Idrocefalo nel cane: acqua nel cervello, cause e trattamenti

L'idrocefalo nel cane, noto per la presenza di liquido nel cervello del cane, si manifesta principalmente nei cani di piccola taglia. Ecco cosa sapere

L’idrocefalo nel cane è una patologia caratterizzata da un’ostruzione dei ventricoli del cervello provocata da un aumento anomalo del liquido spinale e che a sua volta dà luogo a una dilatazione anormale di questi canali.

Ne esistono due tipologie determinate anche da ciò che le causa e richiedono anche un trattamento specifico per l’eliminazione del liquido in eccesso. Scopriamo insieme cause e trattamenti dell’idrocefalo nel cane.

Cos’è?

L’idrocefalo nel cane è una dilatazione anomala dei ventricoli del cervello causata da un aumento di volume del liquido spinale. I ventricoli che vengono interessati principalmente da questa patologia dunque sono quelli collegati al midollo spinale. La dilatazione dei ventricoli può coinvolgere sia un singolo lato del cervello sia entrambi i lati.

Sono due i tipi di idrocefalo, ostruttivo e compensativo, ed entrambi possono essere di natura congenita o acquisiti. In caso di idrocefalo nel cane di tipo ostruttivo il liquido spinale causa un’ostruzione lungo la struttura circolatoria del cervello.

cane con la testa rigonfia

Nel caso del tipo ostruttivo congenito la causa possono essere delle infezioni contratte prima della nascita che causano un restringimento dei ventricoli con conseguente idrocefalo. In caso di idrocefalo ostruttivo acquisito può essere provocato da tumori, ascessi e malattie infiammatorie.

Con l’idrocefalo compensativo, il liquido spinale riempie lo spazio in cui i ventricoli non si sono sviluppati tale da causare una pressione intracranica.

L’idrocefalo congenito è molto frequente in alcune razze piuttosto che in altre, soprattutto nei cani piccoli e brachicefali come: bulldog, chihuahua, maltesi, volpini spitz di pomerania, yorkshire terrier, boston terrier, carlini e i pechininesi. È una malattia ereditaria negli yorkshire terrier. Inoltre, vi è un’elevata incidenza nei beagle adulti spesso però senza sintomi. La forma acquisita invece si può verificare in tutte le razze.

L’idrocefalo congenito si manifesta solitamente a poche settimane dalla nascita fino a un anno d’età. Nel caso della patologia acquisita invece si può verificare a qualsiasi età.

Cause

Le cause più frequenti che danno luogo all’idrocefalo sono:

cane seduto su una roccia

  • Di natura congenita
  • Genetica
  • Infezione prenatale
  • Virus parainfluenzale
  • Esposizione a teratogeni contenuti in farmaci che interferiscono con lo sviluppo fetale
  • Emorragia cerebrale nel neonato dopo un parto difficile
  • Carenza di vitamina A
  • Malattie infiammatorie intracraniche
  • Masse nel cranio

Sintomi

L’idrocefalo nel cane potrebbe essere asintomatico o potrebbe anche manifestare sintomi quali:

chihuahua a pelo lungo

  • Bagnare o sporcare in casa
  • Sonnolenza
  • Eccesso di vocalizzazione
  • Ipereccitabilità
  • Cecità
  • Convulsioni
  • Rigonfiamento intracranico
  • Andatura anomala
  • Respirazione anormale
  • Frequente inarcamento della testa all’indietro
  • Coma

Diagnosi

Per eseguire una diagnosi di idrocefalo nel cane bisogna chiaramente fornire al veterinario una storia clinica del quattro zampe fin dalla sua nascita, sottolineando il momento in cui sono insorti i primi sintomi e se il cane ha subito incidenti o anche piccoli traumi.

Il medico quindi procederà agli esami di routine compresi un profilo ematico completo, un profilo ematico chimico, emocromo completo, un esame degli elettroliti e delle urine per poter escludere altre cause.

cane in visita

Per evidenziare la presenza della patologia il veterinario suggerirà, come nel caso della discospondilite nel cane, un TAC e una risognanza magnetica per poter eseguire una diagnosi completa e definitiva. Potrebbero infine essere necessari anche un elettroencefalogramma e un prelievo del liquido spinale con analisi in laboratorio.

Trattamento

I sintomi più gravi della malattia necessitano di un ricovero con relativo intervento chirurgico. Le manifestazioni più lievi invece possono essere trattate in maniera ambulatoriale.

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