi riconosca la sua voce e segua le sue indicazioni. L’addestramento di qualunque tipo è efficace solo se tra cane e padrone si è instaurato un rapporto di fiducia reciproca. Soltanto così Fido può imparare qualcosa!

Per insegnare al cane il riporto è necessario che abbia già imparato il comando “resta”. Significa cioè che Fido, sentendo pronunciare questo comando al proprio padroncino, resta fermo mantenendo la sua posizione. Da non confondere con il comando “seduto”, in cui invece si chiede espressamente al quattrozampe di sedersi, appunto. Con il comando “resta” Fido non deve sedersi né accucciarsi o mettersi per terra. Deve stare fermo esattamente nella posizione in cui si trova.

Come insegnare al cane il comando “resta”? Inizialmente mentre il cane è seduto accanto a noi dobbiamo tendere il braccio verso di lui e pronunciare “resta” oppure “fermo”. Se non si muove premiamolo con uno snack. Dopodiché passiamo allo step successivo: facciamo un passo in avanti, allontanandoci via via sempre di più e pronunciando sempre il comando. Se Fido si alza o viene verso di noi, nessun premio. Se, invece, resta esattamente dov’è possiamo dargli una ricompensa.

Come insegnare al cane a riportare gli oggetti?

cane che corre in giardino

Se il nostro Fido ha imparato il comando “resta” o “fermo”, possiamo procedere a insegnargli il riporto. È preferibile munirsi di un oggetto che al cane piace, come la sua pallina preferita o anche un bastoncino di legno. Più l’oggetto è di suo gradimento, più sarà facile che impari in fretta e divertendosi!

Una volta scelto l’oggetto per l’addestramento, possiamo iniziare. Il cane deve stare in posizione di riposo al nostro fianco. Dobbiamo dargli il comando “resta”, in modo che mantenga la sua posizione senza muoversi. A questo punto lanciamo l’oggetto lontano davanti a noi. Il cane deve correre a riprenderlo soltanto quando lo “libereremo” dalla posizione, ad esempio con il comando “vai” o “prendi”.

Neanche a dirlo, la reazione del cane non sarà esattamente quella desiderata. Specialmente le prime volte può capitare che Fido sbagli completamente nello svolgimento dell’esercizio. Tutto dipende dalla sua indole, dal suo carattere ma anche dalle nostre scelte (come vedremo).

Il cane prende l’oggetto ma non lo riporta

cagnolino bianco con il mantello riccio

In un mondo ideale al comando “vai” il cane si fionda sull’oggetto, lo afferra con la bocca e ce lo riporta indietro. Ci sono cani che lo fanno più o meno subito, ma cani che al contrario hanno bisogno di più tempo per capire il meccanismo del riporto. Perciò non scoraggiatevi se il quattrozampe non riporta subito l’oggetto, cerchiamo di capire piuttosto come insegnargli a farlo.

Specialmente con i cuccioli può capitare di lanciare l’oggetto, che lo vadano a prendere ma che inizino a giocarci senza riportarlo indietro. Se il cane resta lontano cerchiamo di attirarlo verso di noi con un altro gioco oppure con una crocchetta o uno snack. Agitando la mano con la “ricompensa” e chiamandolo con tono gioioso il cane dovrebbe tornare verso di noi con l’oggetto ancora in bocca. A quel punto lo molla per prendere l’altro gioco oppure lo snack. Quando lascia cadere l’oggetto da riporto per terra, pronunciamo il comando “lascia”.

Il cane non prende l’oggetto e lo lascia per terra

cane che guarda da lontano il suo padrone

Può capitare anche che dopo aver lanciato l’oggetto, il cane corra per raggiungerlo senza però prenderlo in bocca. Fido gli gira attorno, lo annusa, lo scruta ma niente: non sembra per niente interessato. Qui potrebbe trattarsi di una semplice questione di “gusti”. Probabilmente abbiamo scelto per insegnare il riposto al nostro cane un oggetto o un giochino che non gli piace particolarmente. Perciò è naturale che non lo prenda per riportarcelo.

Se palline, giocattoli o bastoncini di legno non funzionano possiamo provare con il kong per cani. Si tratta di un giochino davvero utile sia per addestrare Fido che per tenerlo attivo sia dal punto di vista fisico che mentale. Come sappiamo i quattrozampe hanno bisogno di stimoli e il kong, fidatevi, fa proprio al caso nostro. Non è altro che un oggetto cavo al cui interno possiamo mettere delle crocchette o degli snack. In questo modo il cane ne è attratto perché sente il profumino del cibo.

Con il kong Fido alla fine dovrebbe imparare ad afferrarlo e riportarcelo indietro. A quel punto, come abbiamo visto nel capitolo precedente, dobbiamo dargli il comando “lascia” e far sì che lo molli.

Il cane riporta l’oggetto ma non lo lascia

cane nero con palla in bocca

Abbiamo visto come insegnare il riporto al nostro cane, ma è chiaro anche che l’ultima parte del “gioco” è altrettanto importante: quella in cui deve lasciare l’oggetto. Anche in questo caso dobbiamo dare al cane un comando chiaro e preciso, con tono fermo ma non di rimprovero. Insomma, Fido deve capire che rientra nel meccanismo del gioco.

In alcuni casi il cane torna accanto a noi con l’oggetto tra i denti ma non lo molla. Un comportamento assolutamente normale, perciò non preoccupatevi perché il vostro cane non ha nulla che non vada! In questo caso è consigliabile dargli il comando “seduto” accarezzandolo con una mano e tenendo l’altra sotto il muso. Quando lascia cadere l’oggetto diamo il comando “lascia”, premiandolo con un biscottino o uno snack.

Se il cane molla subito l’oggetto, invece, dobbiamo rilanciarlo. E così il gioco riprende ciclicamente sempre allo stesso modo. A leggerlo sembrerebbe un meccanismo quasi noioso, ma in realtà per il cane è importantissimo che ogni singolo passaggio si ripeta in modo sempre uguale. È così che memorizza le azioni e impara il riporto nel modo giusto.

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